Ultime della sera: “Gattopardismo”

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
29 Gennaio 2021 20:28
Ultime della sera: “Gattopardismo”

di Antonio CARCERANO Il romanzo di Tomasi di Lampedusa è un gioiello raro. La storia de “Il Gattopardo” è nota e resa ancor più celebre dalla magistrale e bellissima trasposizione cinematografica che realizzò Luchino Visconti nel 1963. Mi ha sempre colpito ed impressionato, fin dalla mia prima lettura del libro, la frase simbolo del romanzo: «Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi». La pronuncia Tancredi, il nipote prediletto del principe Fabrizio Salina.

Il mio invito è a leggere o a rileggere un libro come “Il Gattopardo” di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, per capire e meglio comprendere l’enigmaticità di quanto sia complesso e contraddittorio il quadro politico attuale: “mai siamo stati tanto divisi da come quando siamo uniti”. Il romanzo più che epopea di un popolo, quello siciliano, è in realtà un’indagine. Nelle pagine de “Il Gattopardo” teatralità e sicilianità  insieme, costituiscono il nucleo narrativo, lo sfondo del “Gattopardismo”, in una Sicilia dormiente immersa nella sua imperturbabile immanenza.

Una decadenza inarrestabile che contrassegna la storia dell’ isola e la sua esistenza, con i suoi eccessi e le sue contraddizioni. Dove è vana illusione tentare di contrastarla. Ma fuori da quelle pagine, il termine Gattopardismo ha finito con  identificare un protagonismo e un modo di intendere ed esercitare il potere politico. A ben guardare è di fatto la cronaca attuale della politica di questi giorni. Una messa in scena nauseante di totale malafede di un’Italia che ormai accetta di tutto.

Il termine emblematico ed identificativo, oggi più che mai attuale, dell’atteggiamento della politica italiana che si dice a parole pronta a cambiare con il cambiamento del governo. Questo motto, ormai “manifesto” inopinabile del trasformismo politico e dell’abitudine parlamentare di tutta la classe politica Italiana, bene ci spiega come di fronte al cambiamento epocale che ci è piombato addosso, in realtà essa pensa solo al suo personale interesse e alla fame di potere/poltrone, che tutto gli fa digerire.

Ci propina come soluzione in corsa, ancora e ancora, come un disco rotto e logoro, di cambiare per poi di fatto non cambiare assolutamente nulla. Complice è certamente la società attuale stremata dagli eventi e anestetizzata dalla pandemia, resa acquiescente. Abbiamo di contro imparato ad esteriorizzare la colpa sui Social come si esteriorizza una rivoluzione. Disimparato invece a riconoscere le responsabilità soggettive, individuali e personali. Vagano per il Web mitologie moderne, enormi cattedrali di idealismo sfrenato che schiacciano appena possono un volto con una virulenza e un’efferatezza mai vista e senza pari.

Mi domando: siamo tutti delle vittime innocenti? O piuttosto facciamo il gioco di chi non vuole che le cose in realtà cambino davvero a favore del bene comune? Ma chiedo, la nostra vita può davvero essere consegnata a delle inaffidabili vane parole, alla vuota retorica di sovvertimento, o a degli inutili slogan? Risveglio dai grandi abbàgli ideologici? Progresso della specie? Sviluppo cieco? Effimera egida della forza? Oppure invece stiamo assistendo, per l’ennesima volta, alla becera messa in scena da parte della classe politica tutta, di una riedizione gattopardesca  a carattere nazionale della “metafora” siciliana? La stasi e la lotta.

La rivoluzione e la repressione. La mafia e l’antimafia. La giustizia privata come strumento alternativo all’assenza della giustizia pubblica. La vendetta e il perdono. La ricchezza e la miseria. La gioia e il dolore. La vita e la morte. Un fitto intreccio in cui tutto si confonde e si concretizza. Il mio invito è a fare, se non proprio rivoluzioni interiori, almeno delle proficue lavande gastriche di responsabilità.   La rubrica “Le ultime della sera” è a cura della Redazione Amici di Penna.

Per contatti, suggerimenti, articoli e altro scrivete a: amicidipenna2020@gmail.com

Ti piacciono i nostri articoli?

Non perderti le notizie più importanti. Ricevi una mail alle 19.00 con tutte le notizie del giorno iscrivendoti alla nostra rassegna via email.

In evidenza