Non solo luce e gas, il Governo deve intervenire anche per contenere il costo dei carburanti che rischia di mettere in ginocchio un settori strategico quale la pesca. La pesca italiana chiede a tutti i partiti di sostenere un emendamento ad hoc al Decreto Energia: famiglie e imprese chiedono aiuti e meno tasse.
“Da oggi, e per tutta la settimana, i pescherecci delle marinerie italiane non usciranno in mare”. La decisione è stata presa durante un'assembleaavvenuta a Civitanova Marche (Macerata) e che ha visto i rappresentanti dell'80% delle marinerie italiane: “dciopero generale per tutti - ha fatto sapere l'Associazioneproduttori Pesca -. Il caro gasolio non permette più di sostenere l'attività di pesca e il comparto ha deciso di fermarsi: i costi superano i guadagni”. Mercoledì le associazioni di categoria saranno a Roma per un incontro al Ministero delle Politiche Agricole. Il comparto della pesca vorrebbe essere incluso tra quelli che vedranno un sostegno nel prossimo decreto altrimenti continuerà a fermare i natanti in quanto i costi superano di gran lunga i guadagni.
A questo nuovo aumento del gasolio, al quale ha contribuito ulteriormente la guerra in Ucraina, come reagisce la marineria di Mazara del Vallo? Abbiamo contattato l’armatore Santino Adamo, responsabile della sezione mazarese di Federpesca: “considerata la nostra tipologia di pesca, d’altura mediterranea e con bordate lunghe anche due mesi, non possiamo effettuare lo sciopero a partire dalle prossime ore, questo andrebbe programmato per tempo. Ad ogni modo -assicura Adamo- siamo solidali alle altre marinerie.
Soffriamo molto l’aumento del gasolio che in una settimana è aumentato da 0,70 a più di 0,90 centesimi. A settembre il gasolio lo pagavamo a 0,50, adesso quasi il doppio. La situazione è insostenibile, se non intervengono aiuti con il Decreto Energia da parte del Governo saremo costretti a fermare i nostri pescherecci. Rischiamo l’arresto della campagna del gambero rosso prima della sua partenza , non possiamo andare a pesca sapendo che le perdite non saranno superate dai ricavi. Inoltre contiamo di ricevere anche un sostegno dal governo Musumeci al quale abbiamo chiesto la convocazione d’urgenza del Consiglio regionale della Pesca”.
Francesco Mezzapelle