Operai mazaresi della Belice Ambiente messi “fuori-servizio” dalle Istituzioni. Il dramma delle famiglie e la poca chiarezza dell’Amministrazione Cristaldi

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
18 Marzo 2016 16:29
Operai mazaresi della Belice Ambiente messi “fuori-servizio” dalle Istituzioni. Il dramma delle famiglie e la poca chiarezza dell’Amministrazione Cristaldi

La seduta agitatissima di ieri sera e l’incontro di oggi, forse non proprio tranquillo, fra una piccola delegazione di operai mazaresi della Belice Ambiente con il sindaco Nicola Cristaldi hanno dimostrato come ormai sia superato il punto di non ritorno in merito alla questione degli stessi operai che stanno vivendo un autentico dramma: 6 mesi di stipendi arretrati e messi “fuori-servizio” da un sistema che fino a ieri si è servito di loro anche per ragioni politiche.

Sulle vicende della Belice Ambiente, da circa tre anni liquidazione e commissariata dalla Regione si sta scrivendo una pagina nerissima, poco chiare appaiono alcune decisioni sia da parte della Regione (fallimentare la gestione del Governo Crocetta che proroga il commissariamento e non consente ancora il passaggio alla SRR) che del Comune di Mazara del Vallo che ormai da mesi ha trasformato da straordinario ad ordinario il ricorso a ditte esterne per espletare il servizio prima reso dalla Belice Ambiente. Un braccio di ferro personale (forse strascichi politici di vecchia durata) fra il sindaco Nicola Cristaldi e l’attuale commissario Sonia Alfano: di mezzo ci stanno una cinquantina di operai mazaresi della stessa Belice Ambiente la cui disperazione non conosce ancora la fine… (in foto n.1 e 2 due momenti nei mesi precedenti relativi a proteste presso il Comune di Mazara da parte operai della Belice Ambiente)   

Ma andiamo per ordine narrando quanto avvenuto nelle ultime ore.

Ieri sera si è riunito il Consiglio comunale in seduta ordinaria. In pochi immaginavano l’epilogo della seduta, iniziata in ritardo di un'ora per mancanza di numero legale. Da tempo infatti non si presentavano innanzi agli occhi della cittadinanza e del massimo consesso civico situazioni del genere. Protagonisti, si fa per dire, della serata sono stati gli operai mazaresi della Belice Ambiente animati da quella disperazione a seguito di risposte infruttuose da parte degli organi competenti che, a ragione o meno (tocca alle istituzioni preposte stabilirlo) non fanno altro che alzare le spalle rimpallandosi le responsabilità.

Momenti di grande tensione in aula, crescente, sfociati infine nell'interruzione dei lavori. Circa una cinquantina di cittadini, tra operai e famiglie, hanno minacciato di occupare i locali del consiglio comunale e rimanervi tutta la notte in segno di protesta vista la degenerazione della condizione lavorativa. Sono infatti ormai sei i mesi di stipendio in arretrato.

Ma vediamo quale sembra essere stata la miccia che ha infervorato gli animi, la goccia che ha fatto traboccare un vaso già straripante di suo. Incipit di rito da parte di tutti i consiglieri comunali, compre il presidente Gancitano, è stata solidarietà. In particolare Pasquale Safina, annunciando prima il suo passaggio al Pd (che adesso ha un gruppo consiliare composto dallo stesso Safina, da Giacomo Mauro e Teresa Diadema) ha chiesto informazioni sull’incontro avvenuto la mattina a Santa Ninfa e dove era presente l'assessore Vito Billardello, in merito al futuro lavorativo degli stessi operai.

Andrea Burzotta (FI) ha presentato un’interrogazione a doppia firma, con Cangemi (FI), sulla sicurezza del territorio comunale, visti i recenti e numerosi episodi di criminalità in tutto il territorio mazarese, e incidenti stradali. Anche Burzotta ha chiesto la presenza dell'assessore Billardello vista la necessità impellente di risposte per i lavoratori della Belice Ambiente.

