E' stata assolta dal gup di Trapani una delle indagate dell'inchiesta sulla gestione dei centri di accoglienza per migranti. Si tratta di Anna Maria Montemagno, accusata di intestazione fittizia nell'ambito dell'inchiesta Brother, in cui sono coinvolte altre persone, tra cui l'ex deputato regionale Norino Fratello, che alcuni anni fa aveva patteggiato una condanna per concorso esterno in associazione mafiosa.
La donna era accusata dalla Procura di Trapani (procuratore aggiunto Maurizio Agnello, sostituti procuratori Sara Morri e Francesca Urbani) di aver ricoperto fittiziamente la carica di presidente della cooperativa Benessere, uno degli enti gestori delle strutture di accoglienza per migranti, in concorso con il politico alcamese.Il processo si è svolto con il rito abbreviato e Montemagno (difesa dall'avvocato Baldassare Lauria) è stata assolta dal gup Massimo Corleo con la formula 'perchè il fatto non costituisce reato'. Proseguirà invece il prossimo 18 novembre, davanti al Tribunale di Trapani (giudice Daniela Troja) il processo ordinario in cui è imputato l'ex deputato regionale Norino Fratello, assieme ad altre dodici persone, con accuse a vario titolo per estorsione, intestazione fittizia di beni, riciclaggio, evasione fiscale e mancato versamento dei contributi.
(Fonte AGI)