Ultime della sera: “L’Abitudine”

Ripercorrendo Stimoli Beffardi

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
16 Novembre 2022 18:45
Ultime della sera: “L’Abitudine”

L'abitudine è la più infame delle malattie, perché ci fa accettare qualsiasi disgrazia, qualsiasi dolore, qualsiasi morte.

Per abitudine si vive accanto a persone odiose, si impara a portare le catene, a subire ingiustizie, a soffrire, ci si rassegna al dolore, alla solitudine a tutto.

L'abitudine è il più spietato dei veleni, perché entra in noi lentamente, silenziosamente, cresce a poco a poco nutrendosi della nostra inconsapevolezza e quando scopriamo di averla addosso, ogni fibra di noi s'è adeguata, ogni gesto s'è condizionato, non esiste più medicina che possa guarirci.

Leggendo questo elaborato scritto da Oriana Fallaci, scrittrice che io adoro nelle sue molteplici sfaccettature, mi è venuto in mente una poesia scritta nella mia adolescenza, circa 35 anni fa, il cui titolo è: STIMOLI BEFFARDI

Brucia ancora

una banale delusione.

Fa male,

perché si accumula

alle macerie del passato.

Rischi inutili

ne ho attraversato

ormai vorrei essere

già a riposare.

Vorrei capire,

ma spero tanto di non intuire

l'alone di vuoto

che aleggia intorno

alle nostre teste.

Sento l'atmosfera

che mi circonda

la sento a pezzi.

Un banale moscerino

riesce ad infastidirmi

a farmi infuriare...

ma sono contenta,

perché mi accorgo

di essere viva e

capace di reagire.

Ma chi mi sta accanto

sta sciupando

una vita

in uno stupido bicchiere,

sta annegando in una goccia di gin...

non riesce a ribellarsi

alla vodka e al martini!

Avete perso la partenza,

che induce a non restare

mai senza,

avete più stimoli e

meno sensazioni.

Avete dimenticato

cosa vuol dire vivere.

Vi rimane solo l'illusione,

di essere in gamba

e di aver capito

anche i precursori.

Rimani lì,

sul tavolo di un bar,

ti addormenti stringendo

già un bicchiere,

tu lo sai

ma la vita

l'hai ormai tutta sprecata.

Ritengo che questa poesia sia ancora attuale per i molti giovani e non, che incontrano nel loro cammino, un compagno o una compagna che non riesce a ribellarsi all'alcol o ad una qualsiasi insana abitudine.

Voglio dire loro che a volte può bastare un moscerino a farci destare, a farci cambiare abitudine.

di Rita Vita MARCECA

La rubrica Le ultime della sera” è a cura della Redazione Amici di Penna.

Per contatti, suggerimenti, articoli e altro scrivete a: amicidipenna2020@gmail.com

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