Mazara, “Alla scoperta del Mazaro”, focus sul sito archeologico “La Guletta”
Nell’ambito dell’iniziativa denominata “Alla scoperta del Mazaro” promossa dall’Accademia Selinuntina nel pomeriggio di sabato 30 aprile, presso il Collegio dei Gesuiti, si è svolta la conferenza riguardante le nuove scoperte archeologiche fatte in c/da “Guletta”, con l’introduzione e coordinamento curate dall’ arch. Mario Tumbiolo con a seguire vari interventi fra i quali: la dott. ssa Rossella Giglio, archeologa e direttrice del Parco archeologico di Segesta, l’archeologo Cipriano Frazzetta sul tema “Guletta, un sito multiperiodo della preistoria e della storia di Mazara”. Presenti il presidente dell'Accademia Selinuntina, don Pietro Pisciotta, Francesco Ciravolo responsabile della filiale di Banca Mediolanum a Campobello di Mazara, il risorgimentista Pietro Arturo Gallo, il prof. Danilo Di Maria e lo speleologo Salvatore Titone; a rappresentare l’Amministrazione comunale di Mazara del Vallo l'assessore Gianfranco Casale.
La dott.ssa Giglio nel suo intervento “L’importanza della ricerca” ha descritto brevemente le molteplici aree archeologiche presenti nell’attuale centro urbano: area di San Nicoló Regale, Palazzo Cavalieri di Malta, area del Parcheggio pubblico di via Tenente Gaspare Romano, area dell’ex Asilo Corridoni, Chiesa di Santa Veneranda. “Mi propongo –ha sottolineato la Giglio- di riprendere, scrivere e pubblicare una edizione ragionata e divulgativa dei risultati di queste ricerche scientifiche, che ho diretto”.
L’Accademia ha proposto con successo recentemente delle escursioni nel territorio attraversato dal fiume Mazaro, guidate da professionisti come il geologo Peppe Marino. L’archeologo Cipriano Frazzetta domenica mattina ha accompagnato in un’escursione il gruppo in contrada “Guletta”, un sito archeologico che è stato documentato (senza alcuno scavo, solo grazie a prospezioni) da varie missioni condotte dall’Università di Vienna. Risalendo il fiume Mazaro, sul lato di sinistra, quello ad occidente, vi è “Guletta”, un’area archeologia, di epoca romana-imperiale, si trova a lato della strada regionale 18, a circa 9 km dal centro urbano di Mazara del Vallo.
Dal terreno, in epoca ancora recente, sono affiorati frammenti ceramici della specie di sigillata italica ed africana, tessere musive, conci di calcare, alcune schegge di selce e di ossidiana probabilmente di Pantelleria, che possono riportare la dazione dell’insediamento all’età preistorica. Affiorano tombe, tracce di murature, avvallamenti, elementi di probabili cisterne e depositi. Anche qui vi sono diverse tombe e, spostandosi leggermente a sud dell’area di epoca romana, in una parete calcarenitica, si trova una tomba (vedi in foto copertina l’ingresso) suddivisa in due ambienti.
Sempre sulla stessa parete si apre l’imboccatura di una grotta naturale a due ambienti ove, in quello più interno, troviamo due croci incise nella roccia; tracce di presenza paleocristiana dell’epoca romana-imperiale. Purtroppo l’area non è mai stata valorizzata, qualora fosse resa fruibile potrebbe diventare uno dei maggiori siti archeologici di forte attrazione per studiosi e per il turismo culturale nella Sicilia occidentale.
Francesco Mezzapelle