10 anni di Eggmen. Concerto-evento a Pasqua. Intervista al frontman Paolo Tedesco

Redazione Prima Pagina Mazara
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29 Marzo 2018 11:49
10 anni di Eggmen. Concerto-evento a Pasqua. Intervista al frontman Paolo Tedesco

Il giorno di Pasqua di quest’anno sarà un giorno speciale per una decina di musicisti di Mazara: ricorrerà infatti il primo compleanno degli Eggmen, storica coverband locale che propone il repertorio unico dei Beatles in chiave “spinta”. Abbiamo incontrato Paolo Tedesco che – insieme agli altri componenti della band – sta organizzando un evento speciale per la sera di pasqua al Cult Wine Bar. 

Paolo, fondatore e frontman degli Eggmen: come è nata l'idea di una cover band dei Beatles?

Beh, da sempre la musica è stata fra me, Ciccio (Anteri) e Gianfilippo (Catinella) un collante incredibile: abbiamo coltivato in tempi diversi progetti differenti. Nel 2007 avevo la grandissima voglia di creare una band stabile, anche per superare il (per certi tratti difficoltoso) ritorno ad una realtà piccola come Mazara dopo gli anni universitari. L’unica ipotesi in campo è stata quella di riproporre il repertorio dei Beatles: durante l’università i miei amici mi avevano “iniziato” ai FabFour e – riconosciuto in Ciccio il massimo “Beatlemaniac” l’ho subito contattato.

Gianfilippo era già parte della band a prescindere! Subito dopo sono arrivati Ciccio Ajello e Jamba, che ci ha letteralmente folgorato al primo ascolto.Perché i Beatles? Credo ancora oggi che nessuna band sia così influente tanto musicalmente quanto moralmente; tanto semplici ma incisivi (vedi le prime registrazioni) quanto complessi, folli e creativi (se solo pensi alle dinamiche di Happiness is a warm gun, di Strawberry fields forever o dell’intero Sgt.

Pepper’s). A me personalmente hanno cambiato la vita. 

Prima dell'avvento degli Eggmen molti giovani mazaresi non conoscevano i Beatles e molte loro canzoni. La mia sensazione è che abbiate “iniziato” molti giovanissimi all’ascolto della loro musica.

Mi fa piacere che anche tu abbia notato una “sensibilità” particolare dei giovanissimi alla musica dei Beatles. Non so se è “colpa” nostra (probabilmente no), ma sicuramente sentiamo nostra la bella sensazione di alimentare (anche se raramente) la passione per i Beatles: ci sono tanti ragazzi che ci seguono e cantano a squarciagola insieme a noi. E’ meraviglioso coltivare insieme questa passione. Beh, se la responsabilità è in parte nostra ne siamo orgogliosi!

Nel 2008 quando avete iniziato ad esibirvi nel centro storico mazarese avete rotto un silenzio relativo alla musica live durato più di 10 anni

Di questo andiamo fieri. Ricordo i tempi dei Carbonari nei quali si era creato un movimento di musicisti e spettatori incredibile. Si usciva per andare ad ascoltare musica dal vivo, questo alimentava la domanda e di conseguenza l’offerta: tante band, tanti ragazzi che si chiudevano in cantina a provare provare e provare. Competizione sana fra band, piccole rivalità, mostri sacri che prendevi come riferimento.Era un circuito che si autoalimentava e che – d’un tratto – si è spento.Noi nel 2008 abbiamo lanciato un amo ai ragazzi dell’allora Barcode e la città ha risposto con entusiasmo: nonostante la pioggia iniziale, via Garibaldi era stracolma di gente, fino in fondo da una parte e dall’altra.

E’ uno dei nostri ricordi più belli in assoluto.Da lì in poi è rinato un movimento. Non è sicuramente merito nostro, ma di certo, dopo l’esperienza del Barcode, ad altri gestori di locali si è accesa una lampadina. Dall’estate successiva in tanti riproponevano musica dal vivo. Wow.

Nel corso di questi anni, a parte tu e qualche altro componente, si sono alternati diversi componenti nel gruppo ma l'effetto non è mai cambiato... (in foto di copertina alcune fasi degli Eggmen con le diverse formazioni)

Si, del nucleo storico siamo rimasti in tre: io, Francesco Anteri e Jamba Giordano.Alle tastiere si sono alternati Ciccio Ajello, Peter John Asaro e Roberto Iemmola. Alla batteria – dopo 8 anni – Bruno de Santi ha sostituito Gianfilippo. Tommi ha deciso nel 2016 di appendere momentaneamente la chitarra al chiodo.Queste sostituzioni – fra alti e bassi – hanno (nonostante tutto) rafforzato i nostri legami. L’esperienza in una band è così: vivi un rapporto quasi viscerale con i ragazzi che vedi due, tre volte a settimana o – come facevamo noi negli ultimi tempi – anche raramente solo per preparare dei concerti.

Certe sensazioni nei confronti di un progetto possono affievolirsi e – all’inizio – stenti quasi a crederci. Però se ci rifletti poi a mente serena ti rendi conto che (incredibile!) si cresce e le esigenze cambiano per tutti. Io e Tommi abbiamo avuto dei figli, ognuno di noi ha i propri impegni lavorativi o universitari e ovviamente una band non è al primo posto della lista delle priorità. In realtà abbiamo continuato a frequentarci al di fuori della sala prove e in questi anni il legame fra molti di noi si è incrementato.

La musica è rimasta però sempre lì, il collante fra di noi.Questa “reunion” è l’occasione per festeggiare gli alti e i bassi che ci hanno contraddistinto in tutti questi anni, e per questo sarà speciale. Rivedersi in sala prove dopo tanti anni con Peter o Ciccio Ajello per me e Francesco Anteri è stato speciale. Con Tommaso e Gianfilippo è come se non avessimo mai smesso di suonare assieme. Vedere Bruno e Gianfo insieme alla batteria (stiamo preparando qualcosa di speciale con loro due al centro) è spettacolare.Sarà una festa bellissima.

Cosa ci riserverete allora domenica 1 aprile? (in foto n.2 la locandina del concerto-evento degli Eggmen al Cult Wine Bar) 

Domenica vi aspettiamo al Cult Wine Bar (che Paolo Ferrante ha saputo far diventare un punto di riferimento per la musica live) dalle 19.00 in poi. Ci esibiremo con tutte le nostre formazioni che si sono alternate negli Eggmen in questi dieci anni (5 line up diverse); recupereremo vecchi abiti e le parrucche dei Beatles. Ci saranno battaglie fra batteristi, le Eggwomen (ovvero le nostre mogli e fidanzate che – senza saper suonare – 4 anni fa hanno imparato a memoria alcune canzoni e le hanno suonate dal vivo) ma anche le collaborazioni con la Agorà Service dei Fratelli Bianco e quel folle di Benito Frazzetta/Varva che curerà un videomapping pazzesco a tema Fabfour.Insomma: sarà una bella festa, ci auguriamo che veniate in tanti ad ascoltarci e a festeggiare.

Cosa faranno gli Eggmen nei prossimi 10 anni?

Si sposeranno, avranno altri figli e lavoreranno. E ogni tanto, nelle feste comandate, suoneranno e faranno cantare le canzoni dei Beatles. Se mi fermo a riflettere non mi immagino di farlo ancora a 40 anni, ma penso sia impossibile immaginarci senza gli Eggmen, anche ad 80 anni: all we need is love, love is all we need!

Francesco Mezzapelle

29-03-2018 13,30

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