Nella memoria della “Shoah”, l’impegno del compianto prof. Dino Levi sulle questioni del passato e del presente…

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
27 Gennaio 2019 13:23
Nella memoria della “Shoah”, l’impegno del compianto prof. Dino Levi sulle questioni del passato e del presente…

Oggi si ricorda la “Shoah”, l’olocausto, lo sterminio degli ebrei messo in atto dalla dittatura nazista di Adolf Hitler nel corso della II Guerra Mondiale (la data del 27 gennaio è stata scelta dall’Onu in quanto quel giorno, nel 1945, l’Armata Rossa liberò il campo di concentramento di Auschwitz). In questa giornata e nei giorni precedenti si sono celebrati manifestazioni ed incontri in tutto il mondo. Lo scorso anno, il 26 gennaio, a Mazara del Vallo, si è tenuto l’incontro “La shoah, il giorno della memoria”, un evento che l’Istituto Comprensivo “Borsellino” organizzò in collaborazione con l’Associazione Nazionale Partigiani Italiani “Comandante Petralia”-Sezione di Mazara del Vallo, con l’obiettivo di sensibilizzare i ragazzi della scuola media, raccontando loro la storia della Resistenza e il contributo che i partigiani hanno dato per rendere l’Italia libera dalla ferocia nazista.

A fornire un’importante contributo storico fra gli intervenuti vi fu anche il prof. Dino Levi (in foto collage di copertina con lo sfondo di Auschwitz) che purtroppo dallo scorso 17 luglio risulta scomparso dopo essersi allontanato a bordo della propria imbarcazione, un laser, dalla spiaggia di Tonnarella nei pressi del lido “Il Circoletto”; quel giorno il mare era mosso ma questo non fermò Dino Levi, appassionato di vela, nell’intraprendere il quotidiano giro in barca; la sua piccola imbarcazione fu trovata ore dopo lungo la costa rocciosa di “quarara”; vane furono le ricerche che per giorni, circa un mese, si susseguirono, con l’ausilio di velivoli, mezzi navali e uomini, in un’area vasta area.

Di Levi si persero le tracce. La scomparsa del prof .Dino Levi suscitò molta commozione non solo a Mazara del Vallo; le sue qualità umane e professionali molto apprezzate in diversi ambienti scientifici e culturali. Dino Levi è stato infatti uno scienziato italiano che ha percorso la carriera da ricercatore a direttore di istituto nel Consiglio Nazionale delle Ricerche occupandosi dei problemi della pesca. Nato da una famiglia ebraica torinese, Dino Levi si era poi trasferito ancora bambino con i genitori a Roma dove ha abitato fino alla laurea conseguita presso l’Università “La Sapienza”.

Laureato, dopo aver vinto una borsa di studio si è trasferito in una nota località marittima del Suffolk, in Inghilterra, dove ha perfezionato i suoi studi sulle scienze della  pesca. Dopo l’esperienza nel Regno Unito, tornato in Italia, ha vinto il concorso di ricercatore presso il Laboratorio di Tecnologia della Pesca del Consiglio Nazionale delle Ricerche ad Ancona. Da circa 40 anni viveva in Sicilia, a Mazara del Vallo dove ha diretto la sede del CNR e condotto numerosi e apprezzati studi sulla pesca e le comunità costiere.

Dino Levi era sposato ed aveva un figlio che risiedeva fuori. Pertanto proprio nel giorno in cui si ricorda la “Shoah” vogliamo ricordare il compianto prof. Dino Levi ed il suo impegno civile e culturale, oltre che scientifico. Come dicevamo quel 26 gennaio 2018, appena un anno fa, presso l’Istituto “Borsellino” risultò toccante il contributo fornito da Levi che si soffermò in particolare sulla storia dei suoi familiari che hanno vissuto sulla propria pelle quell’eccidio; Levi (in foto n.2 intervistato quel giorno) sottolineò anche come, purtroppo, nel mondo attuale, si verificassero quotidianamente, fatti che riportano indietro a quegli orrori.

Il prof. Dino Levi concluse il suo intervento parlando della fondamentale importanza dell’istruzione nel mantenere viva la memoria presso le nuove generazioni: “La scuola –disse Dino Levi- da questo punto di vista ha un grande compito educativo. Personalmente sono preoccupato per quelle larghe fette di popolazione che, malgrado la Costituzione Italiana preveda il contrario, non hanno accesso all’istruzione. Questi ragazzi non entreranno mai in contatto con la memoria e di conseguenza non avranno spazio per costruire attraverso la memoria il loro presente e il loro futuro e questo crea grande disagio sociale”.

