Protesta e preoccupazione a San Vito Lo Capo: “Aiutateci, abbiamo paura”

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
20 Maggio 2020 13:33
Protesta e preoccupazione a San Vito Lo Capo: “Aiutateci, abbiamo paura”

Salvati dalla marcia...chiusa da un'ordinanza. 1980-2020”, “Salvate il turismo. Senza aiuti, fallimento certo!”. Questi gli striscioni che fanno eco alla situazione di disagio in cui versano tante attività sanvitesi: i commercianti, in tanti, si sono dati appuntamento nel pomeriggio di Lunedì per un flash mob di protesta alla ricerca di valide risposte in vista della stagione estiva sempre più alle porte ma che trascina dubbi e incertezze. «Nello specifico chiediamo aiuti concreti, reali e veloci perché il tempo scorre e continuiamo ad avere sempre gli stessi costi di gestione e incassi pari a 0, così facendo chiuderemo tutti.

Ci siamo uniti all'idea di questo flash mob – affermano due imprenditori del territorio, Vito Battaglia e Rocco Pace – affinché questa protesta, insieme alle altre, arrivi a chi di dovere, in un paese come San Vito che vive di solo turismo. Siamo senza alcuna programmazione; tanti clienti ci scrivono per sapere come verrà disciplinato il servizio spiaggia, ma con imbarazzo non riusciamo a dare risposte esaustive...questo ci dovrebbe far riflettere!». Lavori messi a rischio dalla nota pandemia da Coronavirus: «Senza dubbio è uno dei periodi più bui per le attività stagionali nella realtà di tutto il territorio. – proseguono i ristoratori appartenenti all'AOTS (Associazione Operatori Turistici San Vito Lo Capo) - Fa paura la situazione attuale ma soprattutto quella futura, considerato che si tratta di una crisi a lungo termine.

Una crisi che viviamo già da quattro mesi, che abbiamo cercato di fronteggiare con sforzi e sacrifici, ma che potrebbero avere risvolti ancora peggiori. Una preparazione alla stagione che, ragionevolmente, procede a singhiozzo. L'incertezza dell'apertura e prenotazioni che non arrivano: «Siamo da soli con le nostre forze, senza certezze, con solo dubbi e con politici che, giornalmente, nelle varie trasmissioni televisive discutono come se fossero in continua campagna elettorale mente ogni giorno tanti imprenditori chiudono bottega.

Negli altri Stati le piccole e medie grandi imprese hanno già ricevuto gli aiuti statali con liquidità immediata a fondo perduto nei propri conti correnti oppure ricevono aiuti concreti con una burocrazia snella, in Italia ancora si discute su chi deve prendere i famosi 600€». San Vito vive di solo turismo; attraverso il lavoro stagionale tante famiglie possono assicurare un piatto caldo ai propri figli: «Ad oggi vedere tutte le attività del paese chiuse, facendo un confronto con la stagione precendete, fa paura.

La paura è un sentimento che oggi ci accompagna giornalmente. Ci ha accompagnati anche con la riapertura delle nostre attività e non perché non vogliamo seguire le normative o le linee guida, ma perché c’è così tanta confusione e così tanta incertezza che si ha paura di non essere mai nel giusto, per quanto si provi ad essere ineccepibili. Con il rischio continuo di controlli, che non aiutano di certo a smorzare questa aria pesante». Ecco il perché di questo flash mob: «L’unica cosa che per fortuna non abbiamo ancora perso, è la voglia e l'accoglienza che nel tempo ci hanno resi famosi.

Non vediamo l’ora di cominciare a sorridere ai nostri potenziali clienti, di accendere i nostri fornelli, di offrire il caffè all’amico, di vedere i nostri sacrifici ripagati».

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