Il cashback è stato sospeso. A deciderlo è la Cabina di Regia tenutasi lunedì a Palazzo Chigi. Non ci sarà, quindi, un secondo semestre per il programma di rimborsi che si ferma al 30 giugno.
Insomma, dopo un semestre di piena operatività siamo già alla frutta. Se da un lato, infatti, il cashback ha incentivato l’uso dei pagamenti elettronici (bancomat e carte di credito) combattendo allo stesso tempo l’evasione fiscale, dall’altro si erano verificati casi di abuso dello strumento con «furbetti» che dividevano lo stesso pagamento in più operazioni per avere diritto al maxi rimborso finale (quello di 1.500 euro per i primi centomila aderenti della classifica dei maggiori utilizzare di carte e bancomat).
Da qui la decisone del governo Draghi di dire Stop al Cashback senza troppi dispiaceri per il premier che sin dall’inizio non aveva mai digerito le spese che gravano per i conti dello Stato: la stima per tutto il 2021 è di 1,75 miliardi per l’attribuzione dei rimborsi e la copertura delle spese. Ma in totale i risparmi ammonterebbero a 3 miliardi.
Niente paura per coloro che hanno accumulato le 50 transazioni dal 1° Gennaio 2021 ad oggi (giornata in cui si conclude il semestre). Avverrà regolarmente, infatti, il pagamento delle somme accumulate e il superpremio da 1.500 euro.
Sulla decisione del governo Draghi la politica si divide. Per il ministro delle Politiche Agricolture Stefano Patuanelli, si sta commettendo un grande sbaglio. «La sospensione del cashback è un errore- ha dichiarato- l'ho detto e ripetuto ieri in cabina di regia. Mi auguro si possa tornare indietro su questa decisione». Della stessa idea i portavoce del MoVimento 5 Stelle in Commissione Finanze alla Camera: «La sospensione del meccanismo del cashback è un grave errore. Ha stimolato l'uso dell'app Io, incentivando la digitalizzazione, e ha permesso a oltre 6 milioni di italiani di ricevere fino a 150 euro come bonus per i pagamenti elettronici realizzati. L'incentivo ha avuto un enorme riscontro, soprattutto tra i giovani ed è una misura che si ripaga da sola».
A condividere, invece, la decisione del governo ci sono Forza Italia e Fratelli d’Italia. Giorgia Meloni ha, infatti, espresso soddisfazione per la sospensione: «Fratelli d'Italia è stata l'unica forza politica a dire chiaramente da subito che cashback e lotteria degli scontrini sono una idiozia che ci costa 4 miliardi. Un tentativo di controllare gli italiani in cambio di una elemosina. Ora ci è arrivato anche il governo Draghi. I quasi 2 miliardi risparmiati siano ora destinati ad attività e lavoratori colpiti dalla crisi e dalle chiusure, come avevo chiesto di fare al premier in una lettera inviata il 3 marzo scorso. Come sarebbe dovuto essere in una Nazione normale».
L'azzeramento delle commissioni, invece, è il suggerimento dei commercianti che chiedono di utilizzare le risorse avanzate per alleggerire le spese pagate sulle transazioni.