Pantelleria, grande partecipazione alla Marcia Silenziosa per Annalisa Fontana

Si stima abbiano partecipato circa 2mila persone

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
28 Settembre 2023 19:30
Pantelleria, grande partecipazione alla Marcia Silenziosa per Annalisa Fontana

La piazza e le strade di Pantelleria si sono tinte di rosso. È accaduto ieri sera. Alle 20.

In tantissimi, si stima circa 2mila persone, hanno infatti risposto all’invito dell’Amministrazione Comunale a partecipare alla Marcia Silenziosa in ricordo di Annalisa Fontana, vittima numero 82 di femminicidio del 2023, e per dire basta alla violenza sulle donne. Non si era mai vista prima d’ora, a Pantelleria, una partecipazione così sentita in una manifestazione.

Ad aprire il corteo i compagni di scuola del figlio più piccolo di Annalisa, studenti di terza media, che hanno portato in prima linea gli striscioni “L’amore non ha lividi”, “Un fiore per Annalisa”, “La violenza non è amore”.

La marcia è partita dalla piazza principale dell’isola, sotto un edificio comunale illuminato di rosso, e si è diretto nel Lungomare Borsellino per poi proseguire per le vie cittadine e rientrare al punto di partenza.

Un silenzio assordante ha caratterizzato tutta la marcia. Un dolore straziante per un delitto efferato che si è consumato tra le mura domestiche di una palazzina di periferia. Un terrificante atto che ha trasformato in torcia umana una donna per mano di un uomo che diceva di amarla, portandola alla morte tra atroci sofferenze. Una comunità sotto shock, attonita, che si è stretta intorno al dolore dei familiari. Cittadini di ogni età, donne, uomini, bambini, insieme ai Presidenti dei Circoli, alle associazioni, alla Croce Rossa, a tutti i componenti dell’Amministrazione Comunale, primo cittadino, assessori, consiglieri. Uniti in una grande manifestazione apolitica. A testimonianza di come di fronte alle sofferenze non esistano barriere.

Solo a fine marcia il silenzio è stato spezzato. Sul sagrato della Chiesa Matrice alcuni componenti dell’Amministrazione Comunale hanno letto pensieri ricordando Annalisa e puntando l’attenzione su un problema che è diventato di prepotente attualità anche in questa piccola isola, così come nel resto d’Italia. Mariangela Silvia, consigliera di “Leali per Pantelleria” ha detto “Parlare di femminicidio significa parlare non solo della morte di una di noi ma significa parlare della mortificazione del nostro essere donna”.

E poi prosegue ponendo domande che hanno difficili risposte “Le cause del femminicidio possono essere diverse ma la più frequente è la gelosia dell’uomo. ... Il delirio si trasforma in follia omicida. I tanti casi di femminicidio, che si ripropongono come una triste liturgia, ci costringono a domande davvero inquietanti sul nostro presente e sulla nostra libertà: noi donne siamo realmente libere? Abbiamo conquistato effettivamente la libertà che crediamo aver ottenuto?”

Oggi bisogna trasformare tutto questo dolore in un’azione concreta” ha affermato la consigliera Nadia Ferrandes. “Nessuno di noi ha una bacchetta magica, ma chi come me ha dato la propria disponibilità a rappresentare le esigenze della nostra comunità, ha il dovere di impegnarsi affinché tutto ciò non riaccada.”

Sono stati giorni particolarmente difficili per noi come Comunità” ci ha detto il Sindaco Fabrizio D’Ancona. “Un episodio veramente orribile ci ha colpito. Questa manifestazione non fa altro che dare il segnale giusto di una Comunità unita di fronte al dolore di una famiglia che è stata colpita da questo tragico evento. Dobbiamo dare una risposta affinché questo tipo di atteggiamento, questo tipo di violenza, questo modo di fare non avvenga più. Purtroppo la nostra società è spesso violenta anche nei modi di parlare. Tutto alimenta in alcuni soggetti prevaricazione, odio, violenza. Questo non deve accadere.

Infine Caterina Culoma, Assessore alle Pari Opportunità, parlando con noi ha ricordato a chi le donne possono rivolgersi in caso di difficoltà: “Attualmente una donna in difficoltà può rivolgersi ai Carabinieri, ai Servizi Sociali, oppure al PrInS (ndr, Progetti Intervento Sociale, progetto di Pronto intervento sociale e interventi a favore delle persone in condizioni di povertà estrema marginalità), un progetto attivo nel quale c’è un numero verde (349 8612797) chiamando il quale si viene a contatto con esperti preparati per trattare ogni singolo caso. Il progetto PrInS vale proprio come un pronto intervento, con immediata operatività da parte degli esperti”.

Giuliana Raffaelli

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