Piano Regolatore del Porto, “La Voce”: “in questi anni solo promesse elettorali”

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
23 Maggio 2015 10:38
Piano Regolatore del Porto, “La Voce”: “in questi anni solo promesse elettorali”

Il punto sicuramente unificante del sentire comune dei mazaresi è quello relativo al ruolo, non solo storico ma anche in prospettiva di motore per lo sviluppo economico dei prossimi anni, della grande risorsa su cui la città ha fondato, dal suo sorgere, identità, crescita e matrice della sua evoluzione: il Mare.

Il mare rappresenta apertura al mondo, accoglienza dello straniero, veicolo dei commerci, fonte dell’industria ittica, richiamo privilegiato dei turisti, “marina” naturale e suggestiva per gli amanti della vela, polmone inesauribile di risorse pregiate.

Nonostante l’attuale stato di crisi dell’industria ittica, il mare continuerà ad essere la risorsa decisiva per lo sviluppo futuro della città di Mazara, consentendo di affiancare, ad esempio, alle tradizionali attività marinare, la diportistica di alto livello, che potrebbe fruire dei cantieri di antica e alta tradizione, riconvertibili facilmente alle esigenze del diporto.

La città di Mazara deve, quindi, predisporre gli strumenti necessari a cogliere l’opportunità che può nascere dalla riqualificazione dei luoghi simbolo dell’economia marinara (centro storico, porto canale e trasmazzaro).Primi strumenti a far da cornice ad un progetto di “Politica Alta”, ad una visione di medio e di lungo periodo, sono i piani urbanistici che acquistano la valenza di strumenti indispensabili e irrinunciabili.

Qualunque persona di buon senso dirà che il “personale politico” che, per inciso, paghiamo per essere amministrati con sagacia e con le attenzioni del buon padre di famiglia, ha l’obbligo di predisporre i piani necessari allo sviluppo dell’economia e del vivere civile, proprio all’inizio del mandato quinquennale, per avere l’opportunità di avviarne la realizzazione pratica, secondo i progetti che hanno convinto i cittadini a dar loro il mandato.

Mai permettere che i cittadini si convincano che erano solo promesse elettorali. Sarebbe malapolitica!

Abbiamo fatto una verifica dell’attuale stato dell’arte ed abbiamo scoperto, come spesso purtroppo accade, una situazione che sarebbe quasi comica se non fosse realmente tragica. Gli strumenti non ci sono, le procedure languono, impantanate nelle sabbie mobili di un’amministrazione che lascia perplessa per il pressappochismo tecnico e l’insufficiente (siamo particolarmente indulgenti) azione politica.

1- Il vigente Piano Regolatore del Porto risale al 1990, dimenticato anch’esso come il Piano Regolatore Generale della città. Come abbiamo testé argomentato, dovrebbe essere un’opportunità di crescita e di sviluppo; ma come può esserlo se è trascorso un quarto di secolo e lo scenario delle attività marinare è totalmente diverso? Venticinque anni fa la Marineria era nel suo massimo sviluppo, oggi dovremmo ripensare in modo innovativo a questa importante infrastruttura.

E la “Politica”? Latita. E i “Politici”? Sembrano accontentarsi di fare i “politicanti”, magari per lucrare piccole, insignificanti e talora meschini privilegi, dimenticando ahimè il proprio dovere verso il loro “Datore di Lavoro”.Ricordiamo e ricordiamogli ogni mattina che siamo noi a pagarli, con i tributi, le tasse, i balzelli come quello imposto ai nostri poveri defunti, ormai sfrattati da un iniquo e probabilmente illegittimo regolamento comunale degno di un paese sottosviluppato.

I signori consiglieri, gli assessori e il sindaco Cristaldi sono nostri dipendenti, nel senso più nobile del termine, nel senso di servitori delle Istituzioni che vogliamo fedeli e attenti ma… i dipendenti si debbono richiamare severamente ai loro doveri qualora disattendano ad essi.

2- La redazione del Piano Regolatore del Porto di Mazara compete alla Regione Sicilia che nel 2005 ha delegato il comune. Sono trascorsi 10 anni, sono stati spesi € 62.000,00 per la redazione del progetto di massima, e tra un comunicato stampa e un altro siamo all’anno zero!

3- Ricordiamoci però che siamo alla seconda sindacatura di Cristaldi Paladino della spiaggia in città, del drenaggio del porto- canale, del porto turistico lungo il Mazaro e ancora non ha neppure approntato la strumentazione base per i tanti roboanti annunci. Speriamo che il sindaco abbia condivisibili controdeduzioni a questa amara riflessione che siamo costretti a fare; ne saremmo felici e gli daremmo atto che invece è tutto a posto (come l’ospedale, come il cimitero, come l’acqua potabile, come il depuratore, come l’illuminazione pubblica, come le strade dissestate ….)

Detto questo proponiamo al sindaco, qualora nella sua nota maestria amministrativa e nella sua confortante lungimiranza non lo avesse già fatto, di affidare a tecnici qualificati e competenti la redazione del Piano Regolatore del Porto, tecnici scelti attraverso evidenza pubblica, con costi certi e tempi stabiliti nel bando.

Così facendo l’amministrazione comunale potrà proporre un modello di sviluppo socio-economico, trasformando la propria visione, per cui sono stati eletti, in strumenti di pianificazione, base per le successive progettazioni e realizzazioni, e non come sembra aver fatto finora, accontentarsi di: parole, parole, parole!

Geom. Girolamo Pipitone Presidente Centro Studi “La Voce” 

23-05-2015 12,30

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