Riceviamo e pubblichiamo nota del gruppo consiliare del Partito Democratico di Mazara del Vallo inviata all’Assessore alla Solidarietà sociale Vito Billardello e, per conoscenza, al presidente del Consiglio comunale, Vito Gancitano. Ecco quanto scrivono i consiglieri Stefania Marascia, Gioacchino Emmola e Giuseppe Palermo:
Nota: Avviso pubblico Regione Sicilia Interventi per il sostegno e la partecipazione ad un percorso finalizzato all’indipendenza economica delle vittime di violenza”
Premesso che con la Legge 8 Maggio 2018 n. 8 “Disposizioni programmatiche e correttive per l’anno 2018” la Regione Siciliana all’art. 53 istituisce a titolo sperimentale il Reddito di Libertà (RDL), quale misura specifica per favorire l’indipendenza economica delle donne vittime di violenza fisica o psicologica. Si tratta di uno strumento che mira ad assicurare il rispetto dei diritti di ogni donna violata nella persona e ridotta in condizioni di dipendenza e sudditanza anche psicologica considerato che il reddito di libertà prevede il sostegno e la partecipazione ad un percorso finalizzato all’indipendenza economica della donna vittima di violenza, con o senza figli minori e/o disabili, affinché sia in seguito in grado di adoperarsi per garantire a sé ed ai propri figli un’autosufficienza economica stante che la suddetta misura è stata adottata anche in ambito nazionale attraverso il “Fondo per il reddito di libertà per le donne vittime di violenza” di cui all'art.
105-bis del decreto legge n. 34/2020 assegnato dall'INPS, misura che però non ha potuto soddisfare tutte le richieste inoltrate dai beneficiari considerato che l'intervento regionale, alla luce delle pregresse esperienze e delle disposizioni nazionali, intende dunque dare continuità a quanto già realizzato, intervenendo nei confronti delle donne vittime di violenza che non hanno trovato risposte a valere sul contributo nazionale considerato che la legge regionale 25 maggio 2022, n. 13 “Legge di stabilità regionale 2022-2024” stanzia sullo specifico capitolo regionale la somma di € 243.364,52, che dovrà essere utilizzata, per il tramite dei Comuni, per il finanziamento dei progetti di indipendenza economica e di reinserimento sociale della donna vittima di violenza.
Il reddito di libertà va dunque inteso come un “budget” destinato alla donna che intenda, con un atteggiamento resiliente, riprendere in mano la propria vita e quella dei propri figli, per ricominciare in una condizione di vita diversa, affrancata dalla violenza subita considerato che i Comuni possono presentare la richiesta di contributo da destinare alle donne vittime di violenza, con o senza figli, per avviare un percorso a sostegno dell'autonomia e di fuoriuscita dalla situazione di violenza.
Per l'attuazione del suddetto progetto personalizzato in favore della donna vittima di violenza, da realizzare attraverso il Reddito di Libertà, potrà essere richiesto un contributo annuo non superiore a € 10.000,00 per ciascuna donna considerato che le destinatarie del Reddito di Libertà sono le donne vittime di violenza, già in carico ai centri antiviolenza e/o alle strutture di accoglienza ad indirizzo segreto, residenti nel territorio della Regione Siciliana, senza reddito, disoccupate, inoccupate o con un reddito, calcolato secondo il metodo dell’indicatore ISEE, inferiore alla soglia di povertà assoluta come stabilita dall’ISTAT considerato che possono presentare istanza di contributo ai sensi del presente avviso i Comuni della Regione Siciliana che intendano attivare, in sinergia con i Centri Antiviolenza e/o le strutture di accoglienza ad indirizzo segreto iscritte all'albo regionale, ex art.
26 l.r. 22/86, un progetto personalizzato in favore della donna vittima di violenza al fine di favorirne l’autonomia economica, l'occupabilità e l’empowerment individual considerato che l’istanza dovrà essere trasmessa in formato file PDF, esclusivamente tramite invio con posta certificata all’indirizzo dipartimento.famiglia@certmail.regione.sicilia.it a far data dal 10/10/2022 e non oltre la data del 31/10/2022 tutto ciò premesso e considerato i consiglieri comunali Stefania Marascia, Giuseppe Palermo e Gioacchino Emmola invitano l’Amministrazione Comunale ad attivare la procedura necessaria per avviare il progetto personalizzato in favore delle donne vittime di violenza e dei loro figli al fine di favorire l’autonomia economica, l’occupabilità e l’empowerment individuale.