Ultime della sera: “Don Meli – guerriero di giustizia“

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
30 Giugno 2020 18:39
Ultime della sera: “Don Meli – guerriero di giustizia“

Ho conosciuto Don Baldassare alla fine degli anni ottanta al Centro Santa Chiara a Palermo. Già arrivare in quel luogo di frontiera tra Ballarò e Albergheria ti faceva sentire di essere sbarcato sulla frontiera della linea calda ma quando entravi all’interno di quell’avamposto, vi avvertivi un’aria cosmopolita senza alcuna barriera dove coglievi in giro segnali e segni di multiculturalità, fratellanza, solidarietà e apertura non comuni per il periodo e per il luogo. Lui si aggirava per quel luogo con passo deciso e rapido, con idee chiare e soprattutto distribuendo a tutti compiti ed incarichi su quello che si doveva fare per portare avanti la struttura ma anche cercando di dare soluzione a tutti i problemi pratici di questi giovani immigrati ospiti del centro (docce, deposito bagagli, pratiche legali, sociali, medici etc).

Un grande posto molto animato dove circolava parecchia gente, tanti volontari; dove circolavano tanti sorrisi e tanto ottimismo per sfidare gli enormi problemi del quotidiano a cominciare dal dar da mangiare a questi ragazzi. Siamo in anni in cui gli sbarchi massicci non c’erano ancora ma il problema era già evidente e importante. Nella grande tradizione salesiana, quel posto pulsava anche per le attività ludiche, sportive; i bambini affollavano i campetti di calcio dai quali proveniva un grande vociare a riprova del fervido agonismo dell’infanzia.

In un zona, peraltro, dove pur respirando una diffusa aria di sconfitta, nessuno ci sta a perdere. Ha amato i giovani e la gioventù e si è sempre speso anche come assistente Scout all’interno degli Scout d’Europa. Ebbene Don Meli è stato per tutti (ragazzi ed immigrati) un esempio di giustizia. Per un giusto trattamento degli stranieri ha lottato e si è dato da fare; per la giusta salute e promozione umana dei bambini ha denunciato senza paura abusi e maltrattamenti su di loro perpetrati; per una giusta giustizia è andato contro alcune logiche contorte di “status quo”.

Poi il suo arrivo nella Diocesi di Mazara ma sempre in zona di frontiera dove col suo stile sereno ma ostinato, ha continuato ad operare per la promozione sociale ed umana in mezzo al suo popolo e con gli strumenti che sapeva ben usare. Il quartiere di Castelvetrano dove ha operato sappiamo bene che ospita problematiche che necessitano di forte testimonianza e di uomini coraggiosi. Ha seguito in continuità, pur non avendolo mai conosciuto, il compianto primo parroco della Parrocchia Santa Lucia, Peppuccio Augello del quale ha sempre parlato e riferito con enorme rispetto.

Unito a lui nella malattia, alla fine lo ha raggiunto in cielo, dove, siamo certi si abbracceranno con grande vigore. Grazie Don Meli.   Mare Calmo

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