ACR Mazara, celebrata la XVIII assemblea diocesana elettiva triennio 2024-26

"Testimoni desiderosi di avere lo stesso stile di Dio"

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
08 Febbraio 2024 09:14
ACR Mazara, celebrata la XVIII assemblea diocesana elettiva triennio 2024-26

E' stata celebrata Domenica 4 febbraio 2024, presso l'Aula Magna del Seminario Vescovile di Mazara del Vallo, la XVIII Assemblea Diocesana Elettiva per eleggere il Consiglio Direttivo, Triennio 2024-26, in sostituzione dell'attuale in carica dal 2020. L'assemblea è iniziata alle ore 16.00 con l'accoglienza, al Vescovo S.E. Angelo GIURDANELLA, al Delegato Nazionale Lorenzo DI RENZO e ai Delegati rappresentanti le parrocchie della diocesi, da parte della Presidente Enza LUPPINO e dal Consiglio Diocesano Uscente.

“E' un privilegio per tutti noi essere qui, e qual è il privilegio? Essere stati assoldati dal Maestro. inizia con queste parole il discorso del Vescovo Giurdanella. Oggi siamo stati chiamati per nome, nella chiamata, dentro la chiamata c'è anche il mandato. Una delle prime parole che troviamo nel vangelo di Marco è seguimi, l'ultima parola è andate. Ti chiamo a stare con me in una intimità che diventa dinamica e che edifica. Dentro la nostra associazione ci riconosciamo come chiamati e dentro l'associazione ci riconosciamo come inviati, mandati ad avvicinare il vangelo alle persone.

Allora vi auguro che voi possiate vivere il vostro servizio al vangelo e alla chiesa con tre atteggiamenti: la riconoscenza per il dono ricevuto, la gratuità poiché in questo periodo il fiore della gratitudine non fiorisce facilmente nel nostro giardino, e poi di essere itineranti perché tutti come Gesù dobbiamo essere in cammino. Se oggi noi vogliamo incidere ma soprattutto vogliamo parlare ai giovani abbiamo bisogno di una sapienza che viene dall'alto che viene guidata dallo Spirito. Lo Spirito fa sorgere germogli di vita da tutte le parti e questo è il tempo in cui lasciarci guidare dallo Spirito protagonista della vita della chiesa che sicuramente sta preparando qualcosa di nuovo.

E allora dobbiamo avere occhi per guardare oltre, per custodire all'interno della nostra associazione i ragazzi e i giovani che ci chiedono aiuto e noi adulti tante volte non siamo in grado di dare delle risposte e si rivolgono alle distrazioni che il mondo mette a loro a disposizione, alcool, droga, etc. I giovani hanno bisogno di un infinito di un assoluto e non sanno il nome e noi abbiamo paura di pronunciare la parola Dio Padre, hanno bisogno di un Padre dal quale sentirsi amati, manca loro l'indispensabile.

E allora cerchiamo di spiccare il volo per poter comprendere questa sapienza da persone sagge e cerchiamo nello Spinito lindispensabile, il tempo propizio che Esso ci mette nel cammino. Non ci lamentiamo perché siamo pochi, ma incontriamoci con uomini e donne dell'AC che sono persone sagge, ispirate, e prendiamoci per mano facendo sentire il calore che tutta l'AC emana alle persone”. A seguire il delegato Nazionale Lorenzo Di Renzo ha portato i saluti della Presidenza Nazionale con queste parole: “Grazie per il calore che la Sicilia oggi mi ha fatto sentire.

Grazie da parte della Presidenza Nazionale e dal Presidente Giuseppe Notarstefano per quello che siete e per quello che fate. Il momento delle Assemblee è un bel momento dove ci ricordiamo di essere un'associazione democratica, responsabile ma soprattutto corresponsabile di un servizio gratuito sia a livello diocesano che parrocchiale. Aggiungo due parole semplici che la presidenza vuole sottolineare a tutte le diocesi è quello di avereuno sguardo, uno sguardo attendo su quello che viviamo, aiutarci un po' tutti in uno sguardo di speranza, guardare avanti con speranza le cose belle che abbiamo.

Avere uno sguardo attento ai processi, alle alleanze, anche con quelle realtà al di fuori dell'AC. L'altra parola è fraternità, cerchiamo di condividere la bellezza del fare, creare e costruire insieme con gli altri. Cercare di creare dove possibile tessuti belli di relazioni e comunioni ma non dimenticandoci di domandarci sempre CHI SIAMO ma soprattutto PER CHI SIAMO. Una richiesta ai giovani e ai ragazzi dell'ACR, come adulti, impariamo da loro, lasciamoci aiutare ad avere più fiuto per il bene, per la direzione giusta; ai ragazzi chiediamo di camminare insieme agli adulti che con la loro esperienza possono alimentare e rendere reale il dialogo generazionale.

L'ultimo invito lo faccio a nome della Presidenza, a braccia aperte, vi invitiamo ad essere a Roma il 25 aprile per l'incontro Nazionale con Papa Francesco. In quella giornata l'AC vuole abbracciare tutte le Diocesi, tutte le Parrocchie a braccia aperte per raccontare la sua lunga bella storia che ci ha portato fino ad oggi. Grazie al Consiglio Diocesano uscente e un in bocca a lupo al nuovo Consiglio eletto”. Dopo una breve relazione dei responsabili di settore uscenti a chiudere la prima parte dell'assemblea è stata la Presidente Uscente Enza Luppino.

