"Stranizza d'amuri": Giuseppe Fiorello racconta l'omosessualità in Sicilia

Il film prende ispirazione da un fatto di cronaca avvenuto a Giarre negli anni Ottanta

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
20 Marzo 2023 14:44

Stranizza d’amuri. Si chiama così il primo film che vede alla regia Giuseppe Fiorello, noto attore siciliano molto amato dal pubblico italiano.

Un titolo siciliano che racconterà proprio un fatto di cronaca della Sicilia degli anni Ottanta.

Il film, che sarà disponibile nelle sale cinematografiche da giovedì 23 marzo, racconta, nello specifico, una storia di due ragazzi di Giarre nel catanese: Giorgio Agatino e Antonio Galatola.

I due ragazzi, che avevano una storia d’amore, scomparirono nel nulla e, poco dopo, vennero trovati morti, stretti in un abbraccio.

Con loro c’era un bigliettino che spiegava tutto: i due decisero di farla finita perché non ce la facevano più a combattere contro quell’omofobia che li vedeva spesso protagonisti di pettegolezzi nel paese.

Una storia toccante che cambiò per sempre la percezione dell’omosessualità in Italia e che Giuseppe Fiorello, come ha dichiarato a Fabio Fazio nella puntata di Che Tempo che Fa, ha aspettato di raccontare solo da adulto.

Il film tratterà di quell’omofobia che si consuma non solo tra coetanei o in paese, ma anche all’interno della famiglia.

«Esiste un bullismo – ha dichiarato Giuseppe Fiorello su Rai Tre – che si consuma dentro le mura domestiche quando i ragazzi dichiarano la propria omosessualità e scatta un bullismo che rimane nascosto, contro cui nessuno può intervenire».

Sulla visione dell’omosessualità nella Sicilia di oggi, Giuseppe Fiorello ha poi dichiarato che «c’’è una nuova generazione che parla e denuncia. Oggi bisogna combattere con questi giovani e io sono orgoglioso di essere siciliano e dei giovani siciliani. Mi piacerebbe che questo film contribuisse a veicolare un’immagine diversa della mia terra».

Maria Chiara Conticello

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