Mazara, tasse, file, disservizi e mancati rimborsi. Chi aprirà il “vaso di Pandora”?

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
20 Settembre 2018 08:29
Mazara, tasse, file, disservizi e mancati rimborsi. Chi aprirà il “vaso di Pandora”?

In questi giorni si susseguono segnalazioni e comunicati relativi alle numerose e alte tasse che starebbero tartassando i cittadini mazaresi. L’ultima nota è arrivata ieri dagli attivisti del MoVimento 5 stelle di Mazara del Vallo ed ha come titolo emblematico “Mazaresi tassati e tartassati, ora basta!”. Ecco quanto si legge nella stessa nota che si riferisce ai disagi relativi al pagamento della Tari relativamente agli anni 2014,2015,2016,2017 per i quali in questi giorni sono arrivati i solleciti a moltissimi cittadini.

“In questi giorni si ripete per l’ennesima volta una sorta di fastidiosissima consuetudine. Tantissimi cittadini “tassati e tartassati” nuovamente “richiamati” all’appello! Avvisi e solleciti di pagamento della Tassa sui Rifiuti a bizzeffe, inviati anche a coloro che hanno già pagato. Errori su errori che costringono i cittadini mazaresi a ritornare ciclicamente presso gli uffici del comune a dover dimostrare e comunicare ogni anno i pagamenti già effettuati, ad aggiornare le informazioni relative alla propria utenza, annullare e deletare avvisi ed utenze errate.File estenuanti, code e turni, perdita di tempo e di giornate di lavoro.Centinaia e centinaia di cittadini svegli alla buonora per essere fra i primi a poter relazionarsi con il personale addetto, per dimostrare i pagamenti effettuati.

Nell’era digitale, delle comunicazioni veloci, delle connessioni ultraveloci, a Mazara del Vallo ancora una volta si assiste all’inefficienza di un’amministrazione che non ha saputo organizzare ed erogare ai cittadini un servizio adeguato. Uno spreco e disservizi che si potevano/dovevano evitare. Inchiostro, buste, fogli, spediti e rispediti a spese dei contribuenti. Com’è possibile che non si riesca a rendere efficiente questo servizio? Com’è possibile che dopo tutti questi anni ancora non si riesca ad avere contezza dei dati caricati, dei pagamenti effettuati? Com’è possibile che l’amministrazione, nonostante il ripetersi di disservizi, non prenda seri provvedimenti per risolvere definitivamente le criticità riscontrate? Com’è possibile che i cittadini debbano patire tali disservizi e non scaturiscano provvedimenti disciplinari? Com’è possibile che si possa rinnovare un tale spreco di carta, di buste, di spese postali senza che si riscontri una ricerca delle responsabilità per i danni arrecati? Quanto è costato spedire tutti i solleciti di pagamento non dovuti? Per quale motivo gli uffici non hanno potuto riscontrare per tempo i pagamenti già effettuati dai cittadini? In un recente comunicato stampa diramato dal comune il Sindaco dichiara che “Il disservizio, purtroppo, è stato determinato da un problema tecnico che non ha permesso l’associazione automatica dei pagamenti…” Un problema tecnico causato da chi? Vi sono responsabilità? Una volta rilevato che per un problema tecnico non si riusciva ad associare i pagamenti effettuati dai cittadini, che provvedimenti ha disposto il Sindaco per superare le criticità riscontrate? Quali provvedimenti sono stati adottati dagli Assessori e dal Dirigente competente? Ci attiveremo per segnalare i disservizi agli organi competenti – dichiara il portavoce Nicolò La Grutta – e ci aspettiamo che il Collegio dei revisori provveda a verificare e a segnalare l’ammontare degli sprechi ed eventuali danni erariali.

Non è così che si eroga un servizio pubblico!” La nota del meetup segue un’altra diramata dal primo cittadino mazarese che si rivolge ai cittadini affermando che “non è necessario affollarsi presso gli Uffici”. Il sindaco Cristaldi è conscio di quanto sta succedendo negli uffici comunali dell’Aro e agli errori in moltissimi casi nella bollettazione e pertanto, per permettere che una buona percentuale di queste possibili entrate vada in porto, ha proposto delle soluzioni. “Relativamente alle note di sollecito pagamento della Tassa sui Rifiuti, che in questi giorni sono arrivate ai cittadini, si fa presente –ha dichiarato Cristaldi- che qualora l’utente abbia già provveduto ai pagamenti sollecitati è sufficiente inviare una mail all’indirizzo ufficio.entrate@comune.mazaradelvallo.tp.it o un messaggio whatsapp al numero 348-8939797, allegando la foto delle ricevute di pagamento dell’intero anno di cui si chiede la regolarizzazione.

Saranno gli uffici a regolarizzare la posizione e reinviare a stesso mezzo la chiusura del procedimento. Il disservizio, purtroppo, è stato determinato da un problema tecnico che non ha permesso l’associazione automatica dei pagamenti. Non è necessario, dunque, affollarsi presso l’Ufficio preposto, stante che si tratta inoltre, di un mero sollecito di pagamento, senza che lo stesso preveda erogazione di sanzione”. Forse però i cittadini mazaresi si aspettano che al sollecito dei pagamenti delle tasse dovute vi si altresi da parte dell’Amministrazione la disponibilità a dare seguito a quanto spettante agli stessi cittadini per versamenti di imposte non dovute.

Sempre il consigliere comunale La Grutta nei giorni scorsi ha presentato un’interrogazione alla stessa Amministrazione:  “Premesso –si legge nell'interrogazione di La Grutta- che è certamente indice di buona gestione provvedere a rimborsare i crediti della stessa amministrazione pubblica in tempi brevi e certi, qualora si accerti che i cittadini abbiano versato alle casse comunali imposte non dovute; che allo scrivente sono pervenute segnalazioni in merito al fatto che l’amministrazione  di Mazara del Vallo, nella fattispecie l’Ufficio Tributi, per quanto attiene la TIA, la TARES e la TARI, nonostante l’accoglimento dei relativi ricorsi, non avrebbe ancora provveduto al rimborso delle somme non dovute; tutto ciò premesso e considerato, INTERROGA  la S.V., per sapere quali azioni intenda intraprendere affinché ai cittadini aventi diritto vengano rimborsate in tempi celeri e certi le somme non dovute inerenti la TIA, la TARES e la TARI, al fine di evitare possibili azioni giudiziarie a carico dell’Ente, con conseguenti danni erariali”. Insomma si chiede ai cittadini di ottemperare ai loro doveri ma poi non si garantisce un loro diritto al rimborso.

Non c’è forse qualcosa di strano in tutto questo? Forse uno “stratagemma”, meglio parlare di un cattivo vezzo, per rimpinguare le casse comunali…? E se poi nei prossimi mesi qualcuno aprisse il “Vaso di Pandora” scoprendo il perché queste che ad oggi appaiono azioni incomprensibili? Bisogna forse arrivare i prima possibile a pareggiare, a tutti i costi, i conti? Francesco Mezzapelle  

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