Mi rendo conto che, ormai giunto all’età di sessant’anni, non posso che continuare a credere ancora nella magia del Natale, non certamente a quella di Babbo Natale, ma a quella che porta con sé la nascita di un bambino, con la rivoluzione e lo stravolgimento che ogni nascita porta con sé.
Considerare il Natale, credenti o meno che si sia, come l’evento di una nascita che si ripete ogni anno, come segno che sempre si può ri-nascere e cambiare il proprio destino.
Il Natale è il simbolo per eccellenza di rinascita e di rinnovamento, di cambiamento, di speranza e di fiducia. Penso che chi come me, si occupa di curare le persone debba testimoniare che Natale può avvenire tutti i giorni, e che l’evento della rinascita possa attuarsi in tutta la sua straordinaria potenza rivoluzionaria ogni giorno. Tutto questo con la consapevolezza che quella nascita non è che solo l’inizio di un nuovo cammino che porterà con sé altri cambiamenti ancora, altre fatiche e tante grandi e piccole rivoluzioni nella vita quotidiana. Questo perché un cambiamento non è dato una volta sola per tutte, ma richiede un impegno quotidiano e costante per mantenerlo e migliorarlo.
“O è Natale tutti i giorni, o non è Natale mai”, carissimi.
...Natale tutti i giorni Sì, anche in questo anno così pandemicamente ancora complicato.
di Antonio CARCERANO
La rubrica “Le ultime della sera” è a cura della Redazione Amici di Penna.
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