La Galleria d’Arte del Novecento “Pietro Consagra” a Mazara del Vallo. Se non ora, quando?
Sì, proprio in quel palazzo, definito da Consagra un alien; il Consagra che aveva pensato la realizzazione della sua grande Scultura-facciata ma impedita dalla miopia degli amministratori politici e burocrati “soprintendenti”! La Galleria d’Arte del Novecento “Pietro Consagra” potrebbe ospitare sia le opere di Rizzo, Dixit, Santostefano, Ferreri, ecc., attualmente esposte negli uffici dell’ex Collegio dei Gesuiti, sia una selezione delle opere (quelle di maggiore pregio) della saletta “La Bruna” e del “Fondo Formusa”, sia le opere scultoree e grafiche di Pietro Consagra.
Le collezioni, pur essendo allocate tutte nell’ex Collegio dei Gesuiti, risultano dispersive, poco fruibili e per niente organiche, in quanto non seguono né un percorso temporale, né quello dei linguaggi. L’allestimento attuale delle opere di Consagra, inoltre, lascia molto a desiderare. Le opere grafiche, infatti, affollano le pareti (molto vicine fra di loro); a più file e piuttosto alte rispetto all’altezza di un fruitore medio. Le due sculture bifrontali, inoltre, sono fruibili solamente da un lato e molto vicine alla scultura in bronzo e al bozzetto della Scultura-facciata.
Sempre per i tipi di Skira, e curato da Luca Massimo Barbero in collaborazione con l’Archivio Consagra, sta per uscire il Catalogo ragionato delle sue opere. Sarebbe auspicabile che per la data del 2020, un Convegno ne ricordasse opera e spessore ( che fa, ci proviamo a farlo?). Auspicabile sarebbe altresì che la Scultura-fontana “Uomini che vengono dal mare” (o "Vita che nasce dalle acque") di Piazza Mokarta, opera del 1964 donata dal Maestro, oggi in pessimo stato, e da troppo tempo non zampillante per via delle tubature interne che sono ormai fatiscenti, venisse finalmente restaurata! Sulla Fontana, teniamo a precisare, Consagra una volta ebbe a dire: “questa scultura senza il gioco delle acque non significa nulla, piuttosto che togliere o modificare il gioco delle acque, distruggetela”.
Opere realizzate nella ricostruzione post-terremoto della Nuova Gibellina, presso il Museo d’Arte Contemporanea e le Case Di Stefano. La nostra proposta, anche se tardiva e postuma, riconcilierebbe in qualche modo la Città con il suo più illustre cittadino, e GRANDE ARTISTA. Aspettando che tutto ciò accada, ci godiamo, fino al 20 ottobre, la mostra di Marsala dove trovano spazio i bozzetti della Scultura-fontana di Piazza Mokarta, “confine conturbante fra materia e tempo”, e il progetto di Facciata per il Palazzo del Comune.
Il progetto archittetonico-artistico con cui il Nostro voleva rimediare allo scempio edilizio degli anni Settanta, l’OLTRAGGIO che ha OFFESO una delle più belle piazze siciliane! Giacomo Cuttone