I comuni siciliani si trovano da soli a dover fronteggiare i costi sempre maggiori della raccolta dei rifiuti, dovendo, ormai annualmente, adeguare i PEF ai crescenti costi dello smaltimento e del trasporto.“Lo smaltimento dei rifiuti indifferenziati, con il trasferimento alla Sicula Trasporti a Catania, costa al comune di Petrosino 352 euro a tonnellata con le nuove tariffe oltre la differenza chilometrica, mente in un comune del Piemonte non supera i 97 euro. Questa differenza è ingiustificabile e penalizza i Comuni che, come il nostro, fanno la raccolta differenziata con risultati ottimi sfiorando ormai quasi il 90% - dichiara il Sindaco Anastasi - La decisione di trasferire parte dei rifiuti in altre discariche dell’isola o all’estero da parte della Regione Siciliana rende perciò lo smaltimento dei rifiuti inefficiente e inquinante, con un enorme aggravio di costi e di impatto ambientale.Ma non solo.
Negli anni passati non sono mai stati realizzati i termovalorizzatori previsti dalla legge che avrebbero potuto limitare il verificarsi di situazioni di ingestibilità dello smaltimento e contenere i costi.La situazione è ormai drammatica e richiede interventi seri e risposte urgenti, anche di natura economica.Per questo - conclude il sindaco Anastasi - mi impegno a difendere i diritti dei miei concittadini e a chiedere alla Regione una revisione delle tariffe e dei criteri di smaltimento dei rifiuti.
Vogliamo pagare il giusto per un servizio efficiente e sostenibile. Vogliamo una Sicilia pulita e civile, che rispetti l’ambiente e le generazioni future.”
Comunicato stampa