Ultime della sera, “Trotula de Ruggiero”: la prima ginecologa della storia

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
28 Luglio 2020 18:18
Ultime della sera, “Trotula de Ruggiero”: la prima ginecologa della storia

Nella seconda metà dell’XI secolo a Salerno visse una donna straordinaria che si dedicò alla medicina e alla ricerca in campo medico, soprattutto a vantaggio delle donne. Appartenente alla nobile famiglia salernitana dei De Ruggiero ebbe la possibilità di frequentare la Scuola medica di Salerno insieme alle poche  che vi operarono e insegnarono, denominate “ Mulieres Salernitanae”. La sua esistenza fu talmente grandiosa da essere messa in discussione e alcuni storici maturarono la convinzione che si trattasse soltanto di una leggenda.

Tale ipotesi giunse all’apice quando i suoi trattati scientifici furono attribuiti dallo storico Karl Sudhoff a fantomatici individui di sesso maschile perché troppo importanti per essere stati prodotti da una donna. Ma alla fine gli studi storiografici hanno dato a Trotula il giusto riconoscimento per i significativi contributi allo sviluppo della medicina e per aver attenzionato in particolare le donne prendendosene cura come mai nessuno aveva fatto prima. Questa donna eccezionale si premurò, tra le altre cose, di diffondere tramite i suoi scritti un sapere tramandabile che costituì per molti secoli un valido sostegno per la medicina nell’ambito della ginecologia e dell’ostetricia.

Trotula fu l’autrice di due trattati: “De passionibus mulierum” (Trotula Maior), considerato il primo trattato di ostetricia e ginecologia e “De ornatu mulierum” (Trotula Minor) nel quale riportò le sue scoperte relative alla cosmesi e all’igiene mostrando particolare attenzione al corpo femminile. Trotula , come tutti i grandi della storia, cambiò il modo di pensare e  contrastò la mentalità dominante tra i suoi contemporanei. Fino a quel momento nessun medico aveva cercato rimedi ai dolori tipicamente femminili perché era un fatto assodato e  rientrante nell’ordine naturale delle cose che la donna dovesse soffrire durante e dopo il parto.

Si accettavano come naturali anche i dolori femminili legati al ciclo mestruale e alle  malattie sessuali. Il dolore femminile doveva essere accettato  e non alleviato . La grandezza delle Mulieres Salernitanae e di  Trotula in particolare fu proprio quella di non arrendersi a queste conclusioni e di  prodigarsi invece  per migliorare le condizioni di vita e la salute delle donne, pensando al modo di  rendere il parto meno doloroso, insegnando metodi anticoncezionali e dedicandosi alla profilassi , con una corretta igiene ed una equilibrata alimentazione.

Trotula inoltre sostenne che  le cause della sterilità possono risiedere sia nell’uomo che nella donna, pensiero assolutamente non appoggiato dalle menti pensanti dell’epoca . Nel De ornatum mulierum si curò molto di trascrivere  ricette cosmetiche per migliorare la pelle, le labbra, le mani e i capelli. Suggerì come eliminare le rughe, il gonfiore e i peli superflui e come guarire screpolature di labbra e gengive, convinta che la cura della bellezza non fosse un’appendice frivola in quanto un corpo bello è anche un  corpo sano.

Inventò l’antesignano del detergente intimo, grazie ai suoi studi botanici e alla scoperta del potere antibatterico dei petali di rosa. Le pomate naturali, i bagni e i massaggi erano tutti rimedi genuini affinché le donne potessero  vivere serenamente con il proprio corpo e in armonia con l’Universo. Trotula infatti si ispirava ai principi della filosofia della natura che consideravano il Creato come insieme di entità fisiche che interagiscono tra di loro, come il corpo con la mente. Josepha Billardello

Ti piacciono i nostri articoli?

Non perderti le notizie più importanti. Ricevi una mail alle 19.00 con tutte le notizie del giorno iscrivendoti alla nostra rassegna via email.

In evidenza