Mazara, l'allarme nitrati del Co.CRIAM e il progetto del potabilizzatore del Comune
Ieri abbiamo ricevuto una nota della presidente del Co.CRIAM (Comitato cittadino per le risorse idriche e ambientali del territorio di Mazara del Vallo), Silvana Mannone. Ecco quanto si legge:
"Il Co.CRIAM, successivamente alla pubblicazione, sul sito comunale, delle analisi sulla potabilità dell’acqua, relative alla fontanella di via Ugo La Malfa (traversa di via Castelvetrano alta), che certificano alla data del 27 luglio 2023 la presenza di nitrati a 67,5 mg/l (concentrazione oltre il valore di legge di 50 mg/l), ha ritenuto di porre la seguente domanda all’amministrazione comunale: l’acqua della zona Bocca Arena, lungomare San Vito, via Castelvetrano alta e zone limitrofe è potabile? Ad oggi 3 gennaio 2024 la domanda è stata rivolta ogni giorno da ben 68 giorni e continueremo a porla fin quando non arriverà la risposta. I cittadini hanno il diritto di sapere se stanno utilizzando, per usi umani, acqua non potabile, con possibili conseguenze sulla loro salute".
Ricordiamo che lo scorso 15 dicembre una rappresentanza del Co.CRIAM depositò all'Ufficio Protocollo del Comune di Mazara del Vallo due lettere complete di allegati, una indirizzata al Sindaco, l'altra al Presidente del Consiglio comunale, con le firme raccolte, in sei mesi, per la realizzazione di un dissalatore per far fronte sl "pericolo -si leggeva in un nota- derivante dalla presenza dei nitrati nell'acqua in distribuzione potabile e per illustrare la soluzione definitiva al problema e cioè non prelevare acqua dalla falda inquinata, ma dal mare, con il procedimento della dissalazione".
Su tale questione lo scorso 22 dicembre, nel corso della nostra rubrica #PortoFranco, chiedemmo al sindaco Salvatore Quinci il quale sottolineò come la realizzazione di un dissalatore comunale comportasse alti costi e tempi lunghi, "un confronto tra le soluzioni progettuali proposte ha portato a scegliere la tecnologia a scambio ionico per il confronto costi-benefici". Il primo cittadino mazarese annunciò che nei primi mesi del 2024 sarebbero stati completati i lavori per l'impianto di potabilizzatore/denitrificatore, un impianto automatico abbattimento nitrati dell'acqua erogata dai pozzi di Ramisella.
Attraverso una nota lo scorso fine ottobre l'ex assessore comunale ai Lavori Pubblici, Vito Torrente, aveva infatti annunciato il completamento dell'impianto entro 5 mesi dell'impianto. In quella stessa giornata, il 24 ottobre, l'assessore Torrente partecipò, insieme al dirigente del settore tecnico comunale, ing. Marcello Bua e al responsabile del procedimento geometra Mario D'Agati, alla consegna formale dell'appalto all'impresa aggiudicataria: “S.I.GE. Società Impiantistica Generale S.R.L.” di Sebastiano al Vesuvio in provincia di Napoli.
La società si è impegnata a realizzare l'impianto automatico di abbattimento del contenuto dei nitrati dell'acqua erogata dai pozzi di Ramisella entro 135 giorni. L'appalto, con il criterio della proposta economicamente più vantaggiosa, è stato aggiudicato con un ribasso del 2,2% sull'importo a base d'asta di euro 483.477,23 oltre ad euro 21.652,68 per oneri di sicurezza non soggetti a ribasso. Bisognerà capire se tale impianto una volta realizzato sarà in grado di abbattere l'eventuale alto valore dei nitrati anche negli altri pozzi comunali, a partire, ad esempio, da quello della zona est della Città, in contrada Boccarena.
Francesco Mezzapelle