“Prove tecniche” di Blue Sea Land 2015

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
09 Agosto 2015 07:33
“Prove tecniche” di Blue Sea Land 2015

Il dialogo fra diversi Paesi, culture, e religioni e sulla sicurezza caratterizzerà anche la prossima edizione, dall’8 all’11 ottobre, di Blue Sea Land 2015-Expo dei Distretti Agroalimentari del Mediterraneo, Africa e Medioriente.

Una prova tecnica dell’importante kermesse si è tenuta presso le Tenute Burgio, nei pressi di Borgata Costiera, in occasione della festa dell’indipendenza della Costa d’Avorio, e che ha visto ospiti del Conte Salvatore Burgio l’Ambasciatore d’Italia in Iraq, S.E. Marco Carnelos, il Vescovo della Diocesi di Mazara del Vallo Mons. Domenico Mogavero, il Comandante della Regione Militare Sud, Gen. Corrado Dalzini e rappresentanti del Corpo Consolare Siciliano, il Console della Libia, Afelh Alzzlbi, il Console del Ghana, Francesco Campagna, ed il Console della Costa D’Avorio, Ferdinando Veneziani.

Nel corso della serata il Presidente del Distretto Produttivo della Pesca, Giovanni Tumbiolo, ha illustrato agli importanti ospiti l’edizione 2015 di Blue Sea Land. Protagonista indiscusso di Blue Sea Land è il modello della “Blue Economy” che con i suoi principi di sostenibilità e responsabilità è diventato esempio concreto di sviluppo economico, sociale, ambientale e culturale. All'interno delle sezioni “Blue Workshop”, “Blue Young”, “Blue Technology”, “Blue Security“, “Blue Food” sono previsti incontri tecnico-scientifici, divulgativi, politico-culturali. Prevista la partecipazione di circa 40 Paesi del Mediterraneo, dell'Africa e del Medioriente.

Mons. Mogavero ha dato massima disponibilità a partecipare e sostenere la manifestazione. Come già avvenuto nella scorsa edizione, il Vescovo Mogavero ed i rappresentanti delle altre religioni reciteranno una preghiera comune, che travalica le differenze fra i popoli, culture e religioni diverse, per la pace nel Mediterraneo. “Il dialogo interreligioso, anche a partire dalla cooperazione economica, deve far sì che -ha sottolineato il Vescovo della Diocesi- le diverse religioni non trovino motivi o pretesti per combattersi, ma ragioni per mettersi insieme a servizio dei valori e degli ideali che esaltano l’uomo, creato a immagine e somiglianza di Dio, e che consentono di dare alla terra un volto di speranza, creando le condizioni per vivere nella giustizia, nella pace, nella solidarietà.

Blue Sea Land è un’iniziativa importante per affermare, altresì, il dialogo interreligioso ed interculturale quale strumento necessario per creare, oggi più che mai, lavoro e sviluppo”.

Infine l’Ambasciatore Carnelos ha plaudito alla filosofia produttiva della Blue Economy propugnata in questi anni dal Distretto della Pesca: “sono un rappresentante dello Stato Italiano in un Paese in guerra ma dove nonostante ciò –ha detto- esiste una economia ittica, mi riferisco in particolare ai pescatori dello Shaṭṭ al-ʿArab. Conosco da anni il Distretto della Pesca siciliano, esso costituisce un modello con un grande know-how sviluppato nei vari processi della filiera ittica”.

(Comunicato Stampa)

09/08/2015

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