Ultime della sera: "Dalle elementari a oggi, 39 anni dopo"

I ragazzi della San Giovanni Bosco di Rilievo, classe 1982, insieme alla loro Maestra di un tempo

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
23 Luglio 2021 18:30
Ultime della sera:

Succede che dopo appena 39 anni si decida di organizzare una rimpatriata. Una di quelle belle, di quelle che riempiono il cuore di gioia e gli occhi di sorpresa. Perché non solo i tuoi compagni delle Elementari sono lì a guardarti e scrutarsi con occhi curiosi, ma perché al centro della reunion c’è lei: la signora Maestra. La donna che ti ha insegnato a leggere, scrivere e far di conto, pronta ad accorrere e consolarti ogni qual volta ti sbucciavi un ginocchio o piagnucolavi disperata perché la compagnetta (sempre la stessa) ti aveva fatto un dispetto.

La maestra Concetta Pilato era lì in mezzo a noi l’altra sera. Ottantasette anni portati meravigliosamente mente lucidissima e stessi occhi visti di un tempo. A fianco a lei Emilia, figlia devota e presenza costante in ogni circostanza della sua vita. L’intera esistenza spesa a crescere piccoli eserciti di bambini, quando alle elementari di maestra ne bastava una sola. Due i libri su cui studiare: il Sussidiario e il Libro delle letture. E poi spazio alla fantasia, alla creatività, all’ingegno. A partire da niente o quasi. Bastava un foglio di cartoncino, delle forbici, una spillatrice e un po’ di quella colla buonissima dall’inebriante odore di mandorle che ogni tanto cedevi alla tentazione e te la leccavi via dalle mani, e il gioco era fatto. I costumi di scena erano pronti e le piccole stelline cominciavano a recitare e danzare, goffe come mai nessuno prima ma talmente dolci da volersele mangiare con gli occhi.

Ne abbiamo fatto di lavori e recite con la maestra Pilato, altroché se ne abbiamo fatto! E sempre partendo dalla curiosità e dall’improvvisazione. Ecco, al di là delle lettere dei numeri e dei concetti base di storia e geografia, è proprio questa l’eredità che la maestra Pilato ci ha tramandato: l’arte di osservare e creare partendo da ciò che ci circonda, dall’essenziale. Senza fronzoli e sovrastrutture con semplicità e spontaneità.

Questo ci ha insegnato 39 anni fa la nostra signora Maestra. Poi dopo la nostra prima difficilissima prova: l’esame di quinta elementare, nel 1982 ci prese per mano e ci salutò augurandoci ogni bene possibile. Questo ha fatto ancora e di nuovo ieri sera, insegnandoci ancora una volta. Scrivendo per noi e leggendo con voce rotta dall’emozione, i suoi pensieri e i suoi ricordi pieni di affetto e sentimento per un tempo ormai lontano che l’altra sera è tornato magicamente ad aleggiare tra di noi. E per un attimo, sotto quella veranda di via delle Campanule, tutti noi abbiamo rivisto, sbirciando nell’altrove, il dolce e goffo balletto di quelle meravigliose stelline disegnate nella nostra mente e nel nostro cuore.

Grazie alla maestra Concetta Pilato, davvero grazie! E grazie anche e soprattutto a Paoletta Anselmo che con Emilia hanno voluto regalare a tutti noi questo tuffo nel passato. E ancora a Patrizia Buscaino, Loredana Morana, Anna Papa e Giuseppe Pecorella. Grazie a Vitalba La Vecchia che nonostante i chilometri di distanza ha voluto partecipare in video chiamata e infine grazie a tutti i compagni di quella meravigliosa classe del plesso scolastico San Giovanni Bosco di Rilievo che non hanno potuto esserci ma che sono rimasti comunque presenti in ogni nostro ricordo.

Uno ciao commosso e sincero a Valeria Godino, la stellina più luminose di tutte… Ovunque tu sia ora!

di Carmela BARBARA

La rubrica ! Le ultime della sera” è a cura della Redazione Amici di Penna.

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