Nicola La Grutta (M5S) ha interrogato l’Amministrazione Cristaldi sull'edilizia scolastica, scuolabus, e della scottante questione della Radioterapia complessa, contesa fra Mazara e Trapani, e sulla scelta degli scrutatori per il Referendum del 17 aprile: “c'è o meno la volontà di sorteggiare persone più bisognose?”. La Grutta ha chiesto anche lui all'Amministrazione di relazionare sull'incontro avvenuto a Santa Ninfa, ed ha dichiarato di aver appreso, pochi secondi prima della seduta, tramite alcune delibere, che le somme per l'ex 191 vengono prese dai capitoli di spesa che erano dedicato alla Belice Ambiente in liquidazione. La Grutta ha sottolineato che non risulta semplice ed immediato per i cittadini consultare le delibere sul sito del Comune.

Anche Giacomo Cangemi ha espresso sostegno morale agli operai della Belice Ambiente chiedendo altresì di venire a conoscenza dei temi trattati durante la riunione alla quale ha partecipato l'Amministrazione rappresentata dall'assessore Billardello. Cangemi ha ripreso l'interrogazione firmata con Burzotta e la questione dell’emogasanalizzatore e sulla sanità in generale. Cangemi ha sottolineato: “vi è indifferenza verso le condizioni stradali”. Infine ha terminato illustrando l'interrogazione, sempre a doppia firma con Burzotta, per far luce sul depuratore comunale, in particolare sulle varie carte e delibere che trattano le somme per diverse perizie e lavori.

Nino Arena ha chiesto delucidazioni sulla scarsa qualità del servizio in periferia della ditta che sta sostituendo la Belice Ambiente, e chiedendo chiarezza sulle questioni dell’emogasanalizzatore e sulla radioterapia prevista a Mazara. Arena ha invitato l’Amministrazione a prestare attenzione e comunicare quando necessario l’alto valore dei nitrati va, oltre i limiti della legge, vista la non funzionalità temporanea di uno dei pozzi di Ramisella.

Giacomo Mauro, prima ha dato il benvenuto a Safina nel Pd (Safina appartiene alla sua area, cioè quella “Gucciardiana”), poi non si è trattenuto dal parlare degli operai della Belice Ambiente: “C'era stato nei giorni scorsi un incontro a Palermo ed in quella sede si era sancito che tutti i sindaci tranne il sindaco del comune di Mazara del Vallo, si sarebbero fatti carico dei dipendenti e così è stato. Ora però mi giunge voce –ha aggiunto mauro- per questo vorrei che l'Amministrazione ne relazionasse, che in una nuova riunione, al quale era presente l'assessore Billardello, accompagnato dal consigliere Firenze, i sindaci degli altri comuni abbiano detto espressamente che non sono più in grado di poter pagare o sobbarcarsi gli stipendi dei nostri dipendenti, sono dipendenti della Belice Ambiente che però operano nel comune di Mazara del Vallo.

Propongo che le ditte esterne utilizzino il personale della Belice Ambiente, quando si fanno i noli a freddo. Invece sono stati assunti 40 operai ai quali se ne aggiungeranno altri 36 per fare la raccolta differenziata, quale è il motivo per cui non possano essere utilizzati gli operatori della Belice Ambiente? Rappresentiamo le istituzioni e non possiamo fare finta di nulla. Istituzioni, Prefetto e Sindacati si siedano e trovino una soluzione, questi operai sono in una situazione drammatica”.

Dalla platea dove assiepati gli operai della Belice Ambiente e loro famiglie è partito qualche applauso ed un coro: “non ci sono i soldi, non possiamo più mangiare”

Anche Stefania Marascia ha espresso solidarietà agli operai: vi è anche la dignità di questi lavoratori da difendere”. Poi Marascia ha letto la mozione sulla richiesta di una seconda ambulanza in città dove attualmente ve ne è soltanto una perchè la seconda trasferita dal governo regionale a Favignana.

