Non ricevute dovute spettanze, in agitazione dipendenti dell’ex Belice Ambiente

Altra questione il Polo Tecnologico di Castelvetrano della società Ato Tp2 fallita nel dicembre 2016

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
19 Aprile 2022 09:53
Non ricevute dovute spettanze, in agitazione dipendenti dell’ex Belice Ambiente

Non hanno percepito la somma spettante dei crediti vantati dal fallimento: sono agitazione dipendenti della ex Belice Ambiente S.p.A. La società Ato Tp2 era fallita con sentenza n. 12/16 del 19 dicembre 2016 del Tribunale di Sciacca. I circa 300 lavoratori nonostante lo stato passivo della società sia stato definito da tanti anni, non avrebbero ricevuto notizie né sul rendiconto, né sugli adempimenti effettuati da parte del curatore fallimentare, il dott. Antonio Lentini di Agrigento. Sottolineando il loro status di lavoratori dipendenti, e quindi di crediti privilegiati, gli stessi lavoratori avrebbero deciso, pertanto, di rivolgersi alle autorità competenti per avere notizie sul decorso del fallimento. Sarebbero creditori anche di tre mensilità previste dalla legge, subito dopo la dichiarazione del fallimento (in copertina foto di archivio di una protesta dei lavoratori della Belice Ambiente davanti al Comune di Mazara del Vallo).

A richiedere il default della Belice Ambiente SpA erano state le società Tech Servizi Srl (circa 300.000 euro) e la I&S Informatica e Servizi Srl (circa 100.000 euro). Ricordiamo che proprio la Tech servizi srl di Siracusa, prima della dichiarazione del fallimento della Belice Ambiente, si era aggiudicata provvisoriamente il servizio sperimentale per la raccolta differenziata rifiuti e trasporto allo smaltimento per cinque mesi nel Comune di Mazara del Vallo.

Lo scorso febbraio il Dipartimento dell’Acqua e dei Rifiuti dell’Assessorato regionale all’Energia ha diffidato lo stesso curatore fallimentare dell’Ato Tp2 “Belice Ambiente Spa” a trasferire al più presto il Polo tecnologico di contrada Airone di Castelvetrano alla Srr “Trapani Sud” in quanto si tratta di un impianto funzionale per la raccolta differenziata detenendo la suo interno anche un’area del compostaggio dell’organico. L’atto di diffida è stato firmato dall’assessore regionale all’Energia e Pubblica Utilità Daniela Baglieri e dal dirigente generale Calogero Foti che citano il Polo tecnologico come “bene funzionalmente vincolato al servizio pubblico essenziale”. All’impianto la Regione Siciliana ha destinato 6 milioni di euro del Programma operativo Fesr Sicilia per il riefficientamento del Polo; Baglieri e Foti nella loro diffida avvertono il rischio che non utilizzandoli i fondi UE potrebbero tornare indietro.

A chiedere da tempo il trasferimento dell’impianto alla Srr “Trapani Sud” è il suo attuale presidente, Nicola Catania, sindaco di Partanna. Il passaggio del Polo al patrimonio della Srr “Trapani Sud” consentirebbe, altresì, la presentazione delle proposte di finanziamento previste nelle risorse finanziarie del PNRR. 

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