Ospedale Ajello, ancora disagi per i cittadini ed il tempo stringe (anche per le prossime elezioni regionali). Ma siamo fiduciosi… Non abbiamo scelta

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
21 Agosto 2017 12:48
Ospedale Ajello, ancora disagi per i cittadini ed il tempo stringe (anche per le prossime elezioni regionali). Ma siamo fiduciosi… Non abbiamo scelta

Nonostante i proclami e le rassicurazioni provenienti dall’ASP di Trapani, ed in particolare per mano dello stesso commissario Giovanni Bavetta, sono numerosi i cittadini che in questi giorni hanno vissuto, e vivono, dei disagi a causa alcuni disservizi che si registrano presso l’ospedale “Abele Ajello” riaperto, dopo lavori di ristrutturazione durati più di tre anni, a fine giugno con una cerimonia di inaugurazione con il taglio del nastro da parte dell’attuale assessore regionale alla Salute, Baldo Gucciardi, del sindaco Nicolò Cristaldi e dello stesso commissario Bavetta e dell’ex manager dell’Asp di Trapani, promosso a nuovo incarico, il dott. Fabrizio De Nicola.

Ci sono pervenute diverse segnalazioni, anche attraverso facebook, circa la mancanza di servizi essenziali presso la nuova struttura dell’Ospedale “Abele Ajello”. Nonostante l’annuncio di alcuni interventi già effettuati a livello operatorio, l’unico reparto ad oggi funzionante è il Pronto Soccorso (vedi foto ingresso) ma anche in questo si registrano non pochi problemi. Non sarebbero attivi ancora alcuni servizi fondamentali quali ad esempio quello delle radiografie; alcune operazioni di primo soccorso a seguito incidenti stradali sarebbero stati rimandati ai viciniori ospedali di Marsala e Castelvetrano.

A quanto pare inoltre il servizio autombulanza del 118 con a bordo il medico, la cosiddetta “ambulanza medicalizzata” è al momento utilizzata per trasportare i pazienti considerati come casi più urgenti negli ospedali viciniori. Quindi quando l’unica ambulanza medicalizzata è impegnata per i suddetti trasferimenti non sarebbe presente sul territorio mazarese; resterebbero a disposizione soltanto due autombulanze entrambi non medicalizzate.

Un cittadino mazarese, ma non residente in città, ci ha raccontato dell’esperienza vissuta qualche giorno fa quando la propria figlia piccola giocando si è fatta male ad una mano, niente di grave. L’uomo si è recato con la figlia presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale “Ajello” dove ha però appreso che non era possibile quel giorno fare una radiografia e che poteva tornare l’indomani. Così ha fatto. L’indomani però un addetto al servizio di accoglienza dei pazienti, Antonino Castelli, ha riferito che il macchinario di radiografia non era funzionante e che si aspettava un tecnico per sistemarlo. Il cittadino ha così deciso di rivolgersi altrove per usufruire del servizio.

Eppure all’indomani della cerimonia di riapertura dell’Ospedale “Ajello” era stato diramato dal Comune di Mazara del Vallo un comunicato, certamente concordato con l’Asp di Trapani, nel quale si dichiarava che “il Pronto Soccorso, la medicina generale, la cardiologia, il laboratorio d’analisi e la radiologia sono già operativi. La radioterapia sarà operativa a breve ed entro pochi mesi saranno operativi tutti gli altri reparti, a partire dalla chirurgia con i complessi operatori e presto si potrà nuovamente tornare a nascere a Mazara del Vallo. La realizzazione del punto nascita è stata infatti ampiamente confermata dallo stesso Bavetta che ha già annunciato “che entro Luglio nascerà nuovamente il primo mazarese”.

Chissà forse andava meglio programmata questa fase di passaggio fra la chiusura dell’area di emergenza-urgenza di via Livorno (che fine farà adesso quella struttura per la quale l'Asp paga un grosso affitto?) e la riapertura dell’Ospedale “Ajello”. Almeno si potevano garantire i servizi annunciati.Per quelli futuri (i già annunciati reparti di: ortopedia, neurologia, oncologia, neonatologia, riabilitazione, lungodegenza e radioterapia) i cittadini sono certamente pronti ad aspettare (hanno già aspettato quasi 5 anni). Adesso però è già troppo, ed in ogni caso non si potrà aspettare l’approssimarsi della campagna elettorale per le elezioni regionali, provinciali o anche nazionali.