Alla veemente richiesta di intervento da parte di un operaio della Belice Ambiente, il presidente Gancitano ha richiesto l’intervento dei vigili affinché i lavori potessero proseguire senza troppe tensioni; Gancitano ha invitato un operaio ad uscire fuori dall'aula dopo che lo stesso aveva oltrepassato la struttura in legno che separa i banchi dei consiglieri dalla platea.

Teresa Diadema (Pd: “non serve più esprimere solidarietà, è un problema economico e sociale, l'Amministrazione deve relazionare, gli operatori che sono qui per chiedere lumi e non per inveire contro l'Amministrazione. Do il benvenuto a Safina nel Pd, adesso abbiamo un gruppo. Poi Diadema Cambia discorso: “in aula si è fatto populismo e demagogia, con bugie e ignoranza, ad alcuni resta questo. Le esperienze di alcune città, Quarto (NA) docet. Il neo segretario del pd cittadino ha voluto “rassicurare la cittadinanza che entro questa settimana arriverà l'ambulanza, e per la prima volta c'è la possibilità di usufruire di un ospedale che sarà fiore all'occhiello dell'intera Regione, anche con la radioterapia, la differenza tra semplice e complessa il paziente non la sentirà, non la capirà, è solo un problema politico, burocratico e tra medici”.

Pietro Ingargiola (Scelta Libera): “è doveroso, a parer mio fare un momento di sospensione, i debiti fuori bilancio possono aspettare, chiamiamo l'Amministrazione comunale a relazionale sulla situazione di questi operai (consensi e applausi). Non posso stare tranquillo, ho la pelle d'oca nel vedervi tutti”. Ingargiola ha poi sottolineato: “comunico che sono stato contattato da “Striscia la Notizia” per fare un intervento su mercato ittico agroalimentare al porto nuovo.

Ho detto che non ero io l'operatore principale ma ho preso lo spunto per preparare un'interrogazione”. Poi Ingargiola ritorna sulal questione politica ed in particolare al recente alterco con il vicesindaco Silvano Bonano: “Sono in pausa di riflessione per dare le dimissioni come consigliere comunale anche se aspetto prima quelle del vicesindaco perché ha motivazioni più importanti di quelle mie per non fare né vicesindaco, né consigliere né assessore”.

Francesco Foggia: “condivido la proposta di Mauro sulla questione degli operai della Belice Ambiente”. Poi il consigliere del psi rivolge le proprie attenzioni alla questione Ospedale ed in particolare alla possibilità di avere o meno l’unità di Radioterapia complessa: “Quando si era deciso di realizzare il polo oncologico e la radioterapia a Mazara questa doveva essere l'unica in provincia, Trapani si è ribellata per pretendere quello che non avevano, non ho problemi di casacche e mi metto dalla parte dei cittadini, non si parla di semplice o complessa, noi abbiamo tutto pronto.

Allora mi chiedo: perché vogliono renderla semplice quando a Trapani, per il quale il governo regionale ha approvato una delibera, la rendono complessa? E’ illogico e la politica tutta si deve vergognare, chi lo accetta non vuole il bene della città, non possiamo sottometterci ai poteri forti, scendiamo in campo noi come lo fece Trapani allora, facciamolo insieme, Trapani ha il potere e noi abbiamo il popolo. Vi sono personaggi che hanno preso 1800 consensi a Mazara e quando si chiede un consiglio comunale aperto sulla radioterapia neanche si presentano.

Ringrazio il Pd che mi ha invitato al suo congresso, sono andato col fine di ottenere quello che meritiamo, ho chiesto un incontro garantitomi dai vertici del partito, da venti giorni però non riesco a incontrarmi con l'assessore Gucciardi che non risponde. In attesa che Trapani inizi e finisca la struttura di radioterapia chiediamo che quella complessa sia assegnata a Mazara, poi appena Trapani sarà pronta rimettiamo tutto in discussione, cerchiamo di essere uniti, scendiamo in campo, non ho alcun interesse politico, dobbiamo lavorare nell'interesse del nostro ospedale, mettiamoci la faccia”.