Ringraziando i presenti la presidente ha richiamato alla dimensione della democraticità dell'associazione attraverso il dialogo, la partecipazione e la corresponsabilità. Ripercorrendo il quadriennio, caratterizzato dalla presenza del Covid 19 e dalla ripartenza, è stato evidenziato il ruolo dell'AC nella nostra realtà diocesana: “Guardare al passato, agli errori e le difficoltà, alle cose realizzate e a quelle che si potevano realizzare ci deve aiutare ad andare avanti. La missione dell'Azione Cattolica è la missione della Chiesa e di Cristo.

Il Signore ci ha chiamati per diventare "Pescatori di uomini" e a portare il Lieto annunzio. Il Signore ci invita ad incontrare i ragazzi, i giovani, gli uomini, con e nelle loro fragilità, accompagnandoli nel percorso di vita. L'AC, come ci indica il nostro vescovo Angelo, deve essere "madre" capace cioè di amare, di abbracciare e accogliere tutti, fare comunione. Una madre mi ama e mi ama per come sono. Una madre è colei che sa utilizzare un linguaggio diverso con ognuno, ne riconosce i doni, i talenti e li sa orientare.

Mi aspetta, mi guarda, mi accompagna, anche se da lontano, mi dà sempre la possibilità di andare avanti. L'AC che sogniamo allora deve essere per TUTTI. Un'AC in cui ciascuno (dal ragazzo all'adultissimo) viene amato e chiamato per nome, viene accompagnato ed ascoltato ciascuno (Gesù ci dice lo non vi lascio soli). Un'AC che sa dire una parola buona o di bene a ciascuno e soprattutto chi più ha bisogno affinché tutti si sentano a casa, in famiglia. (Perché il Signore è venuto per i malati e non per i sani).

Un'AC che sappia guardare oltre le regole e le leggi per vivere pienamente la legge dell'AMORE. (Non sono venuto ad abolire la Legge, ma a dare pieno compimento). Un'AC in ascolto della Parola e che opera secondo i doni ricevuti dallo Spirito Santo, capace di superare i confini e gli steccati della discriminazione, poter annunciare con coraggio Gesù Cristo e generare nuove forme e nuove pratiche di crescita umana e sociale".Al termine del secondo mandato la presidente ha ringraziato i membri di Presidenza, gii assistenti, i consiglieri diocesani, i presidenti parrocchiali (chi ci ha preceduto e chi ha iniziato adesso), tessitori di relazioni, di reti, di esperienze di vita associativa, i soci.

Un grazie al nostro Vescovo Angelo, un grande dono di Dio per la nostra diocesi, che, attraverso la sua presenza continua e costante nelle parrocchie, ci invita a ricercare le 99 pecorelle smarrite, ci stimola a non accontentarci mai dei risultati raggiunti, delle mete a cui siamo arrivati e che è sempre accanto a noi, soprattutto nei momenti più importanti della nostra vita associativa. Grazie agli uffici di pastorale, ai movimenti e alle aggregazioni laicali con i quali stiamo collaborando in percorsi ed iniziative.

“Grazie alla mia famiglia, ha concluso la Presidente in particolare a mio marito, che si è lasciato travolgere con molta pazienza dai tantissimi impegni associativi che spesso non lasciano molto spazio alla vita in famiglia. L'ultimo grazie, il più importante, è al Signore, che attraverso lesperienza in AC ha benedetto la mia vita, ponendomi accanto una moltitudine immensa di volti, di storie, di legami, di esempi, di testimonianze”. Dopo i discorsi di saluto si è aperta la seconda parte dell'Assemblea.

Prima si è votato e approvato il Documento Assembleare 2020-24 "Testimoni desiderosi di avere lo stesso stile di Dio", e dopo si sono aperte le votazioni per l'elezione del nuovo Consiglio. Gli aventi diritto al voto sono stati i delegati delle parrocchie e i membri del Consiglio Uscente. Al termine delle operazioni di voto sono risultati eletti i seguenti consiglieri: Settore Adulti CATINELLA Bice, Parrocchia Cristo Re Mazara; COLICCHIA Vincenzo, Parrocchia S. Anna Marsala; FIMETTA Piera, Chiesa Madre Partanna; FINA Piero, Parrocchia S.

Anna Marsala; FONTANA Loredana, Chiesa S. Nicola di Bari Gibellina; GANCITANO Luciano, Parrocchia Santa Maria di Gesù Mazara. Settore Giovani COLICCHIA Michele, Parrocchia S. Anna Marsala; FEDERICO Chiara, Chiesa S. Giovanni Battista Campobello; PANTANO Gabriella, Chiesa Madre Partanna; PARRINELLO Ilenia, Parrocchia Santa Maria di Gesù Mazara. FORTUNATO Caterina, Parrocchia Cristo Re Mazara; GIACALONE Rossella, Parrocchia Cristo Re Mazara: GIULIETTO Eleonora, Parrocchia S. Pietro Mazara; MARTORANA Giulia, Parrocchia S.

Anna Marsala; RENDA Emanuela, Chiesa San Nicola di Bari Gibellina. Buon cammino al nuovo Consiglio eletto.

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