Ieri abbiamo pubblicato una nota stampa in merito al progetto dell’Amministrazione Quinci relativo alla via mons. Costantino Trapani (vedi foto di copertina), il prolungamento della via Emanuele Sansone Il progetto, con un investimento complessivo di circa 63mila di cui circa 51mila euro per lavori a base d’asta, “è finalizzato –si legge nella stessa nota- al miglioramento della sicurezza attraverso il rifacimento del manto stradale, previo accertamento del completamento dei lavori di estirpazione degli alberi di pino presente sui luoghi e del completamento della pista ciclabile al centro della carreggiata. Inoltre si provvederà alla messa in quota di chiusini e saracinesche ed al rifacimento della segnaletica orizzontale e l’eventuale collocazione di segnaletica verticale. Nelle prossime settimane il via alla gara d’appalto per l’affidamento dei lavori”.
Alcuni cittadini non sono però d’accordo sulle modalità del progetto ed una di loro, Manuela Oretano, ha lanciato una petizione online sul noto sito change.org, invitando i cittadini a firmarla, avente come oggetto: “No cemento ma alberi adeguati in Via Monsignor Costantino Trapani”. La petizione (al link https://chng.it/rXkvYKRV ) è diretta al Comune di Mazara del Vallo, al Sindaco Salvatore Quinci, al geometra Salvatore Ferrara (colui che ha elaborato il progetto) e all’Ufficio Tecnico dello stesso Comune. Cosi si legge nella petizione:
“In sostituzione dell’attuale aiuola alberata che sorge nello spartitraffico di via Monsignor Costantino Trapani verrà realizzata una pista ciclabile. Con determinazione del dirigente del settore tecnico n. 45/2022 è stato approvato il progetto esecutivo e cantierabile.
È necessario TOGLIERE IL VERDE per mettere una pista ciclabile, in controtendenza rispetto all'ecosistema urbano e al servizio ecologico fondamentale? Non sarebbe meglio modificare il progetto, sostituendo le attuali alberature con alberature compatibili, meno dannose al manto stradale? Piuttosto che ancora colate di cemento?
MODIFICHIAMO IL PROGETTO e richiediamone una revisione, insieme!”
