Mazara, Tonnarella, distrutto dal mare il nido delle tartarughe: responsabilità diffuse…

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
21 Settembre 2014 10:11
Mazara, Tonnarella, distrutto dal mare il nido delle tartarughe: responsabilità diffuse…

Lo scorso 31 luglio, in piena notte, avvenne la nidificazione di una tartaruga marina "Caretta caretta" nel tratto della spiaggia quasi di fronte alla via degli Sportivi. L'evento fu rilevato grazie alla segnalazione di alcuni cittadini, presenti casualmente sulla spiaggia, che contattarono il Wwf tramite il locale Distaccamento dei Vigili del Fuoco.

Dopo aver deposto le uova, la tartaruga ritornò in mare sotto lo sguardo ancora sorpreso dei presenti. Sul posto intervennero immediatamente volontari e personale del Wwf che hanno prima delimitato l'area e successivamente realizzato le necessarie protezioni a difesa del nido (vedi foto n.2). Il nido dal momento del ritrovamento è stato monitorato dai volontari del Wwf del "Progetto Tartarughe" in collaborazione con la Capitaneria di Porto di Mazara del Vallo.

Dopo circa 60 giorni però le tartarughe non hanno più la spiaggia per la deposizione. Le mareggiate di questi giorni hanno distrutto il nido di tartarughe (vedi foto n.1 e 3). A passare da lì è stato anche il consigliere comunale Nicola La Grutta il quale ha detto di aver contattato il wwf e gli hanno raccontato del disperato tentativo di salvare le uova ma senza esito: "le onde –ha detto La Grutta- hanno devastato il litorale e sventrato il nido, le uova che sono riusciti a "mettere in salvo" quasi certamente, purtroppo, non si schiuderanno. Ogni anno è sempre peggio, Tonnarella va tutelata. Intervenire non è certo semplice e sarà sicuramente impegnativo e dispendioso, ma se non si comincia a progettare e programmare un serio intervento perderemo uno dei litorali più belli della Sicilia, e non solo della Sicilia".

Purtroppo in questi anni le discussioni sul cattivo stato della spiaggia di Tonnarella, in alcuni tratti scomparsa, hanno interessato soltanto in prossimità di competizioni elettorali, anche nelle scorse si è assistito a proclami e promesse, come al solito mai mantenute.

L'idea comune, o quella che conviene far passare all'opinione pubblica, è quella che l'arenile si è sempre più ristretto a causa dell'azione delle mareggiate, anche qui però c'è da stabilire quanto l'azione umana abbia influito.

Forse le condutture "deposte" nel fondale marino e dalle quali passa il gas metano proveniente dall'Algeria fino alla centrale Snam di Capo Feto hanno influito cambiando il flusso delle acque? Guarda caso parallelamente alla riduzione della spiaggia di Tonnarella è cresciuta la spiaggia di Capo Feto, che si trova, procedendo in direzione Marsala, al di là delle dette condutture.

Quando pochi anni fa le mareggiate distrussero una parte del lungomare Fatamorgana prima di arrivare a Capo Feto ci si è forse interrogati su quanto avvenuto in realtà? E' probabile –giriamo anche questa domanda ad esperti geologi e tecnici- che il rifacimento della nuova strada corazzata con muretti di cemento per attutire la forza delle onde non sposti la loro forza d'urto in un tratto antecedente provocando lo stesso problema?

Molte responsabilità hanno gli amministratori locali che a partire dagli anni 70 e fino ai giorni nostri non si sono preoccupati di affrontare da veri uomini la "questione Tonnarella" lasciando invece alle "lobbies" economiche nazionali (vedi vicenda metanodotto) ed anche a quelle locali mano libera di potere intervenire sul territorio, mi riferisco anche alla costruzione di ville abusive davanti il mare che ad oggi purtroppo non permettono all'arenile di occupare indietro i tratti rubati dal mare.

La politica quella della di stampo I Repubblica ed anche della cosiddetta II non si è mai occupata, volutamente, di queste vicende: troppi e grossi interessi, anche personali, da non potere intaccare. Per non parlare della forzosa ideazione, ed anche completamento, della sopraelevata, questo argomento merita uno spazio ad hoc, vi ritorneremo...

Concludo ricordando che una Caretta caretta che depone le uova sulla spiaggia di Tonnarella è ormai evento non raro, l'ultimo nido infatti risale al 2012, due anni fa. Il nido si trova non lontano dall'area di grande interesse naturalistico, la zona umida sito Ramsar di "Capo Feto" anche questa soggetta, per grande disinteresse, ad un'azione distruttiva.

Francesco Mezzapelle

21-09-2014

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