Diocesi di Mazara, progetto ”Mazara, porto del Mediterraneo”: gli alunni studiano la città
Conoscere la propria città, conoscerne meglio i monumenti, con la possibilità di diventare guide culturali e accompagnare i turisti tra i vicoli e le bellezze architettoniche che Mazara del Vallo conserva.
Si avvia alla conclusione il progetto “Mazara: porto Mediterraneo del sincretismo nella realtà del Medioevo siciliano” che ha visto coinvolto venticinque studenti del liceo “G.G. Adria-G.P. Ballatore” di Mazara del Vallo, guidati dal tutor Donatella Gannuscio e l’esperto esterno Mario Tumbiolo.
Il progetto ha visto coinvolti, in partenariato gratuito, la Diocesi di Mazara del Vallo (con l’Archivio diocesano e il Museo).«La conoscenza e la coscienza, sono quelle azioni in grado di incidere concretamente per una riduzione del fenomeno del razzismo e dell’intolleranza che si presentano striscianti a seguito i continui afflussi di migranti, che anziché essere visti come un valore aggiunto alla società, sono considerati un peso» spiega l’architetto Tumbiolo.
È stato il professionista a guidare tra i vicoli del centro storico e nei più importanti monumenti della città gli studenti, spiegando loro particolarità ed elementi architettonici e culturali.
Gli studenti hanno avuto possibilità anche di visita l’Archivio diocesano e di incontrare il direttore don Pietro Pisciotta, il Museo diocesano con la sua direttrice Francesca Paola Massara.
«Una delle finalità del progetto è stata anche quella di proporre la possibilità a questi giovani di diventare guida culturale del patrimonio artistico-culturale della città» ha detto ancora Tumbiolo.
Qui le video interviste:
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