Giorgio Randazzo (Scelta Libera): “mi mostro solidale agli appelli del consigliere Foggia, saremo partecipi, a maggior ragione per il fatto che non siamo legati ad alcun partito. Mi unisco anche alla proposta di La Grutta: chi ha bisogno abbia la possibilità di essere sorteggiato per il referendum, ed a tal proposito verteva una mia proposta del 2014, ad oggi chiedo all'amministrazione di prendere posizione sulla questione in oggetto magari e concordando azioni comuni con il consiglio comunale, comuni limitrofi e ANCI Sicilia.

Annuncio che il mio gruppo si farò promotore affinché l'amministrazione, a salvaguardia delle casse comunali, possa prendere provvedimenti in merito la Tia 2010. Vi sono infatti iniziative da parte di associazione dei consumatori pronte ad offrire consulenze gratuite a tutti i cittadini data la prescrizione del tributo. Per evitare di parlare di risarcimenti e condanna da parte dei giudici contabili, che si faccia luce”.

Successivamente Randazzo ha chiesto al Dirigente del III Settore del Comune tutti gli atti amministrativi in copia cartacea riguardanti le determine sindacali ex articolo 191 e le determine dirigenziali del terzo settore relative ai verbali di gara in riferimento al periodo compreso tra il primo giugno 2014 e il 16 marzo 2016. Sono state dette tante cose in quest'aula in maniera vaga, non diretta e non chiara. Chi ricopre un ruolo di controllo, è quello del Consiglio comunale, ha il dovere di informare i cittadini.

Parlo di legalità, ho imparato che il politico onesto non è chi manda atti alla Procura della Repubblica ma colui che nel momento in cui avverte che qualche collega sta mettendo in pratica qualche opera non legale fa di tutto per emarginarlo in modo che il Consiglio comunale non venga inquinato dagli atteggiamenti di un certo consigliere e siccome io oggi rispondo delle mie azioni, a salvaguardia del sindaco che fino a prova contraria è una persona per bene e visto che in questa maggioranza ci sono persone per bene come in questa giunta, dico invece che c'è qualcuno che predica bene e razzola male e ha la sfacciataggine di accusare.Mi riferisco al consigliere che nella scorsa seduta ha accusato il sottoscritto di determinate azioni, chiedendo di rispondere alla città su otto punti, cara consigliere (Randazzo si rivolge probabilmente a Joselita D’Annibale del gruppo Fratelli d’Italia, i due erano stati protagonisti di un duro alterco nella precedente seduta consiliare) la città vuole delle risposte da lei, la città vuole capire perché un soggetto che guarda caso ha lo stesso nome e cognome di suo fratello, oggi si ritrova assunto in quell'impresa che espleta il servizio del 191 (applausi e acclamazioni in platea, mentre il presidente Gancitano ricorda che Randazzo si assume le responsabilità di quanto affermato, e che il suo intervento sarà portato alla Procura della Repubblica).

Non ci sto –ha continuato Randazzo- che il mio nome venga infangato a causa delle azioni di qualcuno, prima di fare la morale al sottoscritto e soprattutto davanti ad un microfono, prima di chiedere le dimissioni al consigliere Ingargiola, che ci si pensi più di una volta e si dimetta da presidente della Commissione e da consigliere comunale. Randazzo ha chiesto infine di mettere in votazione la proposta di sospendere la seduta in attesa che arrivi l'assessore Billardello.

Il vicesindaco Silvano Bonanno è intervenuto chiedendo di “instaurare un clima più distensivo soprattutto –ha detto- per la presenza di persone che reputo tutte per bene fino a quando non viene dimostrato il contrario. Non ho partecipato alla riunione di Santa Ninfa, ho solo notizia che i sindaci hanno stabilito, di rimandare gli operai che lavoravano a Mazara a prestare servizio in questa città, domani si sarà una riunione con la Giunta. Verranno esaminati i fatti e le possibili azioni da adottare (il pubblico nel frattempo inizia a farsi sentire), fuori abbiamo parlato nell'atrio con pacatezza, per ora né io, né il sindaco, né il prefetto né la dottoressa Alfano possiamo trovare la soluzione.” Vengono chiamati i vigili ad intervenire per sedare gli animi.