"Stiamo rispettando il cronoprogramma, che aveva redatto il tavolo tecnico, per l'avvio di tutti i servizi, compresi i nuovi, come l'ambulatorio di radioterapia che verrà aperto entro fine mese". Ha dichiarato qualche giorno fa il commissario dell'Azienda sanitaria provinciale Giovanni Bavetta.

Lo stesso Bavetta ha oggi annunciato invece che i primi medici, tra i recenti assunti a tempo indeterminato, hanno apposto le proprie firme sui contratti e hanno scelto le sede preferita di lavoro tra i presidi ospedalieri dell’Azienda sanitaria provinciale di Trapani. Si tratta di quattro specialisti in medicina d’accettazione e d’urgenza, che hanno scelto come sede i pronto soccorso di Marsala, Alcamo, Castelvetrano e Mazara del Vallo e di due cardiologi, che hanno indicato gli ospedali di Trapani e di Marsala.

“Questa è una giornata storica per la nostra azienda -ha detto il commissario dell’ASP Giovanni Bavetta- che accoglie nella propria famiglia degli specialisti che da oggi possono guardare al futuro con maggiori certezze, e sui quali potremo investire, anche nel loro aggiornamento professionale. Ma soprattutto immettiamo personale motivato nelle nostre strutture ospedaliere, e avviare quel modello pilota, in cui la logica sarà quella dell’unico grande ospedale, dove ogni presidio sarà un suo singolo padiglione, e dove saranno gli specialisti a spostarsi e non i pazienti”.

Soddisfazione anche per l’assessore regionale alla Salute Baldo Gucciardi che ha così commentato: “E’ per me una soddisfazione particolare perché questo è il simbolico raggiungimento di un traguardo per cui ho lavorato fin dal giorno del mio insediamento. Non sono più solo numeri, quelli delle assunzioni, ma nomi, facce, persone. Sono felice per loro e per le loro famiglie”.

Circa l’impiego dei nuovi assunti il Commissario Bavetta ha sottolineato: “In questo momento ho chiesto a tutti i colleghi dei pronto soccorso neo assunti di prestare servizio in questo momento all’ospedale di Castelvetrano, vista la grave difficoltà di personale in cui si è venuto a trovare il reparto negli ultimi mesi, e hanno tutti accettato. Dobbiamo mettere a regime tutti i pronto soccorso della provincia secondo un unico modello organizzativo, a anche Castelvetrano avrà al più presto, l’OBI, l’osservazione breve intensiva, e l’astanteria. Perché tutti gli operatori possano così lavorare nella massima serenità e senza rischi, così da assistere i cittadini nel modo più appropriato. Nei prossimi giorni firmeranno altri quattro medici di pronto soccorso e altri due cardiologi: il treno ormai è partito”.

Siamo fiduciosi e speriamo pertanto che l’impegno tanto profuso per l’ospedale di Mazara non si esaurisca dopo le prossime campagne elettorali…

Nel frattempo la sezione trapanese del sindacato Ugl proprio in merito all’ospedale “Ajello” ha così evidenziato: “sono certamente encomiabile gli sforzi per accelerare i tempi per una ottimale organizzazione dei vari reparti, ma non possiamo non fare presente l’attuale assenza, anche programmatica, dell’U.O.C. di Ortopedia; considerato che la patologia traumatica ortopedica è di gran lunga la più ricorrente al Pronto Soccorso, non si capisce bene la motivazione di un tale ritardo, così come non si capisce bene come l’Azienda voglia affrontare tale patologia con soli 4 posti di Day Hospital, che non garantiscono assolutamente la cura dei traumatizzati i quali necessitano di posti ordinari e non di posti in Day Hospital.

Se così fosse continueremmo a mandare i traumatizzati in altri ospedali non potendoli trattare con i posti in DH che prevedono solo ricoveri di massimo una notte”. “Pertanto - conclude la nota dell’Ugl di Trapani - al fine di garantire una adeguata assistenza ortopedica ai tanti traumatizzati che afferiranno al nosocomio, si richiede di attivarsi per aprire al più presto il reparto di ortopedia e con posti in ordinario e non in Day Hospital altrimenti sarebbe un non senso: aprire con posti in DH per poi necessariamente inviare i traumatizzati in altri presidi sarebbe una beffa per i cittadini mazaresi”.

Francesco Mezzapelle

21-08-2017 14,30

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