Dino Levi nel suo percorso umano e professionale fece sentire la propria voce anche su una questione oggi ancora irrisolta, quella israelo-palestinese  esprimendo, grazie ad propria visione del problema, critiche alla politica dello Stato di Israele nei confronti dei vicini palestinesi e libanesi. Levì si legò al gruppo “Ebrei Contro l’Occupazione”, un gruppo presente ed impegnato, anche a livello europeo, sulla questione. Il suo imprescindibile legame con le origini ebraiche non escluso Dino Levi dal potere maturare riflessioni, anche se ovviamente non da tutti condivise, sulla politica, cultura e vita del popolo ebraico.

Significativa risulta ad esempio, sempre in merito alla questione israelo-palestinese, la riflessione con un appello dal titolo “Disinnescare” che Dino Levi scrisse il 17 giugno del 2009 su Best Magazine Mosaico, il sito ufficiale della Comunità Ebraica di Milano. La riflessione sulla ancora intrigata e non risolta questione risulta ancor oggi di straordinaria attualità anche alla luce di alcune decisioni prese unilateralmente dallo Stato di Israele ed avallate dall’Amministrazione Usa di Donald Trump.

Ecco la riflessione con il finale appello alla pace che Levi invitava a firmare. “Disinnescare Il conflitto arabo-israeliano, come tutti i fenomeni complessi e di lunga durata, ha molte cause e tra loro intrecciate. Distinguerle ed analizzarle non rientra nelle intenzioni del presente documento che si preoccupa soltanto di fornire un contributo alla costruzione della pace. Soluzioni semplici, ammesso che esistano, non sembrano a portata di mano. E’ tuttavia possibile che venga identificato un fattore causale prevalente la cui rimozione potrebbe aiutare in misura determinante la soluzione globale del suddetto fenomeno complesso. Non si può negare che troppo a lungo, in quella regione, la lotta dei Palestinesi per un loro Stato abbia anche costituito un alibi, per dittature, fondamentalismi e terrorismi, strumentale all’occultamento dei problemi interni o alla conquista ed al mantenimento del potere.

Disinnescando tale fattore di instabilità e conflitti non soltanto soddisferemmo una legittima aspirazione del popolo palestinese, ma, soprattutto, aiuteremmo in misura sostanziale lo Stato di Israele. E  un fatto che la diaspora ebraica, ovunque nel mondo, condivide il sentimento che Israele debba rappresentare uno strumento potente di crescita ed emancipazione per tutto il popolo ebreo e che non si possa ulteriormente tollerare la minaccia permanente di guerra e terrorismo che lo sovrasta. Fuori di Israele tutti gli ebrei dovrebbero quindi sottoscrivere questo appello indirizzandolo ai rispettivi governi affinché chiedano alla Nazioni Unite di: 1)            Dichiarare la nascita dello Stato di Palestina, proprio come nel 1948 fu dichiarata la nascita dello Stato di Israele 2)            Dare a Gerusalemme uno statuto speciale sopranazionale sotto l’egida delle Nazioni Unite, compatibile con un suo ruolo futuro di capitale di entrambi gli Stati 3)            Infine, ma non meno importante, costituire : 3.1) un fondo internazionale per sostenere la nascita e l’organizzazione civile del nuovo Stato di Palestina 3.2) una commissione bilaterale per disegnare i confini tra i due Stati e con gli Stati viciniori. Non dovrebbe essere chiamato in causa alcun particolare Stato esterno, che verrebbe percepito come di parte e paternalistico.

Viceversa, un contesto sopranazionale potrebbe finalmente favorire il dialogo tra pari. Vi invitiamo, come ebrei, a firmare e fare firmare, singolarmente o associati, il presente appello, inviarlo al vostro governo e per conoscenza al focal point  dell’iniziativa: dino.levi@irma.pa.cnr.it Così la nostra Redazione proprio in questa giornata speciale ha voluto ricordare il compianto prof. Dino Levi con la certezza che la sua prematura  scomparsa abbia certamente privato la comunità di Mazara del Vallo, e non solo, oltre che di un grande scienziato, anche di una voce importante su alcune importanti questioni che riguardano il nostro tempo; chissà che il Comune di Mazara del Vallo, magari con la prossima Amministrazione, non possa intitolare una strada alla sua memoria: questa la nostra proposta.

Per concludere, sarebbe stato molto interessante, ad esempio, sapere cosa avrebbe detto Dino Levi in merito alla questione relativa ai porti chiusi alle navi con a bordo dei migranti. Ovviamente possiamo immaginarlo, già è però qualcosa… Francesco Mezzapelle P.S. Ecco il video dell'intervento del prof. Levi il 26 gennaio 2018; probabilmente il suo ultimo intervento in un evento ufficiale. https://www.facebook.com/alessandro.evola.16/videos/1531179506996674/  

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