"Molo Favarolo di Lampedusa sia intitolato al Papa". Nel frattempo ancora uno sbarco di migranti (e un morto)

Nel suo primo viaggio apostolico Bergoglio si affacciò dal Molo e protese le braccia verso il Mediterraneo

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
22 Aprile 2025 12:15

"Sentiremo la Capitaneria di porto per avviare le procedure di intitolazione di Molo Favarolo a papa Francesco, nel ricordo della sua visita dell'otto luglio 2013. Durante quella visita si è affacciato da quel molo protendendo le braccia verso il Mediterraneo". Lo ha annunciato all'Ansa Filippo Mannino, sindaco di Lampedusa e Linosa. "La potenza delle immagini di Francesco che percorre a piedi il molo Favaloro e protende le braccia verso il mare, lanciando una corona di fiori, richiamano alla memoria il suo potente messaggio di fratellanza, di pace, di accoglienza, di amicizia che rimarrà scolpito nella storia dell'umanità - spiega Mannino - Ecco perché vogliamo intitolare questo luogo a Papa Francesco perché sia imperituro il ricordo del suo messaggio potente e rivoluzionario nella sua semplicità". "Papa Francesco ha un'importanza particolare, speciale per quest'isola.

Lampedusa è stata scelta per il suo primo viaggio apostolico ed è rimasto emblematico nel mondo il grido contro l'indifferenza ai migranti. Nessuno qui ha mai dimenticato, e i sentimenti sono rimasti gli stessi di allora, quella visita, il suo volersi recare su Molo Favarolo, l'incontro coi pescatori, il viaggio che ha voluto fare con la motovedetta per andare sul punto esatto dove c'è stata la strage dei quasi 370 migranti - ricorda Mannino - . Qui ha lasciato un segno indelebile, c'è un percorso dedicato a lui, con tutte le foto fatte all'epoca, dentro il museo.

Il particolare indicativo del significato di quella visita è che la maggior parte dei bambini nati quell'anno vennero chiamati dai genitori 'Francesco'". Nel frattempo proprio ieri sera motovedette della locale Guardia Costiera hanno portato in salvo 85 migranti e recuperato il corpo di una persona senza vita. Il difficile intervento è avvenuto a circa 71 miglia, al confine tra le zone Sar di Libia e Malta. I militari, con mare forza 6 e 40 nodi di vento, sono riusciti, anche grazie alla presenza di un mercantile, ad effettuare il trasbordo di tutti i migranti che insieme alla persona morta sono stati sbarcati da una motovedetta presso il Molo Favarolo. 

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