Addio a Gianni Minà, un grandissimo del giornalismo

Redazione Prima Pagina Mazara

84 anni è morto Gianni Minà, giornalista, scrittore e conduttore televisivo scomparso dopo una breve malattia cardiaca, come riporta la sua pagina Facebook. “Gianni Miná ci ha lasciato dopo una breve malattia cardiaca. Non è stato mai lasciato solo, ed è stato circondato dall’amore della sua famiglia e dei suoi amici più cari- scrivono i curatori della sua pagina- Un ringraziamento speciale va al Prof. Fioranelli e allo staff della clinica Villa del Rosario che ci hanno dato la libertà di dirgli addio con serenità.”

Il mondo della cultura e del giornalismo internazionale perde uno dei suoi più grandi interpreti. Era nato a Torino ed aveva iniziato la sua carriera giornalistica nel 1959 a Tuttosport, di cui è stato direttore dal 1996 al 1998. Il suo esordio in Rai è stato nel 1960, quando ha iniziato a fare il collaboratore dei servizi sportivi per le Olimpiadi di Roma. Cinque anni dopo aveva esordito nel mitico programma sportivo Sprint diretto da Maurizio Barendson. Minà cominciò a realizzare i suoi indimenticabili reportage e documentari curando rubriche che hanno segnato per sempre il linguaggio giornalistico della Tv, come i suoi servizi per Tv7, i servizi spiciali del Tg, Dribbling, Odeon, Gulliver e Tutto quanto fa spettacolo. Ha intervistato ed è diventato amico dei più grandi personaggi dell’attualità, della politica, della musica, dello spettacolo e dello sport,del mondo come Diego Armando Maradona o Fidel Castro, Che Guevara, Rigoberta Menchú, Silvia Baraldini, il subcomandante Marcos, o Robert De Niro, Muhammad Alì, Sergio Leone, De Niro e Gabriel García Márquez, storica una foto che li ritrae all’interno di una nota trattoria di Trastevere, oppure il giro con la sua cinquecento per Roma di notte con i Beatles.

"E' andato via nel silenzio, in un'ora improbabile, quelle ore che in cui spesso lavorava a servizi memorabili. Amava il Sudamerica, lo conosceva molto bene e lo sapeva raccontare benissimo. E' stato dimenticato troppo presto, forse per le sue idee politiche -così ho hanno ricordato gli amici giornalisti Andrea Purgatori e Tony Damascelli appresa la triste notizia.   

Francesco Mezzapelle