Ultime della sera: “Pensieri di libertà di Antonio Escohotado”

pensatore e filosofo spagnolo

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
26 Novembre 2021 19:00
Ultime della sera: “Pensieri di libertà di Antonio Escohotado”

Morto ad Ibiza il 21 novembre lo storico, filosofo e professore spagnolo; tradusse in lingua spagnola opere di Hobbes, Newton e Jefferson.

Una personalità eclettica, il cui lavoro si mosse in difesa dell’autodeterminazione e della libertà del singolo. Una vita spesa per la ricerca e lo studio, che Escohotado concepisce come un atto di coraggio, di affermazione: "Volli essere valoroso e imparai a studiare".

Nato a Madrid il 5 luglio del 1941; il padre era portavoce del governo franchista, la madre casalinga.

Per questioni politiche, la famiglia dovette lasciare la Spagna e trasferirsi in Brasile, dove trascorse alcuni anni, per poi ritornare nell’austera Spagna post-franchista.

La sua fu una vita esperienziale, grazie alle circostanze che lo portarono a vivere in contesti differenti e a nutrirsi di ciascuna situazione per continuare a professare il desiderio di conoscenza.

Celebre la sua frase “Il cammino conducente alla verità interessa in modo infinitamente superiore che una verità o un’altra”. L’approccio stoico, si percepisce nella tendenza a dare valore al soggetto, che muta e si alimenta di conoscenza, fino a giungere alla propria verità. L’esercizio della ragione e la capacità di vivere secondo natura, sono esaltati a virtù.

Escohado esprime anche la sua visione nei confronti della morte; e ritiene che , anche davanti alla morte, l’uomo debba esercitare la propria libertà, razionalmente, piuttosto che vivere irrazionalmente entro una realtà falsata dalla sofferenza.

In un’intervista cita Socrate, che pose fine alla propria esistenza ingerendo la Cicuta; racconta dell’importanza di aspettare la morte in modo razionale, di avvolgersi in una coperta e di vivere la fine con tranquillità e coscienza.

Antiproibizionista, trascorre parte della sua vita a Ibiza - il suo periodo hippie - e si documenta sull'utilizzo degli stupefacenti nel corso della storia, scrivendo "Historia general de las drogas" opera a cui lavorerà anche in una cella del carcere di Cuenca, dove fu detenuto per traffico di stupefacenti.

Detenuto, richiese una cella individuale, per potersi concentrare alla stesura del libro, che stese nell'arco di vent'anni.

"Los enemigos del comercio" è la sua opera maggiore, tre volumi pubblicati tra il 2008 e il 2016, in cui espone la sua analisi politica e sociale.

Attivo studioso della politica, visse più fasi: si proclamò comunista, influenzato dai testi di Marx e Bakunin; per poi avvicinarsi al pensiero liberale, nella seconda parte della sua vita. Autore dell'opera "Caos y orden" nella quale applica la teoria del caos all'ambito politico, sociale ed educativo.

Sostiene il nesso tra le scienze e le discipline umanistiche; separate dal Rinascimento. Nell'opera spiega anche che le reti sociali influenzeranno la politica, costringendo i politici a maggiore responsabilità.

Tra le sue passioni spiccano la fisica quantica e lo studio dell'intelligenza artificiale, che Escohotado vede come risorse per lo sviluppo delle potenzialità umane.

Chi lha conosciuto lo ricorda come una personalità carismatica, impegnata e brillante. Un personaggio irriverente in grado di rubare la scena e di indurre il pubblico alla riflessione.

di Claudia GARDINETTI SALAZAR

La rubrica “Le ultime della sera” è a cura della Redazione Amici di Penna.

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