Meditate che questo è stato

Per non dimenticare: c’è efficienza ed “efficienza”

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
27 Gennaio 2022 18:40
Meditate che questo è stato

Negli anni che precedettero la seconda guerra mondiale e durante la stessa, in alcune aree dell’Europa che credevano di avere poco spazio a disposizione, si era diffusa la teoria che esisteva una razza, quella ariana, superiore alle altre. A tal riguardo erano stati particolarmente persuasivi due “illustri” personaggi, il Fuhrer e il Dux. C’è da dire comunque, a loro “discolpa”, che anche la maggior parte della popolazione che, aveva perso a quanto pare il lume della ragione, riteneva validi i loro vani discorsi. Si era pertanto pensato che si dovessero prendere provvedimenti acciocché la “razza inferiore” che coincideva con gli Ebrei fosse emarginata, allontanata dal lavoro, dalla scuola e da qualsiasi attività umana. Le leggi promulgate erano la prova che lo Stato c’era, era presente e tutelava in maniera attenta e scrupolosa la razza superiore.

Si era pervenuti anche alla decisione di ingaggiare imprese edili affinché costruissero dei centri per la discendenza di Davide. Muratori, fabbri, elettricisti presto fabbricarono baracche, costruirono forni, impiantarono docce, costruirono mura e vi intrecciarono sopra il filo spinato. Tutto era pronto e ben organizzato. Un’efficienza tale non si era mai vista nella storia! In quei luoghi arrivarono vagoni carichi di esseri umani dopo viaggi estenuanti. A destinazione venivano tutti separati i bambini dalle mamme, i mariti dalle mogli, le donne da una parte, gli uomini da un’altra.

Venivano rasati, ”tatuati” con un numero, denudati della loro dignità. A ciascuno toccava poi una sorte diversa dall’altro: si poteva finire nei forni crematori, nelle camere a gas, essere utilizzati nei lavori forzati (che lavorare rendesse liberi già si era capito all’ingresso dei campi), diventare cavie per esperimenti scientifici (la razza superiore era infatti molto interessata al progresso!). Ma per tutti arriva un giorno nefasto…e così fu per gli “abili”, “efficienti” e “geniali” organizzatori di tale impresa.

Era il 27 gennaio del 1945 quando si spalancarono i cancelli dei campi di sterminio di Auschwitz. Fu allora che i soldati davanti ai mucchi di cadaveri ammassati senza pietà, davanti all’orrore di corpi denutriti sopravvissuti a tanta infamia, davanti ad un’umanità umiliata forse capirono che non sempre essere “efficienti” può essere considerato un pregio.

di Grazia GIOGLIO

La rubrica Le ultime della sera” è a cura della Redazione Amici di Penna.

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