Bonanno ha così continuato cercando di rispondere ai vari quesiti posti dai consiglieri: “avevo già proposto un mese fa –ha il sorteggio per gli scrutatori per il Referendum, abbiamo 7100 scrutatori iscritti per 150 circa che saranno sorteggiati. Per l'edilizia scolastica abbiamo partecipato al bando regionale: saranno coinvolte, per 880 mila euro, le scuole di Santa Gemma, Aiello Santa Caterina, Borsellino, e per 440 mila euro la Scuola G. Grassa, mentre la Pirandello per 98 mila euro.

Il lungomare e la sua illuminazione è prevista nei fondi Jessica, la via Bessarione l'abbiamo inserita nel Piano annuale delle Opere Pubbliche con fondi dalla Cassa Depositi e Prestiti. Ci siamo attivati per il problema delle buche, c'è un avviso pubblico di 40 mila euro che serve appunto per la manutenzione stradale”. Infine Bonanno risponde ad Ingargiola: “ricordo che sono stato il secondo eletto della lista Liberi e mi sono dimesso da consigliere comunale, non penso posso dimettermi anche da vicesindaco, sarebbe troppo bello per qualcuno, lo rimarrò fin quando il sindaco lo vorrà.”

Così si passa al terzo punto, un debito fuori bilancio, ma nel frattempo le urla in platea si fanno sempre più alte, tanto che il consigliere Mauro ha chiesto la sospensione. Il pubblico continua a urlare chiedendo attenzione, un operai si lamenta urlando di non poter comprare le medicine nonostante sia ammalato.

E' intervenuto l’assessore Vito Ballatore anche lui ha espresso “solidarietà ai presenti per un momento difficile e alle famiglie” ed ha proseguito illustrando il debito fuori bilancio che prevede che il Comune, a seguito sentenza, rimborsi 12 mila euro ad un dipendente in quanto assolto in un procedimento penale per un fatto non sussistente.

La Grutta è nuovamente intervenuto: “quando un consigliere fa richiesta di sospensione per ascoltare l'assessore Billardello, credo si debba non proseguire con l'o.d.g. Ma fermarsi un attimo e dare delucidazioni chiare sulla presenza o meno dell'assessore Billardello, se non si procederà al voto della proposta del consigliere Randazzo, io, immediatamente dopo questo debito fuori bilancio, uscirò dall'aula per protesta.”. Dalla platea viene gridato ancora: ”Che cosa è successo oggi a Santa Ninfa?”. La platea urla e richiede la presenza dell’assessore Billardello.

Pasquale Safina: “sono solidale e vicino a voi, sono stato il primo ad aver chiesto la presenza di Billardello, notizie sue non ce ne sono. L'assessore Billardello si sente il numero uno di tutta l'amministrazione comunale, è quello che ha detto che esternalizzare i nostri debiti è un servizio sociale, secondo me lui non sa cosa significa essere sociale. Invito il Presidente del Consiglio comunale a chiedere all’'assessore o al nostro grande sindaco di venire in aula finalmente a parlare con la città, con i suoi figli, noi lo abbiamo fatto grande. Si faccia carico il presidente o sospendiamo in segno di rispetto per questa città.” Il Presidente Vito Gancitano ha così risposto: “l'assessore Billardello non è in sede quindi non verrà in aula”

Ha ripreso la parola il vicesindaco Bonanno: “oggi a Santa Ninfa è emerso un fatto nuovo, cioè che agli altri Comuni dell’ATo Tp2 non vogliono gli operai di Mazara, i sindaci di quei comuni, Campobello, Castelvetrano, Gibellina, Santa Ninfa, si sono accorti che devono pagare loro il servizio e non il comune di Mazara, ma voi facevate un servizio in altri comuni.” A questo allora la folla si accalca davanti all’area dei banchi consiliari. Vi è molta agitazione. Viene chiesto ai cameramen presenti di riprendere anche loro lamentele. Nel frattempo la polizia municipale cerca di riportare tutti alla calma, i consiglieri tutti in piedi, ormai palese che la seduta ha preso una piega inattesa. Partono le prime avvisaglie di occupazione dell’aula.

