A Capo Feto “Puliamo il mondo” la manifestazione di “Legambiente”

Franco Sferlazzo: “Capo Feto aggredita da rifiuti e attività umane senza controllo. Bisogna creare la Riserva”

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
06 Ottobre 2022 09:24
A Capo Feto “Puliamo il mondo” la manifestazione di “Legambiente”

Domenica 2 ottobre nell’area dell’Oasi di Capo Feto si è svolta un’iniziativa organizzata dai Circoli Legambiente di Mazara del Vallo e di Marsala – Petrosino, nell’ambito della campagna nazionale “Puliamo il Mondo”, conosciuta a livello mondiale come “Clean the world”, e di cui Legambiente è referente nazionale. La manifestazione “Puliamo il Mondo”, che festeggia i 30 anni di attività e presenza sul territorio nazionale è stata patrocinata dal Comune di Mazara del Vallo, rappresentato per l’occasione dagli assessori Michele Reina e Gianfranco Casale, ha visto anche la partecipazione del comandante della Capitaneria di Porto di Mazara, Enrico Arena.

L’iniziativa è stata anche sostenuta vivamente da diverse associazioni di volontariato tra cui le associazioni Pro Capo Feto, ANVFC, Guardie Ambientali Trinacria, oltre la presenza di volontari intervenuti sia da Mazara che da località vicine che hanno raccolto in sacchetti rifiuti di ogni genere. L’iniziativa è stata finalizzata a sensibilizzare sollecitare e spronare tutti gli Organi Competenti per finalmente riprendere l’iter per la creazione della cosiddetta “Riserva di Capo Feto”.“Capo Feto –spiega Franco Sferlazzo, responsabile del Circolo Legambiente “Fata Morgana” di Mazara del Vallo- è una delle ultime zone umide esistenti della Sicilia e rappresenta una risorsa ambientale tra le più importanti, agendo, fra l’altro, da barriera alla penetrazione delle acque salate del mare nei pozzi d’acqua dolce, ma anche tra le più fragili del nostro ecosistema.

L’intera area –sottolinea Sferlazzo- non può continuare ad essere aggredita da rifiuti e attività umane senza alcun controllo, è necessario che sia tutelata nel miglior modo possibile – predisporre accessi controllati atti a prevenire il transito di numerosi veicoli e disporre mezzi adeguati all’area ed ecosostenibili – e far si che possa entrare in un circuito di tutela con la realizzazione (già in fase di definizione) della Riserva e, ancora meglio, del Parco Nazionale (da realizzare nel nostro territorio), su cui si sta dibattendo in questi giorni”.

Francesco Mezzapelle

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