PD mazarese, cosa non si farebbe “per qualche consigliere in più”…

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
29 Maggio 2014 16:14
PD mazarese, cosa non si farebbe “per qualche consigliere in più”…

Entro le ore 14 di sabato 31 maggio, presso la Segreteria Generale del Comune, Cristaldi e Torrente, i due candidati a sindaco arrivati al ballottaggio, dovranno indicare l'elenco completo degli

assessori che intendono nominare.

E' facoltà degli stessi dichiarare il collegamento con ulteriori liste rispetto a quelle con cui è stato effettuato il collegamento al primo turno, hanno tempo per farlo entro le 12 di domenica 1 giugno. In altri termini è scattato il "toto-apparentamenti" e, visto il clima abbastanza rovente che si profila con l'approssimarsi delle date dell'8 e 9 giugno quando i mazaresi torneranno alle elezioni, si potrebbe proprio parlare di "war games".

Gli occhi puntati della politica mazarese, e non solo, sono sul Pd che rappresenta un vero rompicapo per via delle "scelleratezze" operate in questi anni e culminate nell'ultima debacle elettorale a Mazara del Vallo, sia per le Europee (terzo partito in città preceduto da M5S e perfino da Forza Italia) che per le Amministrative fallendo il raggiungimento del ballottaggio del proprio candidato a sindaco Pino Bianco che ha totalizzato meno voti rispetto alle due liste di sostegno, Pd appunto ed Udc.

Il Pd, che a livello nazionale ha il 41%, a Mazara del Vallo non potrà costituire un gruppo consiliare in quanto sono stati eletti soltanto due consiglieri: Teresa Diadema e Giacomo Mauro.Pertanto i vertici regionali e provinciali del Partito Democratico sbigottiti per quanto avvenuto nel Pd mazarese, a mio parere negli ultimi anni "creatura a tre teste", si vedranno costretti a valutare seriamente l'ipotesi di un apparentamento per recuperare almeno altri due consiglieri comunali in modo da potere costituire un gruppo consiliare (ne basterebbero tre di consiglieri) "decente"; ad essere ripescati in caso di apparentamento sarebbero i primi due non eletti in prima battuta e cioè: Gioacchino Emmola e Francesco Di Liberti.

Quindi la richiesta di apparentamento partirebbe solo dai vertici del Pd regionale passando dalle altrui "forche caudine". In questo caso si prospetterebbero due scenari inimmaginabili (alleanza con Cristaldi o Torrente) per l'elettorato "ortodosso" del Pd, quelli che finora "unnannu cuntatu nenti", cioè la maggior parte degli elettori che sarebbero così svenduti dai vertici del partito "per qualche consigliere in più"...Sergio Leone docet!

Francesco Mezzapelle

29-05-2014 18,10

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