Mazara “città d’arte e turismo”, il piano proposto dall’Istituto Il Duemila
Una zampata vigorosa dove la forza si unisce alla sapienza è lo studio di fattibilità sviluppato da Il Duemila, che offre soluzioni e strumenti di crescita straordinaria turistica alla città di Mazara, cambio di passo e spinta culturale. La città superando le attuali debolezze del sistema turistico viene spinta avanti in una nuova missione di obiettivi ambiziosi, mostrando luoghi conosciuti e meravigliosi. Con la rigenerazione urbana delle periferie, entrano in scena: Madonna dell’Alto con la chiesa normanna della Regina, la zona delle antiche torri spagnole di avvistamento marino di Torretta – Granitola, Miragliano, Giardino dell’Emiro – Capo Feto- Tonnarella- Gorghi Tondi con la splendida cantina ove gustare il vino passito prodotto e premiato migliore d’Italia nel 2005.
Viaggio a 360 gradi per ottenere la migliore performance della Mazara città turistica e d’arte nei nuovi scenari indicati dallo studio di fattibilità de Il Duemila. Giorni addietro una lettera sul Corriere della Sera, il maggiore e più diffuso quotidiano italiano, un cittadino veneto esponeva che nella recente vacanza, tra Marsala e Mazara del Vallo, ha trovato ottima gastronomia di tradizione siciliana e calda accoglienza ma strade tormentate da buche, numerosi cani randagi, mancanza di piste ciclabili, litorali senza marciapiedi, spiagge non pulite.
Tutto questo rende modesta la crescita turistica. Molte indagini dell’istituto di ricerca Il Duemila documentano ed analizzano la distanza tra ambizioni ambientali e turistiche promesse, e i risultati effettivamente conseguiti. Disillusione economica nei tour operator e preoccupazione occupazionale. Persistono certamente criticità e limiti tanto politici quanto tecnici, ma l’obiettivo turistico di Mazara non può essere puro gioco di immaginazione come si è fatto. L’offerta turistica non è coordinata da una cabina di regia.
Purtroppo ai numeri delle presenze turistiche non si può sfuggire o cancellarli. Puntare sul centro storico non basta, è vero che solamente Sant’Egidio Museo del Satiro Danzante è il santuario del core business del turismo mazarese, brand che tira e vince insieme ai capolavori d’arte delle Chiese. Occorre offrire “nuove finestre di opportunità”. Voglia di vedere la Mazara più completa di meraviglie distribuite su tutto il territorio, ed avere più presenze e soggiorni prolungati di viaggiatori e turisti.
Lo studio di fattibilità sviluppato dell’istituto Il Duemila, suggerisce soluzioni e strumenti per ottenere la miglior performance turistica ambientale, artistica di Mazara nella necessità della sua grandezza e compiutezza: -Infrastrutture materiali e immateriali e innovazioni con il Mediterraneo nel cuore. -Più arredo urbano. Nuovi parchi attivando quelli lasciati in abbandono e al degrado in via Potenza e Mario Fani al muro secco di Miragliano. -Piantare più alberi nelle strade e negli slarghi, far crescere il verde sia in quantità che in qualità di specie vegetali.
-Piste ciclabili sui due litorali marini e nella via Degli Archi per Mazara Due, Costiera e Salemi. Area di parcheggio roulotte - camper con servizi idrici elettrici e igienici. -Trasporti pubblici con diverse corse giornaliere per l’accessibilità alle periferie e nei luoghi fantastici. -Apertura notturna del Museo del Satiro Danzante con l’apporto del personale municipale. -Riqualificazione del porto per navi da crociera. Grande importanza viene posta al ritorno del collegamento Mazara- Pantelleria con nave veloce.
Lo studio di fattibilità “urbi et orbi” fa vivere funzionalmente e pienamente, con lavoro costante la Mazara “città d’arte e turismo” proposta nel 2002 dal Sindaco Vella e decretata dalla Regione Siciliana. Una visione nuova di sviluppo turistico ove pubblico e privato fanno sistema, esalta il gusto di far start up alle crescenti avventure imprenditoriali dei giovani. Nota dell'Istituto di ricerca Il Duemila 07-05-2018