Omicidio Cucchiara, 30 anni al mazarese Giuseppe Marrone dopo la rideterminazione della pena

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
21 Giugno 2016 23:43
Omicidio Cucchiara, 30 anni al mazarese Giuseppe Marrone dopo la rideterminazione della pena

Il 50enne mazarese Giuseppe Marrone è stato condannato a 30 anni di carcere dalla seconda sezione della Corte d’Assise d’Appello di Palermo per l’omicidio di Giuseppe Cucchiara, originario di Marsala, ucciso nel 2010, a Mazara del Vallo. La vittima, originario di Marsala ma residente a Mazara, si era allontanata da casa il 13 gennaio 2010. Durante l’ora di pranzo avrebbe detto, dopo aver ricevuto una telefonata, alla propria compagna di uscire per andare a comprare le sigarette, poi però non aveva fatto ritorno a casa.

Il cadavere venne ritrovato il successivo 19 aprile. Cucchiara, che al momento della sua morte aveva 43 anni, fu ucciso con un fucile da sub e poi gettato nelle acque del porto-canale. Al momento della morte, Cucchiara aveva 43 anni. L’indagine sull’omicidio di Giuseppe Cucchiara fu condotta da Procura di Marsala e carabinieri di Mazara del Vallo.

Cucchiara (in foto n.2) e Marrone (in foto n.1), in precedenza, erano rimasti coinvolti in un’indagine per fatti di droga e Cucchiara avrebbe reso dichiarazioni che aggravarono la posizione di Marrone.

La Corte d’Assise d’appello di Palermo, ma diversa sezione, aveva condannato Marrone all’ergastolo, accogliendo la tesi dell’accusa relativa alla premeditazione, ma lo scorso 5 marzo la Corte di Cassazione, non rinvenendo tale aggravante, ha annullato la sentenza, con rinvio del processo in appello, per la rideterminazione della pena. 

A difendere Marrone nei primi due gradi di giudizio era stato l’avvocato mazarese Vincenzo Bonanno, deceduto lo scorso dicembre per un improvviso malore. Ed è stato lo stesso legale, prima di morire, a preparare il ricorso in Cassazione, poi vinto, sostenendo l’assenza di premeditazione.

Francesco Mezzapelle

22-06-2016 1,30

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