Allagamento area fiume Delia, interrogativi sul depuratore comunale

Le acque del fiume Delia, con l’apertura della Diga Trinità, hanno allagato il depuratore comunale di c/da Boccarena

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
12 Novembre 2021 08:50
Allagamento area fiume Delia, interrogativi sul depuratore comunale

Il maltempo che ha colpito la Sicilia occidentale fra il tardo pomeriggio del 10 novembre e nella nottata successiva, caratterizzata da un’incessante e forte pioggia, ha messo a nudo –come abbiamo già evidenziato in un articolo pubblicato ieri mattina alcune criticità che affliggono da tempo la Città di Mazara del Vallo provocando non pochi disagi ai cittadini.

Fra i disagi evidenziati anche quelli relativi all’allagamento delle campagne comprese fra i due ponte dell’A29 e la foce del fiume Delia che ha registrato una piena straripando oltre modo a causa, a causa probabilmente della necessaria apertura della Diga Trinità di Castelvetrano per ragioni di sicurezza. L’allagamento ha riguardato anche l’area del depuratore comunale di Boccarena che è stata sommersa dalle acque. Speriamo che l’allagamento non abbia provocato danni all’impianto di depurazione; confidiamo nell’intervento di tecnici specializzati che possano garantire la continuità dell’attività di depurazione. Ovviamente sorgono, seppur a distanza di anni, dalla sua realizzazione interrogativi (sollevati da sempre dalla nostra redazione) sul perché circa una decina di anni fa si decise di realizzare l’impianto (entrato in funzione nel marzo 2014) proprio in quell’area adiacente al fiume Delia.

Un nostro lettore, Giovanni Trinca, ieri, attraverso il proprio profilo facebook ha evidenziato con alcune foto la situazione relativa proprio al tratto del fiume Delia nei pressi del depuratore (vedi foto copertina); lo stesso si è interrogato sul perché si continuino a fare investimenti da parte del Comune su quell’impianto in quell’area che rappresenta molte criticità; non ultima quella della presenza, quasi tutto l’anno di cattivi odori, avvertiti da migliaia di cittadini residenti nel popoloso quartiere di Boccarena e dai residenti di Viale Africa e via Unità Europea.

In questi anni le diverse amministrazioni sono corse ai ripari con controlli e vari interventi (vedi la nomina anche di esperti e ditte specializzate nella manutenzione di impianti depurazione) assicurando che tutto fosse a posto; evidentemente qualcosa non è andata e non va, tanto da innescare dei dubbi sul corretto funzionamento del depuratore comunale di contrada Bocca Arena. D’altronde la Commissione Parlamentare sulle Eco-mafie, in un’ispezione allo stesso depuratore avvenuta il 23 settembre 2020, appurò delle criticità “Il refluo depurato –dichiarò la parlamentare Caterina Licatini- non è proprio trasparente”. In quell’occasione la Commissione evidenziò un problema di dimensionamento, cioè che l’impianto non adeguato ai bisogni di una popolazione di 60.000 abitanti: “l’impianto –fu sottolineato dalla Commissione - va in sofferenza, i flussi in entrata sarebbero superiori alla portata dell’impianto, da qui i cattivi odori”

In questi anni si è predisposto il collettamento degli scarichi fognari verso il depuratore (vedi i recenti lavori condotti nelle zone di Tramazzaro e Tonnarella) e prossimamente previsti nel piano annuale 2022 anche due interventi:

- Progetto esecutivo per la Ristrutturazione della rete fognaria cittadina del lungomare da Piazzale G.B. Quinci al depuratore Comunale centralizzato di c.da Bocca Arena (1milione di euro di competenza del Commissario straordinario unico per la depurazione).

- Progetto esecutivo di completamento dell’Impianto di depurazione dei reflui civili comunali di contrada Bocca Arena (3 milioni di euro di competenza del Commissario Straordinario unico per la depurazione).

Francesco Mezzapelle

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