Rischio licenziamento: 300 dipendenti dell’Ato/Tp2 in mano ai politici

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
15 Settembre 2013 10:24
Rischio licenziamento: 300 dipendenti dell’Ato/Tp2 in mano ai politici

Il 30 settembre, come previsto, la Belice Ambiente Spa, ormai in liquidazione da più di anno, cesserà le sue attività. Dall'1 ottobre diventeranno operative le Srr (Società di regolamentazione

del servizio rifiuti) previste dalla legge regionale 9 del 2010. Numerosi sono gli interrogativi che si sollevano in merito: chi raccoglierà i rifiuti negli 11 comuni soci? Ed in particolare a Mazara del Vallo? Assisteremo ad un'emergenza igienico-sanitaria senza precedenti prima che i Comuni si attrezzino per garantire il servizio? Come ovviare alla imminente chiusura della discarica di C/da Campana Misidi di Campobello di Mazara? Cosa ne sarà del debito abnorme accumulato dalla stessa Belice Ambiente? Non da meno sono gli interrogativi legati al destino dei circa 300 dipendenti della stessa società d'Ambito?

Accordo. Lo scorso agosto è stato firmato un da sindacati, Assessorato all'Energia, dal Dipartimento Rifiuti, e dalle associazioni datoriali e imprenditoriali del settore un accordo per il transito dei dipendenti delle Ato siciliane alle nuove Srr. L'accordo riguarda 11 mila operatori. Il testo infatti non determina l'automatismo del passaggio di tutti i lavoratori in servizio ma blinda questo bacino di lavoratori, obbligando le nuove Srr o i piani di intervento dei cosiddetti Aro (ambito di raccolta ottimale), ad attingere dall'elenco dei lavoratori che da anni svolgono il servizio di pulizia in tutta l'Isola. Ma affinchè ciò avvenga si dovrebbero predisporre in seno alle singole Ato le dovute procedure di passaggio.

La lettera all'Ars dei consiglieri comunali dell'opposizione. Sul serio rischio di perdita di centinaia di posti di lavoro a seguito della prossima cessazione dell'Ato Belice Ambiente senza il conseguente passaggio alle Srr. A scriverlo attraverso una lettera inviata alla Commissione Lavoro dell'Ars, sono stati i consiglieri comunali: Pietro Marino (presidente del consiglio comunale), Alessandro Norrito, Matteo Bommarito, Giovanni Iacono, Domenico Luppino, Salvatore Calafato, Francesco De Blasi, Gioacchino Emmola e Giacomo Mauro.

"In riferimento alla imminente cessazione dell'attività della società Belice Ambiente –hanno scritto i consiglieri firmatari della richiesta- chiedono un'urgente audizione presso codesta prestigiosa Commissione per potere esaminare ed acquisire elementi che possano fa placare l'ira e le preoccupazioni che stanno affliggendo le centinaia di famiglie dei lavoratori che vedono precluso il loro futuro lavorativo. Appare necessario –si legge ancora- intervenire con celerità per scongiurare la polverizzazione di diversi posti di lavoro per via del fatto che si sindaci stanno già predisponendo ordinanze urgenti e contingibili che di fatto escluderanno i lavoratori che in atto assolvono a tale servizio".

La situazione. In pratica se entro il 30 settembre, termine di cessazione dell'attività dell'Ato Tp2 in liquidazione, la Regione, come ormai probabile, non predisponesse le procedure per il passaggio alla nuova "Srr Mazara-Castelvetrano" del personale dell'Ato Tp2, i circa 300 lavoratori della Belice Ambiente potrebbero essere licenziati. Scaduto il termine i Comuni darebbero l'incarico, soltanto per tre mesi come stabilito dalla legge, ad espletare il servizio a società private o cooperative. Finiti i tre mesi dovrebbero, secondo la legge regionale 191, assumere quei dipendenti delle Ato contrattualizzati entro il 31 dicembre 2009, nel caso della Belice Ambiente sarebbero circa 200, rimarrebbero fuori così 100 lavoratori.

La speranza. La Regione con un assunzione di responsabilità deve prorogare di altri tre mesi le attuali Ato inviando in ognuna un commissario straordinario per espletare le procedure di passaggio di tutti lavoratori alle "Srr" o alle "Aro" .

Il rischio. Ad oggi questi lavoratori rischiano seriamente di essere licenziati e/o diventare strumento elettorale in mano ai politici di turno, d'altronde lo sono stati anche in un recente passato, questo è forse uno dei motivi del fallimento dell'esperienza delle 27 Ato siciliane, dei veri e propri carrozzoni in mano alla politica e capaci di "mungere" denaro pubblico e spesso protagoniste di operazioni nebulose.

15-09-2013 12,25

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