“Casa Tunisia” fa discutere. Il prof. Hannachi: “manca la Consulta dei migranti”

Redazione Prima Pagina Mazara

E' riuscita a metà la festa per l'inaugurazione di "Casa Tunisia", il centro culturale di via Bagno, nel cuore dell'antica Casbah. Una buona parte della comunità tunisina residente ha infatti contestato sia l'Amministrazione

Cristaldi che il console generale di Tunisia a Palermo, Farhat Ben Souissi, accusando entrambi di mancato coinvolgimento della maggioranza dei tunisini residenti. 

Il sindaco Cristaldi con la firma di un protocollo ha affidato la gestione del centro all'associazione "Amici senza frontiere" rappresentata dal prof. Soualmia Mohamed Ali, già docente della scuola tunisina di Mazara del Vallo. Probabilmente questa decisione ha fatto scattare la protesta veemente di diversi esponenti della comunità maghrebina dopo il taglio del nastro dei locali di Casa Tunisia. Particolarmente agguerrita verbalmente è stata una donna tunisina, Leyla, che ha accusato il sindaco Nicola Cristaldi ed il console Ben Souissi. "non ci avete nemmeno invitato" –ha detto.

Forte l'imbarazzo dell'ambasciatore di Tunisia in Italia, Naceur Mestiri (il suo tentativo di mediazione fra le parti non ha avuto esito positivo), della dott.ssa Nadia Majoul, rappresentante della Federazione Tunisina dei Piccoli Mestieri, del vescovo della Diocesi Domenico Mogavero, dei rappresentanti delle forze dell'ordine e degli altri invitati.

In una nota diramata nel pomeriggio dello stesso 6 dicembre, il sindaco Cristaldi ha voluto sottolineare: "la cerimonia di oggi era aperta alle autorità e senza inviti particolari a tutti coloro i quali hanno inteso parteciparvi. Saranno altri i momenti di aggregazione e coinvolgimento, che unitamente all'Ambasciatore Mestiri ed al Console Ben Souissi, intendiamo organizzare. Sarà cura dell'Associazione culturale 'Amici senza frontiere' coinvolgere anche altre associazioni che intendono partecipare alle azioni culturali, di formazione e di aggregazione, senza preclusione per nessuno".

Il docente universitario Karim Hannachi vive da un trentennio a Mazara del Vallo. Karim è stato protagonista anche di uno dei primi casi di matrimoni misti essendo sposato con una mazarese dalla cui unione ha avuto due figli. Hannachi, docente di lingua araba alla Facoltà di Lingue e Letteratura di Ragusa, è originario di Nefta, città del sudovest della Tunisia. Hannachi (a sx nella foto) è arrivato a Mazara come insegnante alle dipendenze del Ministero dell'Educazione tunisino perché i figli degli emigrati potessero frequentare una scuola araba, il corso si teneva presso il Liceo Classico G.

G. Adria. Karim Hannachi, continuando la sua attività di insegnante e di autore di saggi sull'immigrazione, ha lavorato come redattore di "Non solo nero", settimanale di Raidue con servizi di attualità sulla vita degli extracomunitari in Italia. È stato responsabile del Cresm collabora con l'Istituto Italo-Arabo, ed è stato protagonista, con Tahar Ben Jelloun, e Assia Djebar scrittrice algerina di un film-documentario Ritorni (2006) di Giovanna Tavian.

Lo abbiamo incontrato all'uscita di "Casa Tunisia" insieme ad alcuni membri dell'Associazione "Voce del migrante tunisino" di cui Hannachi è presidente. Il docente universitario ha così spiegato: "siamo contenti di questo spazio, davvero bello, non c'è niente da dire, pensato per la comunità immigrata. Quello che non condividiamo è il processo decisionale per l'affidamento degli stessi locali con il mancato coinvolgimento dell'intera comunità. L'amministrazione comunale –ha detto Hannachi- non ha ascoltato la comunità immigrata come del resto non hanno fatto, cosa ancor più grave, sia il console che l'ambasciatore.

Chiedevamo semplicemente di far partecipare tutta la comunità tunisina mazarese; un approccio che parta dal basso ed invece non decisioni calate dall'alto". Hannachi ha infine sottolineato: "il coinvolgimento e l'affidamento della struttura andava effettuato attraverso un organo, previsto all'art.34 e 34bis dello Statuto Comunale, la "Consulta dei migranti" che purtroppo questa Amministrazione non ha istituito, l'ultima Consulta risale a più di dieci anni fa quando era sindaco Vella".

L'art. 34 bisdello Statuto Comunale recita così: "Il comune, vista la presenza nel territorio di diverse comunità di cittadini residenti provenienti da paesi non appartenenti all'Unione Europea, istituisce e disciplina con apposito regolamento, la "Consulta dei migranti" che ha finalità di evidenziare ed approfondire tutte le esigenze della comunità e di richiedere appropriati interventi".

Infine due interrogativi, anzi due constatazioni. All'inaugurazione di "Casa Tunisia" erano assenti sia il prof. Kaled Fouad Allam, al quale il sindaco Cristaldi ha affidato nell'agosto 2009 il ruolo di esperto (con un compenso lordo annuo di 50.573,75 euro) in materia di rapporti con il mondo islamico, che il dott. Mohammed Zitoun Soufien, consigliere comunale aggiunto e quindi rappresentante nel massimo consesso civico della comunità tunisina. Le loro assenze dettate da ragioni diverse, o entrambi non si riconoscono nel progetto di "Casa Tunisia"?

08-12-2013 10,20

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