Mazara, La Giunta approva progetto per un impianto stoccaggio dei rifiuti marini

Redazione Prima Pagina Mazara

Il Comune di Mazara del Vallo partecipa ad un bando per la realizzazione di un impianto per lo stoccaggio dei rifiuti marini (R.A.P.) anche quelli relativi all’attività da pesca, raccolti dalle imbarcazioni che ormeggiano all’interno del porto peschereccio di Mazara del Vallo. Il bando, la cui scadenza era fissata al 31 marzo, rientra nella Misura 1.43 “Porti, luoghi di sbarco, sale per la vendita all’asta e ripari di pesca” di cui al D.D.G. n. 104 del 23/02/2023 dell’Assessorato Regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea – Dipartimento Regionale della Pesca Mediterranea.

Nella stessa Misura 1.43, di cui saranno beneficiari i Comuni che avranno i requisiti di ammissione, sono previsti investimenti volti a migliorare le infrastrutture preesistenti dei porti di pesca, delle sale per la vendita all’asta, dei siti di sbarco e dei ripari di pesca, inclusi gli investimenti destinati a strutture per la raccolta di scarti e rifiuti marini con l’obiettivo di migliorare la qualità, il controllo e la tracciabilità dei prodotti sbarcati, accrescere l’efficienza energetica, contribuire alla protezione dell’ambiente e migliorare la sicurezza e le condizioni di lavoro.

Con la determina dirigenziale n. 751 del 29 marzo l’Amministrazione mazarese ha nominato i due tecnici comunali geom. Mario D’Agati e l’ing. Marcello Bua rispettivamente “responsabile Unico del Procedimento e soggetto verificatore” e “progettista e Direttore dei Lavori“. Il progetto esecutivo e cantierabile è stato approvato con la delibera di Giunta n. 38 del 30 marzo. il progetto risulta avere un importo complessivo di 250.000 euro di cui 211.282,98 euro per lavori compreso oneri di sicurezza non soggetti a ribasso e 38.717,02 euro per somme a disposizione dell’Amministrazione; il costo del progetto è finanziabile al 100% così come previsto dal bando regionale.

Tale impianto, considerate anche le disposizioni della Legge 17 maggio 2022, n. 60, detta “Legge Salvamare”, permetterà ai pescatori di portare a terra la plastica recuperata accidentalmente con le reti, promuovendo un’economia circolare, una sensibilizzazione della società con l’obiettivo di prevenire l’abbandono di questi rifiuti, e lanciare una serie di iniziative per raccogliere in maniera proattiva la spazzatura galleggiante.

Individuazione del sito. L’area scelta per la realizzazione dell’impianto per lo stoccaggio dei rifiuti marini risponde ai seguenti requisiti: sito limitrofo all’area portuale e facilmente accessibile sia per l’utenza che per i mezzi adibiti alla gestione della raccolta dei rifiuti; superficie dell’area piana la quale verrà impermeabilizzata (In foto copertina l'ubicazione dell'area di stoccaggio nell'area portuale mazarese).

Descrizione della soluzione progettuale. Dopo un’attenta analisi, si è individuata la miglior soluzione da inserire nell’area in oggetto. In particolare al suo interno verranno inseriti: due isole ecologiche portuali automatizzata; due compattatori scarrabile monopala da 21 mc; 4 Container scarrabili a tenuta stagna da 24 mc; batteria di 5 contenitori da 600 litri; box prefabbricato adibito ad ufficio; impianto di video-sorveglianza; impianto di illuminazione; impianto di raccolta delle acque meteoriche.

La stessa isola ecologica automatizzata, il box uffici e l’impianto di illuminazione, verranno collegati alla linea elettrica comunale mediante una cabina presente all’interno del Mercato Ittico e Ortofrutticolo Comunale adiacente all’area in oggetto. La suddetta isola ecologica portuale, consentirà di ottimizzare i processi di separazione e trasporto delle seguenti componenti selezionate: rifiuto indifferenziato, vetro, olio esausto, plastica, reti da pesca,residui organici da pesca, carta e cartone e batterie esauste.

Il suddetto impianto favorirà il raggruppamento dei rifiuti marini all’interno delle aree portuali, ottimizzando così le attività di raccolta e successivo trasporto presso impianti autorizzati al recupero e/o trattamento.

Il suddetto impianto va ad aggiungersi alle già esistenti, dallo scorso ottobre, due isole ecologiche, una installata a piazzale G.B. Quinci e l’altra all’interno della stessa struttura del porto nuovo che doveva ospitare il mercato ittico all’ingrosso. Le due isole sono state finanziate (150mila euro a valere sui fondi comunitari messi a disposizione dal Feamp 2014/2020 per complessive quattro isole ecologiche mobili per la raccolta di rifiuti marini a Marsala, Mazara del Vallo, San Vito lo Capo e Trapani), attraverso il Flag “Torri e Tonnare del Litorale Trapanese”, il cui presidente è lo stesso sindaco Salvatore Quinci, per consentire il conferimento dei rifiuti marini e per contrastare l’annoso problema dell’abbandono delle reti da pesca non più utilizzate. Bisognerebbe promuoverne ed incentivarne ancor più, concretamente, il loro utilizzo fra i diportisti e gli stessi operatori della pesca.

Francesco Mezzapelle