Operazione antimafia “Ermes”, condannati Giglio, Di Leonardo e Agueci. Assolto Mattarella

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
22 Dicembre 2017 14:22
Operazione antimafia “Ermes”, condannati Giglio, Di Leonardo e Agueci. Assolto Mattarella

E’ stata emessa stamani presso il Tribunale di Marsala la sentenza relativa al secondo troncone del processo “Ermes”, quello scaturito nell’agosto di due anni addietro da un’operazione antimafia della Squadra Mobile di Trapani. Si è così definito il procedimento penale nei confronti di Sergio Giglio, Ugo Di Leonardo (imputati del reato in base all’art. 416 bis partecipazione ad associazione mafiosa in forma aggravata), Leonardo Agueci e Giovanni Mattarella (quest’ultimi imputati del areato di favoreggiamento con l’aggravante di avere favorito “cosa nostra”).

Il Tribunale di Marsala, presieduto dal dott. Sergio Gulotta, ha condannato: Sergio Giglio a alla pena di 13 anni e 4 mesi di reclusione, Ugo Di Leonardo a 12 anni di reclusione, Leonardo Agueci alla pena di 3 anni e 4 mesi.

Nonostante la richiesta di condanna avanzata dalla Direzione Distrettuale Antimafia, è stato invece assolto Giovanni Mattarella con l’ampia formula perchè il fatto non sussiste. “Siamo soddisfatti per risultato conseguito dopo un lungo dibattimento che ha visto diversi testimoni”, questo è quanto è stato espresso a seguito della sentenza dall’avv. Walter Marino, difensore di Mattarella.

Per i suddetti imputati i pm Marzella e De Leo avevano chiesto complessivamente 34 anni di carcere: per Leonardo Agueci la condanna a 4 anni, 11 anni per Ugo Di Leonardo, 16 anni per Sergio Giglio e 3 anni per Giovanni Mattarella. Il procedimento riguardava il clan che nel Belice si era riorganizzato per volere del boss latitante Matteo Messina Denaro.

A capo della cosca sarebbe stato l’anziano boss Vito Gondola, recentemente scomparso, conosciuto negli ambienti come “Vito Coffa”, era lui che si sarebbe occupato, secondo l’accusa, della trasmissione dei “pizzini” da e per il capo mafia latitante.(in foto, ripreso dalle telecamere degli investigatori, l'incontro nella masseria fra Vito Gondola e Michele Gucciardi)

Col rito abbreviato erano stati già condannati dal gup di Palermo Walter Turturici, a complessivi 80 anni di carcere: Mimmo Scimonelli, a 17 anni di reclusione, ritenuto tra gli uomini più vicini al capomafia trapanese, colletto bianco che avrebbe reinvestito anche in Svizzera i soldi del boss, ed ancora, stessa condanna a 17 anni per Pietro Giambalvo e Michele Gucciardi. Rispettivamente 12 e 13 anni hanno avuto inflitti Michele Terranova e Vincenzo Giambalvo, 4 anni invece a Giovanni Loretta, accusato di favoreggiamento.

L'indagine avrebbe confermato “i saldi contatti tra il clan mafioso di Mazara del Vallo, retto da Vito Gondola, e quello di Castelvetrano e aveva svelato gli accordi per spartirsi gli appalti sotto le direttive del latitante Messina Denaro –come asserivano gli inquirenti - al quale Gondola si rivolgeva per dirimere le varie controversie insorte”.

Francesco Mezzapelle

22-12-2017 15,00

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