E' un inizio di anno scolastico molto difficile quello che si prospetta a partire dal 16 settembre. Oltre ai problemi organizzativi e gestionali legati alle vicissitudini politiche, vedi la chiusura di qualche istituto
scolastico provinciale, e alle carenze strutturali e di personale, le scuole devono far fronte a disagi legati alla criminalità e che rischiano di mettere in pericolo non solo lo svolgimento delle lezioni ma in alcuni casi anche la salute degli studenti.
E' di queste ore infatti la scoperta di un cumulo di eternit (vedi foto) innanzi alla scuola elementare del plesso scolastico di via Livorno del III Circolo "Baldo Bonsignore". Questo è quanto hanno scoperto nelle ultime ore i collaboratori scolastici dello stesso Istituto. Così è stata avvertito il dirigente scolastico, la prof.ssa Antonina Marino, la quale ha immediatamente informato il Consiglio di Circolo ed il Comune. La presenza di cumuli di eternit, la cui frantumazione porta alla liberazione delle pericolosissime polveri di amianto, nel piazzale dinnanzi allo stesso plesso scolastico si era già verificato, segnalato dal Circolo di Legambiente "Fatamorgana" già nei mesi scorsi e la stessa Dirigente aveva informato il Comune che era intervenuto per la rimozione.
"Purtroppo, ignoti – ha dichiarato Antonina Marino- hanno nuovamente depositato rifiuti di cemento amianto in prossimità della scuola. pertanto ho già segnalato verbalmente l'esistenza di questo cumulo pericoloso e voglio denunciare pubblicamente il malcostume e la disonestà di questi ignoti che utilizzano lo spazio pubblico, per giunta adiacente un istituto scolastico, per scopi illeciti e criminali che mettono a repentaglio la nostra salute e quella dei nostri figli". La Dirigente Marino ha così informato Gaspare Genna, genitore componente del Consiglio di Circolo , nonché consigliere comunale, il quale condurrà un sopralluogo con l'assessore alla Pubblica Istruzione, Luciano Asaro, per la rimozione dell'eternit. Nello stesso piazzale, deposito di altri rifiuti, vi sono anche delle siringhe utilizzate da tossicodipendenti.
Come se non bastasse, lo stesso plesso, nella notte fra martedì e mercoledì, ha subito il furto delle due elettropompe che forniscono acqua allo stesso istituto.L'Ufficio tecnico comunale, grazie all'intervento del geom. Vito Pinta e della ditta che per conto del Comune sta eseguendo lavori di messa in sicurezza del plesso scolastico, ha già provveduto all'installazione delle nuove. Quanto avvenuto ha ritardato la pulizia dei locali scolastici, pertanto i circa 250 alunni del plesso saranno costretti da lunedì a mercoledì a seguire le lezioni nelle ore pomeridiane presso la sede centrale di via Deledda "Credo che anche in questo caso –ha sottolineato Antonina Marino- si possa parlare di un azione efferata di persone che non possono considerarsi cittadini; l'azione criminale è ancor più stigmatizzabile in quanto ha creato notevoli disagi a centinaia bambini costretti a seguire le azioni di pomeriggio.
Lasciando stare che un elettropompa di quel tipo costa non meno di 800 euro, un danno per l'erario pubblico".
13-09-2013 17,00
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