Agricoltori pronti ad occupare la Diga Trinità per difendere le attività

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
06 Gennaio 2014 10:29
Agricoltori pronti ad occupare la Diga Trinità per difendere le attività

L´assessore regionale all´Energia, Nicolò Marino, ha disposto la riduzione di intensità del travaso d'acqua dalla diga Trinità di Castelvetrano. Gli agricoltori mazaresi, campobellesi e castelvetranesi sono pronti però ad

occupare la stessa diga qualora domani, in un incontro a Palermo con i responsabili degli assessorati alle Risorse agricole ed all'Energia, non si individui una soluzione definitiva che garantisca la sicurezza della struttura e degli operatori, ma che tenga conto delle legittime esigenze degli agricoltori.

Una questione delicata. La grande rabbia da parte degli agricoltori della zona di non poter avere risorse idriche sufficienti per l'intera stagione. Nei giorni scorsi infatti l'Assessorato Regionale all'Energia-Dipartimento Acque aveva deciso di svasare le acque della diga Trinità sul fiume Delia (vedi foto). La decisione era arrivata a seguito di una disposizione ministeriale che predisponeva, dopo un controllo effettuato nella stessa diga, l'avvio di un progressivo svuotamento della diga Trinità verso il fiume Delia per l'abbassamento del livello dell'acqua da 68 a 62 metri sopra il livello del mare; forse i responsabili del Governo regionale ignorano il fatto che nella diga vi sia una decina di metri di fango nel fondale.

La nuova limitazione d'invaso, disposta dall' Ufficio di Palermo delegato alla vigilanza dighe del Ministero delle Infrastrutture, a cui corrisponderebbero circa 2,5 milioni di m³ di acqua, risulterebbe assolutamente insufficiente per soddisfare la prossima stagione irrigua. Infatti negli ultimi tre esercizi irrigui sono stati erogati nelle condotte adduttrici e distributrici, da parte del gestore degli impianti di distribuzione, cioè il Consorzio di Bonifica Trapani 1, oltre 5 milioni di m³ per ogni stagione irrigua. La riduzione dell'acqua proveniente dalla diga Trinità, che contiene complessivamente circa 13 m³ d'acqua, avrebbe conseguenze disastrose su circa 2000 utenze proprietarie complessivamente di circa 4000 ettari di terreni, dei quali circa il 90% coltivato a vigne, terreni in gran parte in territorio mazarese.

La reazione degli agricoltori. "E' un fatto gravissimo –hanno dichiarato un gruppo di agricoltori proprietari di terreni dell'area- chi prende queste decisioni non ha tenuto conto, o non sa, che i terreni in questa area sono soprattutto argillosi e la mancanza d'acqua comporta danni strutturali alle colture; inoltre non si potrebbe avviare né la potatura né la concimazione perché vi è la certezza che, in queste condizioni, le colture muoiano. Già da alcuni anni il settore vive una crisi drammatica, provocata dall'immobilismo politico, adesso siamo pronti a tutto per difendere le nostre campagne, sono il pane per le nostre famiglie".

Nel corso di un'assemblea il 31 dicembre presso la sede mazarese del Consorzio di Bonifica Trapani 1, i rappresentanti provinciali delle organizzazioni professionali degli agricoltori, insieme al direttore generale del Consorzio, ing. Fabio Sardo, di concerto con il commissario straordinario dei Consorzi di Bonifica Siciliani, dott. Giuseppe Dimino, avevano lanciato l'allarme ed espresso grande preoccupazione e sconcerto per le sorti dell'agricoltura già in grave crisi.

"Stiamo facendo il tutto possibile –ha dichiarato Sardo- non dormiamo la notte di fronte al rischio di una catastrofe economico-sociale qualora venisse ridotta la capacità irrigua a seguito della decisione dell'Assessorato. Pertanto –ha sottolineato- stiamo coinvolgendo diverse associazioni ed enti locali affinchè si possa evitare il peggio".

Oltre ai gravissimi danni all'agricoltura lo svasamento dell'acqua della diga Trinità, deciso per presunti motivi di sicurezza, potrebbe invece innalzare pericolosamente il livello dell'acqua del fiume Delia le cui sponde non sono ben protette e risultano molto basse con gravi rischi di allagamento di terreni e strutture, non ultimo un camping ubicato proprio alla foce del fiume Delia.

A quanto pare la protesta degli agricoltori ha sortito qualche effetto vedi il sopracitato provvedimento dell'assessore Marino, ma gli agricoltori pur sollevati dalla decisione hanno confermato il presidio presso la diga per controllare se effettivamente ridotto lo svasamento nel fiume Delia.

Sulla questione è intervenuta Antonella Milazzo, deputato regionale del Pd la quale da un lato, da buona marsalese, difende gli interessi dell'agricoltura, dall'altro anche l'operato del Governo regionale sostenuto dal suo partito: "in questo modo –ha detto l'on. Milazzo- l´assessore Marino ha salvaguardato la stagione irrigua per centinaia di aziende agricole del trapanese, pur garantendo la sicurezza dell'impianto".

06-01-2014 11,30

{fshare}

Ti piacciono i nostri articoli?

Non perderti le notizie più importanti. Ricevi una mail alle 19.00 con tutte le notizie del giorno iscrivendoti alla nostra rassegna via email.

In evidenza