Motopesca "Aliseo" ancora fermo in porto, il comandante: "Ci incateniamo"

Il motopesca, sotto sequestro preventivo nel porto di Mazara dopo gli spari libici, in attesa dei controlli dei Ris

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
17 Maggio 2021 11:28
Motopesca

Il peschereccio dopo gli spari libici ancora sotto sequestro preventivo nel porto di Mazara 

"I libici ci stavano ammazzando con i mitra e adesso gli italiani vogliono farci morire di fame, ridateci il peschereccio o saremo costretti ad incatenarci davanti la Capitaneria di porto". A dirlo in un colloquio con AGI è Giuseppe Giacalone, comandante e armatore del motopesca "Aliseo", rientrato la scorsa settimana a Mazara del Vallo dopo l'agguato subito da una motovedetta libica di Misurata. Da allora il peschereccio si trova sotto sequestro all'interno del porto cittadino, lungo la banchina Ammiraglio Francese, su disposizione della Procura di Roma (sostituto procuratore Rita Ceraso) in attesa che i carabinieri del Ris di Messina eseguano i rilievi a bordo.

"Ci avevano detto che ce l'avrebbero restituito nel weekend appena trascorso e invece siamo ancora quì ad aspettare, noi entro domani dovremmo salpare per andarci a guadagnare il pane", racconta ancora all'AGI il comandante Giacalone, che durante il tentato sequestro ha riportato delle ferite al corpo e alla testa. "Per evitare di farci sparare addosso abbiamo accettato di trainare le gabbie di allevamento dei tonni, gestite da una società maltese - continua l'armatore dell'Aliseo, descrivendo una delle poche alternative alla pesca del gambero rosso - ma se non partiamo entro domani saremmo costretti a pagare anche delle penali".L'equipaggio del peschereccio, poche ore dopo il rientro in Sicilia, ha ricostruito ai carabinieri della stazione di Mazara del Vallo, l'aggressione subita dai libici, dicendo che "hanno sparato almeno cento colpi".

Danni accertati dai carabinieri della Sis (Sezione investigazioni scientifiche) del comando provinciale di Trapani, che in banchina, la mattina dell'arrivo dell'Aliseo, hanno rilevato la presenza di una cinquantina di fori da proiettile, recuperando alcune delle ogive presenti a bordo. I militari del Ris di Messina invece si occuperanno di estrarre i resti dei proiettili, incastonati nelle lamiere del motopesca e tra i vetri della cabina di comando.  (Fonte AGI)

(in foto il motopesca Aliseo sotto sequestro nel porto di Mazara del Vallo. Da sx i comandanti Giuseppe Giacalone, il proprietario, e Mimmo Asaro) 

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