Ancora un furto sacrilego presso il cimitero comunale: terra sacra o di nessuno?
Non si arrestano i furti sacrileghi al cimitero comunale. Ieri mattina una coppia recandosi a trovare un proprio caro sepolto presso la parte cosiddetta "vecchia" del cimitero comunale (per distinguerla da quella nuova
costruita da pochi anni) hanno scoperto la mancanza di due vasi di metallo collocati sulla base della lapide. Rabbia ed amarezza è stata espressa dagli stessi ai responsabili del cimitero i quali non si erano accorti della mancanza dei due vasi. All'interno del cimitero, almeno all'ingresso vi sarebbe qualche telecamera le cui immagini potrebbero essere visualizzate al fine di rintracciare i colpevoli.
"Si tratta –ha detto il figlio della coppia- di un fatto increscioso e moralmente raccapricciante, i miei hanno trovato la lapide di un nostro caro vandalizzata, dei balordi hanno asportato i vasi mi metallo spaccando la lapide. Ovviamente non nego la rabbia e lo sdegno per questo oltraggio alla memoria dei miei cari, fino a che punto potranno arrivare i furti di metallo, se nemmeno un luogo sacro riesce a fermare questi poveracci?".
I cittadini hanno denunciato alla locale Compagnia dei carabinieri dove peraltro risulta aperto da alcuni mesi un fascicolo d'inchiesta su questo genere di furti. Lo scorso maggio fece scalpore il furto di una croce di ottone da 70 kg. Il fatto è venuto alla luce quando un cittadino mazarese si è recato presso il cimitero per fare visita ai familiari defunti, la moglie, i genitori e una sorella, tutti sepolti in un alto sarcofago, contenente quattro loculi, e rivestito in marmo.
Arrivato davanti alla struttura in marmo, l'uomo ha avuto la sgradita sorpresa di non vedere più la croce in ottone, di circa 70 kilogrammi, posta sul tetto del sarcofago; ridotte in frantumi anche le parti marmoree ai quali fissata la croce asportata. Vano è stato lo sfogo e la denuncia del furto e dei danneggiamenti al personale del cimitero i quali, non potendo fornire nessuna informazione in merito, hanno soltanto inviato l'uomo a denunciare quanto avvenuto alle forze dell'ordine. Così il cittadino si è recato nella sede della locale compagnia dei Carabinieri ed ha denunciato sia il furto che i danneggiamenti, un danno complessivo di circa mille euro in cui compresi i lavori per la sistemazione della croce sul sarcofago.
Lo stesso lo scorso autunno aveva denunciato un altro furto relativo ad un vaso, sempre in ottone, del peso di 60 kg e del valore di circa 400 euro, fissato sulla pavimentazione posta davanti al sarcofago di famiglia.
Non è quindi la prima volta che presso il cimitero comunale si consumano dei furti, vedi le numerose cornici in rame nei loculi posti nel nuovo settore; i furti sono spesso accompagnati da veri atti vandalici. Servirebbe un servizio di sorveglianza, diurna e notturna, all'interno del cimitero, o qualora vi fosse certamente risulta scarso; all'interno del cimitero comunale è avvenuto qualche caso di scippo ai danni di anziani. Inoltre non si comprende il perché questi criminali asportino del materiale che, a parte il tanto ricercato rame, non hanno mercato? O forse vi è un mercato clandestino di arredi sepolcrali? Ad ogni modo nessuna crisi o povertà potrà mai giustificare un atto così ignobile quale quello di violare una tomba, la dignità di una persona morta, recando dolore altresì dolore ai familiari.
04-09-2013 9,15
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