Rubrica “Un po’ di scuola”. Scuola media, palestra di vita

L’importanza della secondaria di primo grado.

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
28 Maggio 2022 09:09
Rubrica “Un po’ di scuola”. Scuola media, palestra di vita

Da qualche mese il Ministro Bianchi parla di modifiche nella scuola e soprattutto nella scuola secondaria di primo grado che, viene definita, da qualcuno, pressoché inutile, alti invece vorrebbero avvicinare la scuola “media” alle elementari modificandone struttura, programmi e valutazione. In pochi, tra coloro che parlano di scuola, hanno insegnato in una scuola e, ancora meno, tra questi, sono coloro che conoscono la scuola “media”. Quello della secondaria di primo grado (secondaria di primo grado, appunto e non primaria di secondo grado) è un percorso basilare nel prosieguo degli studi dei nostri alunni, è il momento di passaggio tra l’infanzia e l’adolescenza, è un periodo di tre anni fondamentale nella crescita fisica ed affettiva dei ragazzi.

Alle scuole medie si impara la convivenza, la tolleranza, l'amicizia o l'inimicizia. Si forma il carattere e si impara ad amare (per alcuni odiare) la scuola. Si pongono le basi per il futuro. Si entra bambini e, in un attimo, ci si ritrova a dover scegliere la scuola superiore. Sembra di aver appena messo piede alle medie che subito arrivano gli esami e si devono lasciare gli amici, i compagni e i professori.

Ci si scontra con docenti specialisti e si impara a distinguere più nettamente tra le diverse materie oggetto di studio.Io ricordo nettamente il mio viaggio attraverso i tre anni della scuola media è stato un percorso fondamentale per la me bambina timida e insicura di allora. Alle medie ho imparato a valorizzare me stessa, ho avuto un’insegnante di lettere Padre La Melia (un prete schivo, ma con un grande cuore) che ha segnato il mio percorso successivo, che mi ha fatto amare la letteratura e soprattutto la Divina Commedia, che mi ha insegnato che la storia non era solo una successione di date e di guerre, ma un insieme di momenti di vita vissuta da tanti uomini che ci hanno preceduto su questa terra e che hanno determinato la società odierna nei vari paesi del mondo.

Grazie alla mia docente di matematica e scienze ho imparato la pazienza, la prof.ssa Passalacqua ripeteva la stessa spiegazione più volte, fin quando non era certa che tutti noi alunni avessimo capito, rendeva tutto molto semplice. Inoltre alle medie ho imparato a confrontarmi alla pari con tutti i compagni e a rispettare gli adulti, a non isolare nessuno e a non ridere di nessuno, semmai con qualcuno.A me la scuola media è servita, mi è stata utile nelle mie scelte future, mi ha dato forza e sicurezza e subito dopo gli esami ho capito cosa volevo fare nel mio futuro.

Forse sono stata fortunata ad aver incontrato docenti innamorati del loro mestiere e consapevoli di avere tra le mani ragazzi da guidare e proprio per questo continuo a credere nell’importanza di questo grado dell’istruzione e continuo a ribadire che, se non ci fossero le medie, bisognerebbe inventarle. Maria Teresa Carmicio

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