Odori nauseabondi, in corso la “vendetta” della Bertolino?

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
13 Aprile 2014 09:30
Odori nauseabondi, in corso la “vendetta” della Bertolino?

Da circa un mese in città si avverte uno strano odore, un cattivo odore. Moltissimi cittadini, anche attraverso facebook ci hanno segnalato la persistenza di questo "olezzo" persistente,

invasivo e che onestamente da molto fastidio, si tratta di odore di vinaccia. Il fenomeno è avvertito a Mazara del Vallo ed a Petrosino non appena spira vento di maestrale e Tramontana; quando invece spira scirocco il cattivo odore è avvertito nel territorio di Marsala.

Gli odori nauseabondi provocati dalla bruciatura di vinaccia provengono dall'ex Distilleria Trapas, lo stabilimento (vedi foto 1) dalla scorsa estate è però preso in affitto (attraverso la curatela fallimentare presso il Tribunale di Marsala) dalla società "Imera" di proprietà del gruppo facente capo ad Antonina Bertolino. Si tratta di una vecchia conoscenza in quanto la stessa alcuni anni fa provò ad insediare più volte nel territorio mazarese una mega-distilleria; soltanto la sollevazione popolare guidata da alcuni comitati ed associazioni ambientalistiche e studentesche evitò l'insediamento che avrebbe certamente richiesto un grosso dispendio di risorse idriche con il rischio di inquinamento di falde acquifere così come avvenuto negli ultimi decenni nel grande impianto di Partinico di proprietà della stessa signora Bertolino.

Il Comune di Petrosino corre ai ripari. Venerdì mattina l'Ufficio Tecnico del Comune di Petrosino ha inviato una richiesta ufficiale a diversi organi competenti al fine di avviare dei controlli sia per accertare la natura degli odori nauseabondi e per verificare il rispetto delle autorizzazioni in merito alle emissioni atmosferiche da parte dell'ex Distilleria Trapas che si trova nel territorio di Petrosino al confine con quello di Mazara. La richiesta è stata inviata all'Arpa di Trapani, all'Assessorato Regionale Territorio ed Ambiente, all'Ufficio Provinciale delle autorizzazioni per emissioni atmosferiche, alla Polizia Municipale ed alla locale Compagnia dei Carabinieri.

"Questa nostra iniziativa –ha avvertito il sindaco di Petrosino, Gaspare Giacalone (in foto 2 con l'Assessore Zichittella con alcuni ambientalisti)- è la conseguenza di numerose segnalazioni ricevute da cittadini di Petrosino ma anche di città viciniore che avvertono da qualche mese l'odore nauseabondo. Pur rispettando il diritto d'impresa intendiamo far rispettare la legge a garanzia della salute dei cittadini".

A seguire l'iter della richiesta da parte della ditta Bertolino presso l'Assessorato regionale Territorio ed Ambiente per potere ampliare l'impianto concesso in affitto dalla curatela fallimentare dell'ex Trapas è stato l'Assessore al Territorio ed Ambiente del Comune di Petrosino, Katia Zichittella: "in Assessorato regionale abbiamo sostenuto un autentico braccio di ferro con la stessa signora Bertolino che sembrava di casa in quegli uffici. Alla sua richiesta abbiamo risposto con la richiesta di uno studio di impatto ambientale in quanto nella stessa zona insiste un'area sic caratterizzata da "sciare".

La signora Bertolino non l'ha presa bene. La ditta -ha sottolneato Zichittella- non ha fatto più nessuna richiesta anche relativa ad una nuova normativa europea che aumenterebbe la quantità di emissioni atmosferiche, dichiarando di volersi attenere alle vigenti normative. Ovviamente noi staremo in allerta ed aspettiamo l'esito dei controlli degli organi di competenza da noi richiesti, uno di questi, l'Arpa, non ha mai partecipato a questi incontri facendo soltanto sapere che per loro con la nuova gestione dell'impianto non cambiava non cambiava niente".

I controlli negli anni passati alla Distilleria Trapas. Il 17 marzo 2010, il Comitato "Trasmazaro", "Legambiente Mazara" e "CSI Comitato Studenti Imbattibili", attraverso una nota inviata all'allora prefetto di Trapani, Stefano Trotta, ai Sindaci di Mazara, Marsala e Petrosino, all'Assessorato Regionale all'Ambiente ed al Territorio ed al Presidente della Regione, segnalarono lo "spiacevole inconveniente" che da qualche mese si avvertiva nei quartieri mazaresi di Tonnarella e Trasmazaro, vale a dire il persistere di odori nauseabondi che rendevano l'aria irrespirabile e che costrinsero molti cittadini di quei quartieri a stare in casa con le finestre chiuse.

"Già in passato –scrissero Gasparino (Rino) Giacalone, Franco Sferlazzo e Giacomo Anselmo, rispettivamente rappresentanti delle tre associazioni- abbiamo segnalato questo inconveniente, tant'è che, a seguito di un incontro tenutosi il 3 aprile 2008 presso Prefettura di Trapani, fu programmato un incontro con i responsabili della Distilleria Trapas presso il Comune di Petrosino che avvenne il 16 maggio dello stesso anno. In quella sede fu concordato che: l'Arpa acquisisse la documentazione relativa all'impianto di essiccazione di questa ditta onde verificare se questa situazione possa dipendere dalla loro attività, furono concordate delle verifiche alla presenza dei tecnici della Trapas e l'Arpa.

Inoltre i Comuni di Petrosino e Mazara, si impegnarono ad individuare un sito per l'installazione di una stazione mobile per il controllo della qualità dell'aria, in dotazione all'Arpa". Non sappiamo se questo poi sia avvenuto o meno, bisogna dire che per parecchi mesi gli odori nauseabondi scomparvero. Ma dopo l'anno successivo la puzza ricomparve. Così le suddette associazioni ambientalistiche ritornarono all'attacco chiedendo di sapere : "se la stazione mobile per il rilevamento e controllo della qualità dell'aria fosse stata piazzata o meno, e se si quali sono stati gli esiti dei rilevamenti; se questa puzza possa essere stata provocata da eventuali sversamenti a cielo aperto di sostanze inquinanti".

Infine fu chiesto un intervento per la cessazione definitiva del problema; il problema in effetti cessò ma a seguito della chiusura dell'attività della Trapas.

Adesso con la nuova gestione Bertolino il problema è ritornato, con maggiore intensità, inoltre gli odori nauseabondi sono avvertiti anche nella parte est della città, cioè a partire dal lungomare San Vito, via Castelvetrano etc. La questione è molto seguita da una ambientalista mazarese, la prof. Mariella Tancredi che sta raccogliendo la documentazione necessaria per rivolgersi formalmente agli organi competenti. "In merito ai controlli –ha spiegato Tancredi- vi è una circolare della Regione Siciliana, la n.18 del 2012, che detta le linee guida sulle tre fasi che l'Arpa deve attuare per il controllo del territorio"

In attesa che anche le Amministrazioni di Mazara e di Marsala prendano provvedimenti sul caso, ci chiediamo: si sta forse avverando quella "vendetta" annunciata dalla signora Bertolino alcuni anni fa quando non potette insediarsi, ci provò in tutti i modi, nel territorio mazarese? L'imprenditrice è riuscita nel suo intento ad entrare nel territorio in maniera "alternativa", con un contratto di affitto dell'impianto dell'ex Grapperia Trapas che le da la prelazione dell'acquisto dopo 24 mesi. Allora che questo altro capitolo del "romanzo" abbia inizio...

Francesco Mezzapelle

13-04-2012 11,15

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