La speranza in una nuova UMANITÀ

Redazione Prima Pagina Mazara

"....io quello infinito silenzio a questa voce vo comparando: e mi sovvien l'eterno, e le morte stagioni, e la presente e viva, e il suon di lei....." (G. Leopardi) Per tutto il giorno ho avuto in mente questi versi de "L'infinito", solo questi, non tutta la poesia. Stasera mi sono chiesta il perché. Forse per bisogno di SPERANZA. L'infinito silenzio delle città deserte e le voci di alcuni bambini, che ho sentito chiamarsi dai balconi delle case. IL SILENZIO, LE VOCI, LA VECCHIA ITALIA, IL VECCHIO MONDO, LA NUOVA STAGIONE, LA NUOVA VITA .

La nostra terra era arrivata ad un punto di saturazione, forse un punto dal quale non si poteva tornare indietro, ma occorreva una rottura, qualcosa che ci facesse capire che a tutto c'è un limite. Quando tutto ciò finirà (e finirà, deve finire) forse avremo imparato a dare il giusto valore alle cose, avremo capito che non é un bene continuare ad odiare, ad inquinare, a fare le guerre, a respingere chi viene da paesi poveri, ad uccidere. FORSE TUTTO CIÒ AVRÀ UN RISVOLTO POSITIVO, GLI UOMINI RIACQUISTERANNO UN PO' DI UMANITÀ PERDUTA.

Prof.ssa Maria Teresa Carmicio