Dopo momenti di grande concitazione l’assessore Ballatore ha annunciato agli operai che l’indomani (cioè oggi) a mezzogiorno il sindaco Cristaldi avrebbe incontrato una loro delegazione (cinque operai) per affrontare la questione.In molti non sono d’accordo con l’annuncio di Ballatore. Qualcuno grida pure: “i vostri figli mangiano, se ne fregano di noi, a quella di 5 anni che le do a mangiare? Si assumono altri cittadini da impiegare nella ditta privata ed a noi ci licenziano. Sono disperato, per ora sono ho potuto sopravvivere perché vado da mia madre a chiedere 20 euro, vado da mio fratello..., ho la macchina senza assicurazione”

Dopo circa un'ora di guazzabuglio, la seduta riprende ma Diadema, Iacono, Provenzano, Bommarito, D'Annibale, Giacalone Giuseppe e La Grutta risultano assenti. Il vicesindaco Bonanno ribadisce che il sindaco domani (oggi 18 marzo) a mezzogiorno accoglierà una delegazione per verificare lo stato dell'arte di quello che è successo a Santa Ninfa. A questo punto il presidente Gancitano chiude la seduta nel frattempo però gli operai gridano il loro disappunto.

Oggi alle 13,30 è arrivata una nota dal Comune in merito ad un'incontro, presso il Palazzo di Città, fra il sindaco Nicola Cristaldi ed una delegazione degli stessi operai. Attraverso la nota il primo cittadino mazarese ha così dichiarato:

“Siamo andati anche oltre il passato. Nel senso che abbiamo riconfermato la nostra disponibilità alla collaborazione con l’Ato Belice ben sapendo noi, ma devono saperlo anche gli altri, che noi non paghiamo stipendi ma servizi. Se i servizi vengono espletati noi paghiamo, altrimenti non possiamo arrecare un danno alle casse comunali. Siamo consapevoli del disagio dei lavoratori che vantano crediti per circa 6 mensilità dall’Ato Belice. Abbiamo più volte ribadito che il Comune di Mazara non ha debiti nei confronti dell’Ato Belice e nel caso i conteggi delle fatture dovessero portare ad un debito è impossibile pagare per il passato a causa dei pignoramenti decretati dai giudici.

Con l’inizio del nuovo anno ci è possibile sbloccare la situazione per i nuovi servizi, quindi se l’Ato Belice ci propone un piano per l’espletamento di nuovi servizi con mezzi idonei siamo pronti ad utilizzare immediatamente il personale di Mazara del Vallo garantendo il pagamento dei servizi all’Ato Belice affiché i dipendenti percepiscano regolarmente lo stipendio”.

Alla presenza degli assessori Bonanno, Billardello e Vassallo, dei dirigenti dei settori Finanze e Polizia Municipale e dei vertici locali di Polizia e Carabinieri, il sindaco Cristaldi ha aggiunto: “se occorre il Comune è pronto anche a farsi garante del pagamento dell’eventuale nolo dei mezzi e delle attrezzature”. Probabilmente le nuove rassicurazioni di Cristaldi non hanno sortito l’effetto di calmare gli stessi operai la cui maggioranza assiepata nei dintorni dello stesso Palazzo comunale ha cominciato a far sentire la propria voce; tale atmosfera è stata sottolineata alla fine dalla stessa nota con lo stesso sindaco che ha dichiarato: “l’incontro è stato sereno ma se poi la serenità di questo incontro sarà turbata da soggetti che non hanno partecipato è un aspetto che non mi riguarda”.

Una cosa è certa: il tempo delle promesse e delle attese è finito, soltanto fatti concreti possono dare risposte soddisfacenti a cittadini e famiglie ridotte sul lastrico dai “capricci” della politica e dalla mal gestione che ha caratterizzato la Belice Ambiente Spa.

Francesco Mezzapelle

18-03-2016 17,00

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