Mazara, torna l’incubo libico. Sequestrati due pescherecci mazaresi

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
10 Ottobre 2018 13:58
Mazara, torna l’incubo libico. Sequestrati due pescherecci mazaresi

Un nuovo caso di sequestri di pescherecci mazaresi da parte della marineria libica, sta tenendo in apprensione la città. Ieri sera tra le 20.00  e le 21.00 il motonave Afrodite, della società Afrodite pesca srl, iscritto al registro con numero di matricola 388 con a bordo sei uomini d’equipaggio, 5 di nazionalità italiana ed 1 di nazionalità tunisina ed il motopesca Matteo Mazzarino, della società MCV srl, iscritto al registro con numero di matricola 377 con a bordo sette uomini d’equipaggio, 4 di nazionalità italiana e 3 di nazionalità tunisina, sono stati sequestrati a 29 miglia delle coste libiche nei pressi di Bengasi da una motovedetta libica che ha abbordato le due imbarcazioni sparando anche delle raffiche di mitra che avrebbero danneggiato almeno una delle due imbarcazioni, ma senza provocare danni all’equipaggio.

I militari sono anche saliti a bordo e poi hanno costretto le due imbarcazioni italiane a far rotta presso il piccolo porticciolo di Ra’s al Hilal. Gli equipaggi dei due pescherecci, dalle informazioni che abbiamo acquisito, sono in buone condizioni di salute e attendono a bordo gli sviluppi della delicata vicenda. Immediatamente informato della vicenda l’assessore regionale On. Girolamo Turano si è attivato con l’unità di crisi della Farnesina , presso il Ministero degli esteri e sta costantemente monitorando la cosa.

Della vicenda è stato ovviamente informato anche il presidente della regione siciliana On. Nello Musumeci.   “ Ho avvertito il presidente e con lui stiamo monitorando attraverso l’unità di crisi della Farnesina la situazione- ha dichiarato ai nostri microfoni l'assessore Turano- siamo in apprensione ma speriamo di poter dare presto notizie più precise alle 13 famiglie degli equipaggi coinvolti. Si tratta dell’ennesimo episodio che vede coinvolti i nostri pescherecci in acque internazionali ed auspichiamo che risolta positivamente questa vicenda il governo nazionale possa impegnarsi per questa emergenza che, al pari di quella dell’immigrazione, è un fronte particolarmente delicato per la nostra Regione Siciliana”.

  seguiranno aggiornamenti...

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